Dopo l’esperienza delle tappe dell’itinerario “La bellezza rifiutata” che riprenderà presto in altri territori della Campania ecco un “intermezzo danzante” sempre dentro un rifiuto alla logica della mercificazione dei beni comuni e dei servizi collettivi
In occasione della sagra del vino, 2 giorni “no stop” di stage di tammurriata e pizzica
Non apparteniamo alle “riserve indiane”. Dal 6 all’8 novembre sull’isola di Procida.
I 25 secoli di storia contadina della Campania sono stati raccontati grazie ai canti e alle danze della tammuriata, molto legata alla religione ma pagana nelle sue radici. La tammuriata, collegata ai 5 elementi, in particolare la terra, testimonia il senso d’appartenenza alla comunità. Grazie a lei, si viveva e si può ancora vivere con passione il momento dell’incontro per raccontarsi con i canti, socializzare e rivalutare il territorio. Oggi l’individualismo pregnante, dovuto al grande business del mercato (che si manifesta con la mercificazione dei servizi: “munnezza”, acqua, scuola, ospedali, trasporti) “piccona” continuamente il senso di appartenenza e della socializzazione. vedi:
http://www.retecivicanapoli.org/elgg/retecivica/weblog/2789.html
Per info: Salvatore (prenotazioni) 338-1722826; Gaetano 333-6578840; Ciro 339-6920422