COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FIRENZE PRATO PISTOIA
“Assessore Bramerini c'è poco da stare tranquilli !!”
Con riferimento alle recenti dichiarazioni rese sulla stampa dall'assessore all'ambiente Bramerini (Repubblica 22 maggio) i comitati della piana rispondono.
COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FIRENZE PRATO PISTOIA
“Assessore Bramerini c'è poco da stare tranquilli !!”
Con riferimento alle recenti dichiarazioni rese sulla stampa dall'assessore all'ambiente Bramerini (Repubblica 22 maggio) i comitati della piana rispondono. Prima di tutto è privo di senso paragonare le polveri del inceneritori con quegli degli impianti di riscaldamento: è assurdo confrontare le emissioni dei riscaldamenti della regione con le emissioni “locali” degli inceneritori . L'assessore regionale dimentica come le norme comunitarie definiscano gli inceneritori anche di nuova generazione come “ impianti ad alta capacità inquinante a livello locale”; con un contributo “preponderante e critico” per quanto riguarda l'emissione di metalli pesanti e diossine (così testuale la valutazione di impatto sanitario per l'inceneritore di Case Passerini). L’assessore mostra una totale ignoranza degli studi effettuati su questo tipo di impianti, e sulla loro incidenza pesantissima sulle condizioni ambientali delle aree nei quali vengono collocati. C'è poco da stare tranquilli caro assessore: ci sono gravi e storiche responsabilità (se non ancora accertate penalmente di sicuro a livello politico) della regione Toscana e dei comuni della piana, di non aver adottato politiche, capaci di evitare un forte aumento di mortalità per cause riferite all’inquinamento dell'aria. Ma anche sulle alternative l'assessore sbanda e difende il vecchio . Accanto al nostro no all'incenerimento ci stanno molti sì alle sue alternative e la normativa comunitaria non autorizza ritenere che si debba utilizzare gli impianti di incenerimento, l’Europa con le sue leggi è ormai orientata verso la costruzione di una "società del riciclo ", come dice l'ultima direttiva comunitaria. La nostra proposta è ricca di futuro ed è concretamente superiore alla vostra. Sono a portata di mano le soluzioni alternative all'incenerimento , con le numerose opzioni che dopo serie politiche di prevenzione, recupero e riciclo , consentono anche a livello impiantistico - impianti di trattamento a freddo , e riciclo della parte secca oggi bruciata - di recuperare le parti residue avviando a discarica meno del 20% rispetto al volume totale del rifiuto complessivo. Questo richiede però comportamenti dell'amministrazione pubblica rispettoso degli obiettivi previsti dalle leggi comunitarie nazionali tutti mancati dalla regione Toscana , che ha disatteso in modo clamoroso gli obiettivi che essa stessa si era dato solo poco tempo fa - anche a voce della stessa assessora e che indicavano meno 15 per cento dei rifiuti e il 55% di raccolte differenziate nell'area Firenze Prato Pistoia per il 2010.Si ricorda l'assessore ? Ne vuole in qualche modo rispondere ? E’ evidente come una delle concause della criminalità ambientale sia anche il fatto che amministratori , non rispettosi delle leggi della Repubblica, stiano ritardando colpevolmente gli obiettivi di legge sulle raccolte differenziata (37 invece che 50% al 31.12.2009), e quelli riguardanti la qualità dell'aria in tutta la piana e che stanno provocando un numero insopportabile di decessi, dei quali, almeno politicamente, portano la responsabilità assessori, come anche la signora Bramerini.
Il coordinamento dei comitati della piana Firenze Prato Pistoia
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