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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Il "paesaggio" della Piana e l'inceneritore PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
venerdì 05 febbraio 2010
...Riteniamo che non possa esserci alcun nuovo progetto nella Piana e sulle colline che non sia progetto ‘terapeutico’, che abbia come obiettivo primario ed esclusivo la bonifica del territorio, alla difesa della salute, al risanamento dell’ambiente.

Coordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT

Comitato di via dei Frilli di Sesto Fiorentino

 A proposito della mostra sull’inserimento paesaggistico dell’inceneritore

Sabato 6 febbraio nell’atrio del Palazzo Comunale di Sesto si recita l’ennesima farsa a soggetto “Ve lo facciamo bellino, artistico, con il verde intorno………”  Il 20 aprile 2009 il Comune di Sesto F.no presentò lo studio per l'inserimento paesaggistico dell'inceneritore, o "termovalorizzatore", come impropriamente gli amministratori locali continuano a definirlo. Una spesa di circa 50.000€ per i consulenti Themelis, Sbandati e Kipar, oltre ai 180.000€ per gli elaborati commissionati al Dipartimento di design industriale dell’Università di Firenze. Con questa mostra si insiste nel discutibile spreco dei soldi dei cittadini. L’inceneritore sarebbe un “inserimento paesaggistico” che appare per quello che è: una costosa e inutile operazione di maquillage per coprire le nuove profonde ferite inferte dalla sua costruzione ad un territorio già molto malato e devastato da traffico, aeroporto, discarica, emissioni di sostanze nocive e pericolose di impianti commerciali, produttivi e infrastrutturali. La difesa della salute, dell’occupazione e del paesaggio, invece, impone il blocco della costruzione dell’inceneritore che altererebbe in modo irreversibile la biodiversità, la salute del territorio e dei suoi abitanti, diffondendo malattie e morti, come dimostra il caso dell’inceneritore di Montale, (Pt), dove, in seguito a indagini effettuate dai comitati, nel latte di due donne residenti nei pressi dell’impianto è stato trovato un quantitativo di diossina e PCB di molto superiore ai limiti consentiti.  Riteniamo che non possa esserci alcun nuovo progetto nella Piana e sulle colline che non sia progetto ‘terapeutico’, che abbia come obiettivo primario ed esclusivo la bonifica del territorio, alla difesa della salute, al risanamento dell’ambiente. Vorremmo ricordare che ormai da anni i comitati, le associazioni, le realtà, i movimenti attivi in Italia e all’estero, nell’ambito della ‘Strategia Rifiuti Zero’, portano avanti la lotta per la riduzione della produzione dei rifiuti, per il riciclo e il riuso dei materiali e per le pratiche virtuose di raccolta, convinti, sulla base di studi internazionali e italiani, che la combustione, sotto forma di incenerimento o di CDR da bruciare nei cementifici e altro, sia prima di tutto dannosa alla salute delle popolazioni esposte alle emissioni degli impianti, oltre che una fonte di spreco di risorse ambientali nonché di soldi pubblici.

E’ ampiamente dimostrato che quella prodotta dai rifiuti non può essere considerata una forma di energia rinnovabile e che l’incenerimento non è compatibile con nessuna buona pratica di riduzione, riutilizzo e riciclo. I cittadini sono stanchi di vedere sprecare soldi pubblici in grandi opere che procurano soltanto profitti ai privati, attraverso i cip6 e altro, e che producono danni irreversibili alla salute e all’ambiente.I comitati, come sempre, lotteranno con loro per la difesa di diritti che nessuna amministrazione può permettersi di calpestare. 

Comunicato del Coordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT  

Comitato di via dei Frilli di Sesto Fiorentino     Firenze  4 febbraio 2010 

Commenti (1) >> feed
l'inceneritore bello
scritto da : (, febbraio 12, 2010

Inceneritori, De Zordo: "Istituzioni cieche sui danni provocati sul territorio"
“Il rilevamento di diossine nel latte materno di donne abitanti a Montale è l'ennesima manifestazione di un danno provocato sul territorio dagli inceneritori. Nonostante le denunce e le innumerevoli richieste di cittadini dell'area e di comitati, che più volte hanno reclamato l'intervento delle istituzioni, la politica continua a mostrarsi totalmente cieca rispetto alla pericolosità che costituiscono questi impianti”.
E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo riguardo all'episodio verificatosi all'inceneritore di Montale.

“Ci preoccupa molto in questo contesto la posizione manifestata dal candidato Pd alla presidenza della Regione Enrico Rossi – ha proseguito De Zordo – che addirittura sbandiera sui manifesti per la campagna elettorale la volontà di realizzare i termovalorizzatori. Questi impianti 'di nuova generazione' non sono affatto sicuri, e le loro polveri rischiano di provocare conseguenze per la salute delle popolazione. Il loro unico scopo sembra essere quello di garantire gli interessi di grandi o piccole lobby”.

“Già nella scorsa primavera avevamo sostenuto la protesta dei cittadini di Montale – ha aggiunto De Zordo – dove dagli esami eseguiti su latte, uova, carne di manzo, pollo, nelle aree circostanti ai due inceneritori, risultava che i livelli di diossine e PCB arrivassero fino a oltre dieci volte oltre il limite ammesso. E' assolutamente inconcepibile – ha concluso De Zordo – che le istituzioni locali e nazionali, nel frattempo, non abbiano emesso alcuna ordinanza di divieto per il consumo dei prodotti inquinati, negando la correlazione con le emissioni dell’inceneritore”. (fdr)



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Ultimo aggiornamento ( domenica 07 febbraio 2010 )
 
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