...Riteniamo che non possa esserci alcun nuovo progetto nella Piana e sulle colline che non sia progetto ‘terapeutico’, che abbia come obiettivo primario ed esclusivo la bonifica del territorio, alla difesa della salute, al risanamento dell’ambiente.
Coordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT
Comitato di via dei Frilli di Sesto Fiorentino
A proposito della mostra sull’inserimento paesaggistico dell’inceneritore
Sabato 6 febbraio nell’atrio del Palazzo Comunale di Sesto si recita l’ennesima farsa a soggetto “Ve lo facciamo bellino, artistico, con il verde intorno………” Il 20 aprile 2009 il Comune di Sesto F.no presentò lo studio per l'inserimento paesaggistico dell'inceneritore, o "termovalorizzatore", come impropriamente gli amministratori locali continuano a definirlo. Una spesa di circa 50.000€ per i consulenti Themelis, Sbandati e Kipar, oltre ai 180.000€ per gli elaborati commissionati al Dipartimento di design industriale dell’Università di Firenze. Con questa mostra si insiste nel discutibile spreco dei soldi dei cittadini. L’inceneritore sarebbe un “inserimento paesaggistico” che appare per quello che è: una costosa e inutile operazione di maquillage per coprire le nuove profonde ferite inferte dalla sua costruzione ad un territorio già molto malato e devastato da traffico, aeroporto, discarica, emissioni di sostanze nocive e pericolose di impianti commerciali, produttivi e infrastrutturali. La difesa della salute, dell’occupazione e del paesaggio, invece, impone il blocco della costruzione dell’inceneritore che altererebbe in modo irreversibile la biodiversità, la salute del territorio e dei suoi abitanti, diffondendo malattie e morti, come dimostra il caso dell’inceneritore di Montale, (Pt), dove, in seguito a indagini effettuate dai comitati, nel latte di due donne residenti nei pressi dell’impianto è stato trovato un quantitativo di diossina e PCB di molto superiore ai limiti consentiti. Riteniamo che non possa esserci alcun nuovo progetto nella Piana e sulle colline che non sia progetto ‘terapeutico’, che abbia come obiettivo primario ed esclusivo la bonifica del territorio, alla difesa della salute, al risanamento dell’ambiente. Vorremmo ricordare che ormai da anni i comitati, le associazioni, le realtà, i movimenti attivi in Italia e all’estero, nell’ambito della ‘Strategia Rifiuti Zero’, portano avanti la lotta per la riduzione della produzione dei rifiuti, per il riciclo e il riuso dei materiali e per le pratiche virtuose di raccolta, convinti, sulla base di studi internazionali e italiani, che la combustione, sotto forma di incenerimento o di CDR da bruciare nei cementifici e altro, sia prima di tutto dannosa alla salute delle popolazioni esposte alle emissioni degli impianti, oltre che una fonte di spreco di risorse ambientali nonché di soldi pubblici.
E’ ampiamente dimostrato che quella prodotta dai rifiuti non può essere considerata una forma di energia rinnovabile e che l’incenerimento non è compatibile con nessuna buona pratica di riduzione, riutilizzo e riciclo. I cittadini sono stanchi di vedere sprecare soldi pubblici in grandi opere che procurano soltanto profitti ai privati, attraverso i cip6 e altro, e che producono danni irreversibili alla salute e all’ambiente.I comitati, come sempre, lotteranno con loro per la difesa di diritti che nessuna amministrazione può permettersi di calpestare.
Comunicato del Coordinamento dei Comitati della Piana FI PO PT
Comitato di via dei Frilli di Sesto Fiorentino Firenze 4 febbraio 2010
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