COMUNICATO STAMPA
La stampa locale di venerdì 20 marzo riporta le dichiarazioni dei sindaci dei tre comuni (Agliana, Quarrata e Montale) che affermano che la "presenza di PCB non può in alcun modo essere ricondotta all'inceneritore di Montale".
Consigliamo ai tre primi cittadini una maggiore prudenza nelle loro dichiarazioni e che almeno si prendano la briga di leggere i dati pubblicati sul sito della Provincia di Pistoia (http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/
TermovalorizzatoreMontale/TermovalorizzatoreMontale.htm), in questo modo scoprirebbero che i PCB escono (eccome!) dal camino dell’inceneritore andando a depositarsi nei terreni e quindi anche nei nostri alimenti. Per fare alcuni esempi, dal secondo forno appena revisionato, nel novembre del 2007, uscivano oltre 31 nanogrammi per metro cubo, nel marzo 2008 ne uscivano oltre 27 e durante lo sforamento del maggio 2007, a fronte di 0,64 nanogrammi di diossine, il totale dei PCB era 81 nanogrammi. Questi sono dati ufficiali che parlano da soli e che evidentemente sono sconosciuti ai proprietari/sindaci dell’inceneritore.
Chiediamo ai Sindaci, se il PCB esce in abbondanza dal camino dell’inceneritore secondo loro dove andrà a finire?
Inoltre a totale discredito delle loro affermazioni quando sostengono che dagli inceneritori non esce PCB consigliamo di controllare semplicemente su internet dove digitando su pubmed "waste incineration PCB environmental contamination" si vedrà che compaiono ben 53 voci bibliografiche che affermano l’esatto contrario.
Ancora desta stupore che ora il merito di aver fatto le analisi se lo prendano le istituzioni e si dimentiche che esse sono invece il risultato delle pressioni dei comitati e delle proteste sorte all' indomani dello sforamento nel 2007.
Per il bene dei nostri Sindaci e per la loro immagine, vorremmo anche ricordare loro che il tempo delle indulgenze è passato da un pezzo e continuando a fare difese d'ufficio degli inceneritori si corre il rischio di fare come minimo delle brutte figure….. se non peggio!!!
Gli inceneritori sono macchine pericolose, per convincersene basta scorrere con attenzione la cronaca di questi anni che dimostra come gli inceneritori sotto inchiesta siano numerosi: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Collefferro a Modugno, per non parlare di Forlì, dove è in corso un processo per il caso di cancro in un bambino ormai arrivato alla ribalta nazionale.
Invitiamo i Sindaci per prima cosa a risolvere definitivamente il loro clamoroso conflitto di interesse: quando assolvono l’inceneritore lo fanno come rappresentanti del diritto alla salute dei cittadini o come fa l’oste quando difende il proprio vino ?
Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO – PT
Forum Ambientalista Toscano
Comitato Contro l'inceneritore di Montale