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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

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Un altro incidente nucleare, ma piccolo piccolo... PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
lunedì 25 agosto 2008

 http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it/

/Un_altro_incidente_nucleare__piccolo__piccolo__1921426.shtml       

...Crediamo sia un ulteriore motivo per rifiutare l'annunciato "ritorno" governativo del nucleare in Italia e per puntare decisamente sulle energie alternative, in primo luogo quelle di fonte solare. E' un ulteriore motivo per far sentire la voce dei cittadini.

Clicca sul link o copialo per intero:  /Petizione_popolare __no_al__ritorno__del_nucleare__s__alla_ricerca_e_promozione_del_solare ___1895950.shtml

/Petizione_popolare __no_al__ritorno__del_nucleare__s__alla_ricerca_e_promozione_del_solare ___1895950.shtml

 

Vien proprio da riproporre la simpatica storiellina sarda in cui un giovanotto, alle vivaci proteste de su babbu de sa picciocca, tentava di giustificarsi affermando che sì l'aveva messa incinta, ma solo poco poco, quasi per niente. Fatte le debite proporzioni, pare il caso del nuovo incidente alla centrale nucleare spagnola di Vandellos II, in Catalogna. Così come il recente altro incidente alla centrale nucleare di Krsko, nella confinante Slovenia. A 130 km. da Trieste.   Solo un paio fra i tanti piccoli incidenti della quotidianità dell'energia nucleare mondiale.  Crediamo sia un ulteriore motivo per rifiutare l'annunciato "ritorno" governativo del nucleare in Italia e per puntare decisamente sulle energie alternative, in primo luogo quelle di fonte solare. E' un ulteriore motivo per far sentire la voce dei cittadini.INIZIAMO A DIRE CHE COSA NE PENSANO GLI ITALIANI: FIRMA E FAI FIRMARE LA PETIZIONE CONTRO IL "RITORNO" DEL NUCLEARE IN ITALIA E PER LA PROMOZIONE DELL'ENERGIA SOLARE:

Clicca sul link o copialo per intero:

http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it//Petizione_popolare

http://gruppodinterventogiuridico.blog.tiscali.it//Petizione_popolare

__no_al__ritorno__del_nucleare__s__alla_ricerca_e_promozione_del_solare

___1895950.shtml A.N.S.A., 24 agosto 2008 NUCLEARE, CENTRALE SPAGNOLA FERMATA DOPO INCENDIO.MADRID - L'incendio che si è sviluppato stamani nella centrale nucleare di Vandellos II, in Catalogna, Spagna, ha interessato un generatore in un edificio convenzionale separato dal reattore, che non è stato quindi toccato, e il fermo del reattore è scattato automaticamente.   "L'incendio ha avuto luogo nel generatore, un edificio convenzionale separato dal reattore", ha detto Rafael Cid, vicedirettore generale del Consiglio per la sicurezza nazionale (Csn) spagnolo. Il generatore è dove le turbine trasformano in elettricità l'energia prodotta dal reattore atomico. "Dal punto di vista della sicurezza siamo relativamente tranquilli", ha detto Cid, aggiungendo che la centrale è ancora ferma e che la parte danneggiata dall'incendio deve essere sostituita.    Costruita nel 1980 e autorizzata a funzionare fino al 2010, la centrale Vandellos II è una delle sei attive in Spagna ed è sfruttata congiuntamente dai gruppi energetici Endesa e Iberdrola. Il suo impianto è gestito dall'Anav (Associazione nucleare Ascò Vandellos), finita sotto i riflettori lo scorso aprile con l'accusa di non aver informato correttamente le autorità su un incidente senza conseguenze verificatosi nel novembre 2007 nella centrale di Ascò.A.G.I., 24 agosto 2008 INCENDIO IN CENTRALE NUCLEARE IN SPAGNA, SPENTO REATTORE.Madrid, 24 agosto - Nuovo incidente in una centrale nucleare spagnola. Un incendio divampato nella sala turbine dell'impianto di Vandellos II vicino a Tarragona ha costretto le autorita' a spegnere il reattore. Le fiamme sono state spente e non si e' registrata alcuna fuga radioattiva. Lo ha annunciato l'agenzia spagnola per la sicurezza nucleare L'incendio e' iniziato alle 8,49 ed e' stato estinto dai pompieri alle 10,30. Un simile incidente si era verificato nel vicino impianto di Vandellos I nel 1989 Il 13 luglio un guasto a una pompa di alimentazione alla centrale di Cofrentes vicino a Valencia aveva bloccato l'impianto. Tre giorni prima si era bloccata la centrale di Santa Maria la Garona e dal 10 giugno e' ferma la 'Asco I'.
Commenti (3) >> feed
di folli Dr. Stranamore c'e'n'è di quanti te ne aspetti e nei posti impensati
scritto da msirca, agosto 26, 2008

(l'amore nucleare...imito Cirano: Stranamore, babbaloni, ci fanno o ci sono? msirca)
----------------------

Vi suggerirei di andare sul sito della "Civiltà dell'Amore" (http://www.civiltadellamore.org/), una associazione che ha con ogni evidenza l'appoggio del Vaticano ed è impegnata a promuovere la campagna
europea "Megatoni per lo Sviluppo".
La proposta è ben confezionata: riciclando l'uranio arricchito delle testate atomiche da smantellare e vendendole alle centrali nucleari "civili" per farle funzionare si risparmiano soldi. Si può approfittare
del programma di disarmo USA-Russia "Megatons to Megawatts" (accordo del 1993 rinnovato nel 2002) per recuperare 200 tonnellate di HEU.
L'1% circa di quanto ricavato (in termini di risparmio) da questo "riciclaggio dell'uranio" andrebbe alle ONG per i progetti di sviluppo nel Terzo Mondo.
Stiamo parlando di 400 milioni di dollari all'anno, mica bruscolini!
Ovviamente il discorso fila liscio, io penso, se è valido un presupposto: che il nucleare civile sia separabile da quello militare.
Se le cose invece non stessero affatto così, se cioè il nucleare civile fosse sostanziamente al servizio di quello militare, tutta l'operazione potrebbe essere definita come "riciclaggio di uranio sporco".
I rischi messi in atto dalla realizzazione del programma andrebbero a configurarsi nel seguente modo:
- si prende l'uranio da testate obsolete, si fanno funzionare le centrali nucleari, si ricava dalle scorie il plutonio per nuove testate tecnologicamente avanzate;
- si avalla il rilancio globale del "nucleare civile" (amico dell'ambiente, contro la catastrofe climatica, ed amico della pace e dei "poveri") per coprire un nuovo scatto che le Potenze nucleari stanno preparando della proliferazione militare e della corsa agli armamenti in
genere,
- ci si garantisce, con l'avallo del Vaticano e dei Francescani, il consenso della società civile, cominciando da quella cattolica, all'"Atomo di Pace".
(Al poverello d'Assisi, se ritornasse in vita, proibirebbero l'accesso in città in quanto vi hanno proibito l'accattonaggio con il plauso del
capo di un Ordine che si chiamerebbe, correggetemi se sbaglio, proprio "dei mendicanti"... Scusate la digressione....)
Alla LOC è stata chiesta l'adesione ad una iniziativa mirante a convertire le spade nucleari in aratri (radioattivi?).
Le ONG che avrebbero già risposto positivamente all'appello sono già 160: tutte fremono per le risorse che potrebbero oliare il loro spirito caritatevole nei confronti dei poveri del Sud del mondo.
Il segretario nazionale della "Civiltà dell'Amore" ricorda, nella lettera, che al Programma già collaborano "Tavola per la Pace, Pax
Christi, Archivio Disarmo" ... praticamente il pacifismo che conta.
Ma anche la solidarietà che conta, se si va a verificare sul sito di "Civiltà dell'Amore": Caritas, Movimento per la Vita, FOCSIV, Associazione Papa Giovanni XXIII...
La domanda che mi pongo e vi pongo è: dobbiamo come LOC (e come Campagna OSM/DPN) fare i guastafeste e rifiutare di aggiungerci ad un coro polifonico così buonista, ampio (anzi unanime), e qualificato?
Un coro che è guidato da voci esperte come quelle dell'Ansaldo, della Sogin, dei dipartimenti di ingegneria nucleare in Italia (trovare e provare sul sito per credere)?
Attendo i vostri pareri e suggerimenti...
A. N.


Conversione Nucleare - Assisi 2007 - Documento finale

Assisi, 14 Aprile 2007

PACE NUCLEARE E SVILUPPO NEI PAESI POVERI: IL CONTRIBUTO DALL'EUROPA

Documento finale da Assisi

Le finalità del convegno sono state ben descritte nelle presentazioni e gli obiettivi sono di grande valore, ma sembra essere arrivato il tempo di allargare la visione prendendo in considerazione le evoluzioni del
mondo avvenute negli ultimi15 anni.
Le esigenze di sviluppo dei paesi poveri sono più che mai da tenere in considerazione, senza ignorare che ora Russia, Cina e presto anche l'India sono di grande peso nelle evoluzioni delle politiche energetiche
globali.
Non bisogna dimenticare inoltre, le modificazioni politiche degli ultimi 15 anni in Medio Oriente, anch'esse di rilevanza nelle considerazioni
sulle politiche mondiali. Giustizia, Pace e Dialogo sono lo straordinario messaggio di Assisi per tutto il mondo, per tutte le culture e tutte le religioni, e deve essere
enfatizzato quando si parla del nucleare.
Possiamo immaginare di avere anche una evoluzione del nostro progetto a fronte dei cambiamenti mondiali, e pensare a "Megatons to Development: nucleare per giustizia, pace, dialogo e sviluppo."
All'utilizzo delle testate nucleari possiamo aggiungere la non proliferazione attraverso cicli del combustibile rinnovato, reattori di nuova generazione, cultura della sicurezza, maggiori conoscenze e l'enfatizzazione del ruolo delle Organizzazioni Internazionali (IAEA,
WANO, Banca Mondiale, OMC). La globalizzazione è certamente un fattore di pace in questa prospettiva.
Ai microprogetti energetici per i Paesi poveri possiamo affiancare lo sviluppo di nuove forme di produzione di energia elettrica.Alla riduzione di emissione di anidride carbonica possiamo associare la lotta contro i cambiamenti climatici, la protezione della salute umana
e dell'ambiente.
Anche se alcune di queste proposte potrebbero essere giudicate troppo ambizione in ogni caso è necessario un confronto, data la situazione mondiale che stiamo vivendo.
La pace nucleare si ottiene effettivamente eliminando il materiale nucleare in disarmo inserendolo nei reattori nucleari che lo trasformano integralmente in energia di pace.
L'Europa non può eticamente sottrarsi nel contribuire in modo sostanziale al processo di conversione delle testate nucleari in energia civilmente utilizzabile per lo sviluppo nel mondo.
L'industria nucleare europea, le ONG e le forze del lavoro italiane, europee comprese quelle russe. possono contribuire a rendere operativo tale processo di conversione e sviluppo. Contestualmente si avrebbe la possibilità di creare decine di migliaia di posti di lavoro nei Paesi coinvolti nelle procedure di conversione.
Infine nello "Spirito di Assisi" la conversione nucleare deve diventare strumento di dialogo tra le religioni mondiali e le culture, e porta al disarmo totale benedetto da Dio. Le religioni mondiali e le culture
possono avere un ruolo importante nel risolvere questo problema urgente.

Padre Vincenzo Coli - Custode Sacro Convento

Ing. Giuseppe Rotunno - Comitato National Secretary

Prof. Bertrand Vieillard Baron - Presidente NucNet

Dr. Guido Barbera - Delegato europeo delle ong italiane

26/08/08 E' MORTO IL PROFESSORE VASILY NESTERENKO
scritto da msirca, agosto 27, 2008

http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=238.0
E’ MORTO IL PROFESSORE VASILY NESTERENKO

Mondo in Cammino e il Progetto Humus annunciano, con grande commozione, la morte del prof.
Vasily Nesterenko, avvenuta il 25 agosto 2008.
Fortemente irradiato durante il disastro di Chernobyl (aveva sorvolato in elicottero il blocco IV in fiamme), ha continuato (fondando Belrad) a combattere contro la disinformazione su Chernobyl per l’affermazione della verità e per denunciare la pericolosità del nucleare.

Chiediamo a tutti coloro che ospitano i bambini di Chernobyl, che combattono per un futuro libero dalla follia del nucleare, a coloro che sono impegnati in progetti rispettosi dell'ambiente e di tutela per le future generazioni e a coloro che vogliono affermare scientificamente e con rigore la verità sul misfatto di Chernobyl, di unirsi al nostro dolore e di rinnovare il proprio impegno nelle comuni battaglie che ci hanno sempre affiancato all’impegno e alla passione del grande scienziato scomparso.

come tutelano la nostra salute: tutto il mondo è paese
scritto da msirca, agosto 30, 2008

2008-08-30 16:35
Nucleare: cresce polemica in Belgio
Allarme lanciato con ritardo dopo fuga radioattiva istituto Ire
(ANSA) BRUXELLES, 30 AGO - Sale la polemica in Belgio per i ritardi nel lancio dell'allarme su una fuga radioattiva verificatesi nell'istituto Ire di Fleurus. L'Ire produce radioisotopi per uso medico. I cittadini sono preoccupati, soprattutto per i ritardi nell'informazione e nuovi particolari emersi sui limiti del sistema di sicurezza dell'Ire. L'istituto era gia' stato oggetto di critiche da parte di un rapporto redatto nel novembre 2007 dall'Agenzia belga di controllo nucleare e dalla sua consorella francese.



coordinamentonoinc ha scritto:
La Stampa 29/8/2008 (21:3smilies/cool.gif
Fuga radioattiva in Belgio, l'allarme solo dopo 5 giorni

Incidente a 50 km da Bruxelles.
Le autorità: «Vietato consumare latte, frutta, verdura della zona»
BRUXELLES
Allarme in Belgio per una fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce radioisotopi per uso medico a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri a sud di Bruxelles, nella zona di Charleroi.
L'incidente risale allo scorso fine settimana, ma solo oggi le autorità competenti hanno deciso di avvertire la popolazione.
Insieme agli avvisi ai cittadini che vivono nell'area, l'Agenzia belga per il controllo nucleare già nella tarda serata di ieri aveva informato la Commissione europea delle misure prese, così come previsto a livello Ue dal sistema di allerta rapida Ecurie. La fuga radioattiva, avvenuta nel laboratorio dell'Istituto di radio-elementi
(Ire) di cui è presidente l'ex commissario europeo Philippe Busquin, era stata segnalata nella notte tra domenica e lunedì. In un primo momento, il 26 agosto scorso, l'incidente era stato classificato al
livello 3 (guasto grave) della scala internazionale Ines, che comprende 7 livelli.

Solo ieri sera l'Agenzia belga per il controllo nucleare ha optato però per misure di protezione più stringenti, dopo aver analizzato alcuni campioni di erba. A questo punto è partita la comunicazione anche all'esecutivo Ue e di conseguenza a tutti gli altri Stati membri. Stamani è stata infine avvertita la popolazione che vive nella
zona, un'area a forte immigrazione di italiani. Per le vie della cittadina di Fleurus - circa 20 mila abitanti -, per iniziativa del sindaco, auto della polizia con altoparlanti hanno diffuso appelli alla prudenza, raccomandando agli abitanti, che vivono entro un raggio
di 5 chilometri dal luogo dove è avvenuta la fuga, di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, nè di bere l'acqua piovana o il latte delle loro fattorie fino ad un nuovo ordine.

Mentre gli ambientalisti hanno criticato l'intervento tardivo del governo, le autorità del Belgio si sono affrettate a spiegare che le misure sono state prese soprattutto a scopo precauzionale. Ad avviso
di Greenpeace, le autorità avrebbero però sottostimato il rischio che l'iodio radioattivo può provocare nei bambini che «sono 22 volte superiori rispetto a quelli a cui sono sottoposti gli adulti in caso di ingestione». Critiche sono arrivate all'indirizzo delle autorità
nazionali anche da altri sindaci dei comuni vicini a Flueurus che non sarebbero stati ufficialmente avvertiti, provocando così sorpresa e preoccupazione. L'istituto dove si è verificata la fuga radioattiva è il secondo produttore mondiale di radioisotopi usati anche nella
terapia per il trattamento dei tumori.




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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 22 ottobre 2008 )
 
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