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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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L'incenerimento non è compatibile con la raccolta differenziata seria PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
lunedì 18 agosto 2008

(si chiede agli amministratori di essere  attenti al bene pubblico, e non farsi stordire dai facili immensi guadagni...)

I rifiuti urbani conferiti all’inceneritore di Cassana diminuiscono, non bastano più.....   ...Dunque Hera vorrebbe riempire l’inceneritore con rifiuti speciali in gran parte importati.

 

estense.com Quotidiano on-line

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=40302&format=html

Notizia inserita il 17/8/2008

''Ecco perché Hera punta i piedi''

I rifiuti urbani conferiti all’inceneritore di Cassana diminuiscono, non bastano più. Così Hera chiede al TAR di bruciare rifiuti speciali oltre le generose autorizzazioni concesse dalla Provincia (30 mila ton/anno), in spregio degli accordi firmati in fase di VIA con la Circoscrizione.

Medicina Democratica e WWF, appoggiati da gran parte del movimento ambientalista ferrarese, il 28 agosto si opporranno a tale vergognosa pretesa innanzi ai giudici di Bologna, confidando nella giustizia. Ma anche in una autentica resistenza da parte di Comune e Provincia, sottoposti da mesi a stucchevoli pressioni dalla propria “creatura”, con conseguente vulnus della loro credibilità istituzionale e politica.

Per Hera la posta in gioco è altissima, nell’incenerimento dei rifiuti non può perdere un colpo: insieme a quello dell’acqua è il business più remunerativo tra tutte le sue aree di affari.

Nel 2007 i Rifiuti hanno dato ricavi per 540 milioni di euro, con margine operativo lordo di 156, pari al 28,4%. L’Acqua ha generato ricavi per 398 milioni, con margine di 118, pari al 29,8%. Gas (ricavi 915 milioni, margine 11,4%), Energia (ricavi 986, margine 4,3%) e altri servizi (ricavi 159, margine 19,6%), hanno portato più volume, ma meno margine.

Dunque Rifiuti ed Acqua (939 milioni) rappresentano il 32% dei ricavi ed il 60% del margine (275 su 453 totali). Gli altri business hanno portato il 68% dei ricavi (1966 milioni su 2905), ma solo il 40% del margine. Per Hera, insomma, Acqua e Rifiuti sono galline dalle uova d’oro! E’ facile comprenderne i motivi: mercati protetti, privi di concorrenza, alimentati dalle bollette imposte ai cittadini dall’ATO (assemblea dei sindaci) e tariffe stabilite in base ai costi “dichiarati a piè di lista” dai gestori. Perciò ricavi “politici”, garantiti da politici migranti dalle istituzioni alle aziende controllate, e viceversa.

Gas ed Energia invece costituiscono aree di business competitive, dove prezzi e margini sono regolati anche dalla concorrenza: per questo oltre due terzi dei ricavi di Hera (Gas, Energia e Servizi vari) danno margini inferiori a quelli di Rifiuti ed Acqua (7,8% contro 29,2%).

Stando così le cose, Hera non può che perseguire la “mission” rifiuti, rifiuti, rifiuti… da incenerire!

Poco importa se siano urbani o speciali. Peccato che nel 2007, nella totale disinformazione dei cittadini, siano stati smaltiti nelle discariche di Ferrara 112 mila tonnellate di rifiuti speciali, di cui il 41% di provenienza extra provinciale! Dunque Hera vorrebbe riempire l’inceneritore
con rifiuti speciali in gran parte importati. Ambiente e salute cederebbero il passo al profitto. Parola dell’onorevole Bratti, indicato dal PD e non scelto dagli elettori, ex assessore ambiente ed ex direttore generale Arpa, che dopo aver regalato alla sua città un mega inceneritore e la Turbogas, ha precisato che bruciare 15 mila tonnellate di rifiuti speciali in più, non fa
differenza dal punto di vista sanitario e che la Provincia si sarebbe dimostrata poco intelligente non accontentando Hera!

Ultima riflessione. Nel 2008 Hera ha distribuito 81,3 milioni di utili ai propri azionisti, con una crescita del 18% in cinque anni. Tenuto conto che la quota di capitale sociale in mano pubblica (180 enti) è pari al 58%, molti investitori privati (banche, assicurazioni, movimento cooperativo, industriali), possessori del restante 42%, hanno incassato da Hera circa 34
milioni di euro. Profitti cui hanno contribuito Rifiuti e Acqua pagati dai cittadini, e che finiscono nelle tasche di investitori privati, di certo ostili alla fine anticipata della festa!

La forte domanda privata di dividendi, in presenza di norme che nei prossimi anni imporranno di smaltire meno rifiuti urbani (65% di raccolta differenziata entro il 2012), spinge Hera a tentarle tutte, compreso far causa ai propri soci, pur di bruciare rifiuti speciali, purtroppo abbondanti ed importabili! Perchè la Provincia non alza la testa e continua a tacere sul traffico di rifiuti! Perché Area e Recupera (100% Hera) lo praticano da anni? Ora basta, si smaltiscano in discarica solo gli speciali prodotti in provincia, rifiuti per lo più inerti.

E’ tempo che il PD, la maggioranza ed i loro candidati indichino ai ferraresi dove sia l’interesse collettivo in ciò che sta accadendo. Davvero Sateriale, Tagliani, Montanari, quando svendettero il patrimonio di Agea ad Hera, pensavano di poterla controllare collocando nella stanza dei bottoni ex assessori come Maranini, Chiarini o l’ex funzionario Cavallini, che non
risulta abbia mai amministrato almeno un condominio?

Si tratta di inadeguatezza dei decisori o di scambio di ruoli tra chi governa (maggioranza) e chi deve invece sottostare (Hera)?

Valentino Tavolazzi

17 agosto 2008
Commenti (2) >> feed
l'ambiente protetto cioè i ministri amici che spianano la strada agli avvelenatori
scritto da ***, agosto 18, 2008


Ambiente?..... io la vedo nera
lunedì 18 agosto 2008 di Roberto De Giorgi

I primi atti del governo sono un cambio di direzione in campo ambientale. La filosofia sembra essere: tiriamo a campare con le industrie inquinanti di famiglia, in fondo siamo buoni e la gente ci vota. Non è una buona aria che spira. Persino nella civile Austria, in un blitz estivo dieci attivisti animalisti vengono arrestati come criminali (...)
Cosa c’è nella motivazione che ha spinto la ministra Prestigiacomo a sciogliere la commissione che dovrebbe rilasciare le autorizzazioni europee per le industrie (AIA) se non l’obiettivo di prendere tempo e "laissez fare" agli amici? Il sistema paese può andare, consuma, inquina (meno della Cina) si bruciano i rifiuti. Ma quale CDR? insorgono gli ambientalisti inceneritoristi, possiamo bruciare tutto!
Nove Comuni aspettavano risorse per il piano triennale per l’ambiente. Un milione di alberi per le città inquinate: provvedimento ritirato.

C’è scoramento in rete, c’è chi, dopo il raddoppio dell’inceneritore di Forli’, che è parte di una brutta notizia ma non di quelle che mettono in crisi l’enorme lavoro che in tutta Italia è in corso contro gli inceneritori in tutte le loro varianti (gassificatori, torce al plasma, inceneritori a "biomasse", cementifici), parla di un fallimento della rete.

Le scelte non sono in sintonia con il movimento ambientalista.

Si spara grosso sui giornali sulla pulizia della spazzatura a Napoli, ignorando che l’emergenza napoletana è altelenante da decenni e soprattutto in estate, che la stessa emergenza è strutturale e non è certo la bacchetta magica del piazzista al governo, che toglie la spazzatura dalle strade. Anche perchè le ecoballe di Villa Literno sono ancora là ed a bruciarle anche per decreto si incorre nelle sanzioni europee. Provate e vedrete.

Intanto, nella serata di ieri, due giovani, un ragazzo ed una ragazza, residenti a Chiaiano , al termine di un indagine della Questura di Napoli, sono stati arrestati. L’ accusa è di aver preso parte alle mobilitazioni contro la costruzione della discarica nelle cave di Chiaiano.

Ecco perchè la vedo nera. Per ora non dico altro.

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article4050

non è più nera dell'anno scorso
scritto da msirca, agosto 18, 2008

Non è che fossimo messi bene nemmeno col Governo Prodi! Il "capitale" di persone (ministri, sottosegretari, presidenti di commissioni etc) potenzialmente in grado di agire correttamente e consapevoli delle urgenze per salvare il salvabile (e iniziare l'inversione di tendenza) qui in Italia e nel nostro pianeta, è stato per lo più sprecato, non si è espresso o si è espresso tra mille paure, quindi male.
Certo denunciare le micidiali intenzioni e già qualche atto che cancella ulteriori tutele per la salute di tutti e per l'ambiente è un nostro compito che bisogna adempiere aumentando il volume a più non posso, senza scoraggiarci.

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