(Altre superballe molto tossiche. La strada intrapresa non risolverà la situazione campana a lungo, a meno di non nascondere "il sudicio" sotto il tappeto per far sembrare pulito il salotto, quello cioè, che hanno fatto finora i molti salotti d'Italia con il "provvidenziale tappeto campano". Tutto fra "amici", in ogn caso: lucrano gli impianti della famiglia Marcegaglia in Puglia, continuano a lucrare i truffatori di miliardi e attualmente sotto inchiesta, etc; insomma niente di nuovo sotto il sole. ndr)
http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=8594
...Da Berlusconi arriverà anche il via libera ai lavori di completamento del termovalorizzatore di Acerra da parte della Fibe (già sotto inchiesta),
Alessandro Chiappetta, 18 luglio 2008, 16:11
Il Cdm sbarca a Napoli e il premier annuncia che "non ci sono più rifiuti per strada", anche se per "la normalità ci vorranno tre anni". Via libera al termovalorizzatore di Acerra. Non si fermano le proteste e un'operazione contro i casalesi porta alla luce i legami tra politica e malavita nel settore dello smaltimento
Niente più rifiuti per strada. Di colpo, Napoli è splendente e pulita. Ora bisogna raccontarlo al mondo. La campagna napoletana del governo Berlusconi assume toni trionfalistici, dopo le sfilate di neoministri e buone intenzioni dell'ultima tappa partenopea, lo scorso 21 maggio. Il premier assaporava un ritorno da vincitore sotto al Vesuvio, e già in mattinata si è detto " orgoglioso di annunciare che a Napoli e in Campania non ci sono più rifiuti per la strada". Obiettivo del governo è ora "diffondere nel mondo una nuova immagine di una Napoli pulita, riportandola alla civiltà che le compete" ha precisato, dopo un periodo "frutto di una follia generale che ha responsabilità nel mondo civile, politico e criminale". Così la sua è un'"impresa" da celebrare.
Il consigliere comunale forzista Fulvio Martusciello ha annunciato che per ringraziare il premier di aver ripulito la città, Napoli sarà tappezzata di manifesti con la scritta "Grazie Silvio". Altra carta, insomma. Ma, beninteso, sono in molti a criticare il suo ottimismo e a sbugiardare la sua soddisfazione. Non a caso, alla litania delle dichiarazioni di membri dell'opposizione, si aggiunge l'inevitabile coda di cortei e manifestazioni, pronte ad accogliere il governo. Ieri, a Chiaiano, un corteo di una cinquantina di donne vestite di nero, in segno di lutto, ha attraversato le strade del quartiere e del vicino comune di Marano dirigendosi verso la cava che ospiterà la discarica. Da stamane, disoccupati organizzati, coordinamenti per il lavoro, precari e lavoratori cassintegrati bivaccano nei luoghi storici della città, tra Piazza del Plebiscito e Piazza Municipio, pronti ad accogliere l'esecutivo, che si riunirà alle 16 in prefettura. E nel pomeriggio i cittadini di Chiaiano hanno annunciato ancora una volta il soft walking (l'attraversamento pedonale lento nelle principali vie del centro cittadino per provocare pesanti ripercussioni sul traffico).
Ma Berlusconi non sembra curarsene. Già da giorni, non si prepara ad annunciare solo la fine dell'emergenza rifiuti, che ha conti fatti è migliorata solo nel centro cittadino (circa 35 mila tonnellate rimosse dall'11 giugno, ma 3 mila ancora giacenti sulle strade campane), ma è pronto a dire che "l'esperienza napoletana - come ha sottolineato già ieri - dovrà essere imitata anche da altre regioni che stanno per arrivare ad una situazione di crisi com'è accaduto in Campania". "In tre anni si arriverà a una soluzione definitiva del problema" ha aggiunto.
In mattinata, tra l'altro, si è svolto un importante appuntamento tra Iervolino e Bertolaso per la scelta del sito dove dovrà essere realizzato il termovalorizzatore di Napoli. Da Berlusconi arriverà anche il via libera ai lavori di completamento del termovalorizzatore di Acerra da parte della Fibe (già sotto inchiesta), e l'invio alle aziende delle lettere di invito a partecipare alla gara per la gestione dell'impianto e l'aggiudicazione dell'appalto entro fine mese. Il primo atto ufficiale dell'odierno Cdm sarà la firma di un protocollo sulle bonifiche da parte del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacom, seguito dal presidente della Regione, Antonio Bassolino e dal commissario per le bonifiche, Massimo Menegozzo. Un primo passo soprattutto verso una diversa concezione di salute pubblica, troppo spesso sottovalutata nella gestione della questione rifiuti. Ma che avviene senza curarsi che il problema continua a persistere, e rischia di continuare ad esplodere a periodi alterni.
Ne è riprova l'operazione, denominata "Terra promessa 2", in cui risultano indagate una ventina di persone appartenenti al clan dei Casalesi, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti. Nelle discariche e nei siti abusivi sequestrati gli inquirenti ritengono siano state sversate illegalmente migliaia di tonnellate di rifiuti di vario tipo, da quelli solidi urbani ai nocivi e tossici, conferiti, in massima parte, da industrie del centro e del nord Italia. Siti e discariche abusive sono state sequestrate, tra le province di Caserta e Napoli. L'indagine, nata dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, ex imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti, ha svelato l'ennesimo intreccio camorra-imprenditoria che per oltre un ventennio ha gestito il traffico illecito dei rifiuti, in regime di monopolio, attraverso società create ad hoc, a vantaggio soprattutto del clan dei Casalesi ed in particolare della fazione che fa capo a Francesco Bidognetti, il boss detenuto noto come "Cicciotto 'e mezzanotte".
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