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Gli errori che paghiamo in termini di salute |
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Scritto da Redazione
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martedì 08 aprile 2008 |
(Si ripropone su scala planetaria quanto accaduto nel nostro piccolo? Quella mano "amica" degli inceneritoristi che furtivamente ha riiscritto durante la notte le prescrizioni del Governo Prodi permettendo di conservare i regali non dovuti dei CIP6 a molti impianti di incenerimento? ndr)
Da uno studio del WWF. Su: http://www.vglobale.it/NewsRoom/index.php?News=4250&ref
Un errore favorisce ancora il carbone
....Un nuovo rapporto, commissionato dal Wwf, mette in luce come il sistema dell'Emission Trading di fatto permetta a questa fonte pesantemente inquinante di guadagnare miliardi di euro da un meccanismo in realtà creato per diminuire le emissioni.
Un nuovo studio del Wwf
Emission Trading – Un errore favorisce ancora il carbone
Distribuire gratuitamente le quote di CO2 al settore termoelettrico equivale ad incentivare le centrali a carbone
Un nuovo rapporto di Point Carbon mette in luce come la distribuzione gratuita delle quote di CO2 agli operatori elettrici nel secondo periodo di Emission Trading 2008-2012, garantisce un rendita alle centrali termoelettriche, in soli cinque paesi dell'Unione, equivalente al Pil della Repubblica Ceca. La combustione di carbone nelle centrali termoelettriche da sola è responsabile di circa un miliardo di tonnellate di CO2 di emissioni annue, corrispondente al 20% delle emissioni europee, ed il suo contributo nel settore elettrico europeo sembra volere aumentare.
Un nuovo rapporto, commissionato dal Wwf, mette in luce come il sistema dell'Emission Trading di fatto permetta a questa fonte pesantemente inquinante di guadagnare miliardi di euro da un meccanismo in realtà creato per diminuire le emissioni.
Ci sono ad oggi progetti per 40 nuove centrali a carbone in Europa nei prossimi cinque anni. «Queste centrali se realizzate rimarranno operative per i prossimi 50 anni bloccando le nostre economie in scenari di emissioni insostenibili – fa notare Sanjeev Kumar, Emission Trading Scheme Coordinator per il Wwf –, oggi più che mai è fondamentale che il settore elettrico sia messo di fronte ai reali costi delle emissioni di CO2, anziché scaricarli sull'ambiente e sulla collettività».
Lo studio è stato commissionato dal Wwf a Point Carbon, leader mondiale nella consulenza dei mercati ambientali, per valutare l'extra-rendita a favore degli operatori termoelettrici determinata dall'allocazione gratuita di quote di CO2 nell'ambito del meccanismo di Emission Trading, in cinque paesi europei Germania, Regno unito, Spagna, Italia e Polonia. Nel secondo periodo dello schema ovvero tra il 2008 ed il 2012, il rapporto mostra come la extra rendita complessiva accumulabile dal settore elettrico ammonti a 71 miliardi, un valore corrispondente al Prodotto interno lordo della Repubblica Ceca.
L'Emission Trading è la direttiva maggiormente rappresentativa della politica europea nella lotta ai cambiamenti climatici. È stata approvata con l'intento di limitare le emissioni delle grandi installazioni industriali.
Tuttavia avere basato la direttiva sul principio di allocazione gratuita delle quote è stato un grave errore che porta a distorsioni nei mercati elettrici con esiti paradossali.
«Assegnare a titolo gratuito le quote di emissioni agli operatori elettrici è come mettergli in mano un assegno in bianco che, in assenza di competizione internazionale nel settore elettrico, viene coperto dalle bollette dei consumatori – sostiene Sanjeev Kumar – è scandaloso garantire una rendita ad un settore altamente inquinante».
Ad oggi in Italia la rendita derivante dall'allocazione gratuita di quote è un fenomeno meno vistoso che in altri paesi europei per due motivi:
1) innanzitutto la concorrenza nel settore termoelettrico è stata sino ad oggi molto limitata e dunque i prezzi sulla borsa elettrica, più elevati che altrove, rispecchiavano le strategie dell'operatore dominante anziché incorporare il costo opportunità delle quote di CO2
2) in secondo luogo la generazione a carbone in Italia ricopre un ruolo secondario e pertanto l'impatto sui prezzi dell'energia elettrica derivante dalla direttiva sull'Emission Trading è limitato grazie al maggiore contributo del gas naturale.
Nel prossimo periodo tuttavia il fenomeno della extra rendita per gli operatori elettrici derivante dall'allocazione gratuita si farà vedere anche in Italia a seguito dell'incremento della concorrenza sui mercati elettrici.
Tuttavia grazie al ruolo secondario della generazione a carbone non si verificheranno situazioni paradossali come in Polonia o Germania dove i consumatori dovranno regalare miliardi di euro alle società elettriche senza alcun beneficio ambientale. Il sistema italiano presenta delle altre distorsioni non riscontrabili in nessun altro paese europeo; in particolare il meccanismo di allocazione per gli impianti Cip6 determinerà un nuovo immotivato costo nelle bollette dei consumatori.
L'Unione europea sta in questi mesi definendo le modalità di funzionamento della direttiva Ets a partire dal 2013 ed in particolar modo ha proposto di assegnare le quote di emissione a pagamento nel settore termoelettrico.
Il Wwf ritiene che sia indispensabile che il settore maggiormente responsabile dei cambiamenti climatici debba acquistarsi le quote di emissione anziché inglobare extra rendite senza migliorare le proprie performance ambientali ai danni dei consumatori.
L'assegnazione gratuita di quote al settore termoelettrico non deve essere permessa per il periodo successivo al 2012.
«Assegnare a titolo oneroso le quote di CO2 permette di avere a disposizioni ingenti risorse economiche che oggi costituiscono una rendita per gli operatori elettrici e che domani potrebbero essere interamente reinvestite in politiche per fronteggiare i cambiamenti climatici, in Europa o nelle economie in via di sviluppo», conclude Kumar.
(Fonte Wwf)
(07 Aprile 2008)
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Ultimo aggiornamento ( martedì 08 aprile 2008 )
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