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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Diossine e endometriosi PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
martedì 01 aprile 2008

(Quest'anno anche Legambiente mette l'accento su questo problema segnalato da anni e per cui è scontata l'attribuzione delle responsabilità agli impianti maggiori produttori di diossina...inceneritori, fonderie, cementifici che bruciano "rifiuti", etc... Siamo circondati da impianti che operano in deroga o che "sforano" i cosiddetti "limiti consentiti" per negligenza o per disgrazia. Ogni dose di diossina è una "overdose", anche nei limiti di legge. Si prega di trarre le ovvie conclusioni.ndr)

 http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=12757

 L’Istituto superiore di sanità ha avviato il primo studio clinico italiano sulle correlazioni tra inquinamento ed endometriosi per verificare se l´esposizione ad alcune sostanze tossiche diffuse nell´ambiente può essere correlata al rischio di endometriosi e abortività ricorrente, due tra le patologie riproduttive femminili a più elevata incidenza.

LIVORNO. Domani (2 aprile 08, ndr) è la giornata nazionale per l’endometriosi, una infiammazione cronica dell’apparato riproduttivo femminile che provoca una crescita anomala dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero. Una malattia subdola, ancora poco conosciuta, che richiede tempi di diagnosi lunghissimi e che è spesso sottovalutata e scambiata per banali disturbi mestruali, ma che ha effetti invalidanti sulla normale vita di una donna e che può portare all’infertilità. Una patologia spesso silente come del resto è silenziosa l’informazione che la riguarda, ma che colpisce, secondo i dati dell’Onu, 3 milioni di donne nel nostro Paese, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo senza distinzione di età.

Una malattia che ha tra le cause che la determinano la contaminazione ambientale da sostanze chimiche persistenti quali le diossine, i Pcb e i pesticidi. Una correlazione dimostrata su modelli animali che ha indotto, prima l´Oms nel 1998 e poi nel 2000 la Scientific commitee on food dell´Unione Europea, ad includere l´endometrio tra gli obiettivi più sensibili a tali inquinanti. Nell´ambito, poi, del programma comunitario per l´identificazione delle sostanze che alterano il sistema endocrino lo studio di questi contaminanti è stato indicato come prioritario: come primo passo cioè per poter intraprendere le opportune azioni di riduzione della loro presenza nell´ambiente.

L’Istituto superiore di sanità ha avviato il primo studio clinico italiano sulle correlazioni tra inquinamento ed endometriosi per verificare se l´esposizione ad alcune sostanze tossiche diffuse nell´ambiente può essere correlata al rischio di endometriosi e abortività ricorrente, due tra le patologie riproduttive femminili a più elevata incidenza.

Proprio le correlazioni con l’inquinamento ambientale hanno spinto Legambiente a schierarsi al fianco dell’associazione taliana Endometriosi per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sulla necessità di ridurre l’inquinamento, anche per ridurre le sue ricadute sulla salute dei cittadini.

Per questo la Fondazione italiana endometriosi con il sostegno di Legambiente ha promosso una campagna per far conoscere, in particolare alle donne, cause ed effetti dell’endometriosi, diffondere informazioni sulla malattia, aiutare lo sviluppo della ricerca. Da oggi sino all’8 aprile sarà possibile sostenere l’impegno della Fondazione italiana endometriosi per la creazione del primo laboratorio italiano di ricerca sulla malattia. Per contribuire basta inviare un SMS al numero 48584 che corrisponderà alla donazione di 1 euro da telefonia mobile e 2 euro da telefonia fissa per la costituzione del centro.

E domani che è la giornata nazionale per l’endometriosi Legambiente e l’osservatorio nazionale sul miele sedi aperte a Torino, Genova, Perugia, Roma, Napoli, Palermo e banchetti a Milano e Padova per ribadire che la dispersione senza regole e controlli di agenti inquinanti nell’ambiente mette a serio rischio la nostra salute e quella di tutto l’ecosistema. Presso le sedi e i banchetti sarà possibile ritirare materiale informativo sull’endometriosi e saranno raccolte firme per una petizione che chiede di dichiarare l’endometriosi una malattia sociale.

Alla giornata nazionale per l’endometriosi e alla settimana di iniziative aderisce anche l’Osservatorio nazionale miele, insieme a Mielizia, perché i pesticidi che sono tra le cause dell’insorgenza di questa patologia, sono anche i principali nemici delle api. «Il senso di questa adesione è doppio - si legge su un loro comunicato – ovvero sottolineare l’importanza di combattere alla radice le fonti dell’inquinamento che mette a rischio la salute e la vita delle api e valorizzare il buon miele italiano naturale».
Commenti (2) >> feed
ma quantio fa 2 2?
scritto da msirca, aprile 02, 2008

http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_content&task=view&id=269&Itemid=2

Vedi l'articolo tratto da AamTerranuova "Le ipocrite mimose"

Convinciamo sindaci e Renzi a risparmiarsi la galera, non sono al sicuro da questo!
scritto da ***, aprile 02, 2008

In relazione a decesso operaio che lavorava nel cantiereAmianto: prima condanna a Gorizia(ANSA) - GORIZIA 2 APR - Condannato a 1 anno di reclusione l' ex direttore degli stabilimenti navalmeccanici Italcantieri, oggi Fincantieri,di Monfalcone (Gorizia). Manlio Lippi, 85 anni, imputato per omicidio colposo, ha avuto la pena sospesa. E' la prima sentenza del Tribunale di Gorizia in un processo legato a un caso di decesso per amianto a fronte di centinaia di fascicoli aperti dalla Procura per altrettanti casi di operai deceduti per malattie riconducibili all'esposizione all'amianto.© Ansa

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Ultimo aggiornamento ( martedì 01 aprile 2008 )
 
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