Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

Sommario:

• 25-26-27 A BRUXELLES MEETING EUROPEO DI GAIA. DELEGAZIONE ITALIANA DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO AL MEETING DI GAIA

• IL 18-19 FEBBRAIO NUOVO BLITZ PARLAMENTARE  SUI CIP 6?

• IL PRIMO MARZO MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE LUCART.

• CRESCE IN TUTTA ITALIA IL MOVIMENTO RIFIUTI ZERO. 

AMBIENTEFUTURO NEWS 12 FEBBRAIO 08: 25-26-27 A BRUXELLES MEETING EUROPEO DI GAIA.DELEGAZIONE ITALIANA DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO AL MEETING DI GAIA.

Il meeting di GAIA (Global Alliance Incinerator Alternatives) assume lo scopo primario di far pressione sul Parlamento europeo affinché l’incenerimento dei rifiuti non venga “riclassificato” come “recupero”. Infatti è imminente la seduta parlamentare che dirà un’ultima parola su di una vicenda che ha visto, da un lato, il Consiglio dei Ministri riclassificare l’incenerimento equiparandolo al recupero di materia (soprattutto sotto la spinta di Francia e Germania), dall’altro il Parlamento europeo che in prima lettura ha invece riconfermato per intero la nota “gerarchia di trattamento dei rifiuti” che considera l’incenerimento con recupero di energia parte della fase di smaltimento e “subordinato” al recupero di materia. Ora arriva la decisiva votazione che se riconfermasse il primo voto rilancerebbe la priorità del riciclaggio e relegherebbe l’incenerimento nell’angolo degli “smaltimenti”. Naturalmente, se questo verdetto venisse ribaltato, SAREBBE UNA VITTORIA NOTEVOLE PER LE LOBBY INCENERITORISTE (massicciamente presenti a Bruxelles) che potrebbero rilanciare in tutta Europa UN’OFFENSIVA SENZA PRECEDENTI. Per questo martedi’ 26 è prevista una visita al Parlamento Europeo delle varie delegazioni nazionali partecipanti al meeting di GAIA con cui sensibilizzare le rappresentanze parlamentari del proprio Paese. Ovviamente il meeting servirà anche a STRUTTURARE i legami tra le diverse realtà europee che in molti Paesi stanno contrastando gli inceneritori vecchi e nuovi e spingendo verso una “SOCIETA’ DEL RICICLAGGIO” impegnata a perseguire l’obiettivo RIFIUTI ZERO. Il programma prevede anche per il 26 un incontro con i Parlamentari europei appunto per sensibilizzarli sull’oggetto dell’imminenza del voto. Per noi italiani, poi, nel pieno della TRAGEDIA CAMPANA la presenza assume ancor più significato e il meeting sarà un’occasione irripetibile non solo per RAPPRESENTARE IN MODO FEDELE LE RESPONSABILITA’ POLITICHE DEL “DISASTRO CAMPANO”ma anche per portare sulla “RIBALTA EUROPEA” LE “BUONE PRATICHE” CHE STANNO AFFERMANDOSI IN IMPORTANTI AREE DEL NOSTRO PAESE e che si riassumono in una diffusione massiccia di esperienze “porta a porta” con rese elevatissime (sopra il 70-80%) e con risparmi di gestione. Quindi pur essendo già sicura una delegazione della Rete Nazionale Rifiuti Zero (aderente a GAIA) l’invito a tutti è quello di SEGNALARCI LA PROPRIA DISPONIBILITA’ A PARTECIPARE AL MEETING. Pertanto chi fosse intenzionato a partecipare si affretti ad inviarne notizia a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo o ad Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo .

Mentre a marzo PARTIRA’ LA CAMPAGNA  PROMOSSA DALLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO per il rimborso del “maltolto” ai contribuenti proprio attraverso cip 6 e “certificati verdi” direttamente intascati dai petrolieri e dai gestori degli inceneritori SI PREVEDE UN NUOVO “COLPO DI MANO” nell’ultima seduta del Parlamento chiamato ad approvare il “DECRETO MILLEPROROGHE” C’è da scommettere che dopo la “truffaldina”ordinanza di Prodi che all’ultimo tuffo ha rilanciato (in un modo che in molti ritengono di dubbia legittimita’ e “cogenza”: l’atto appare facilmente impugnabile in sede comunitaria) il cip 6 per gli impianti campani, compreso quello nemmeno in via di progettazione di Salerno SI TENTERA’ UN ACCORDO TRA CENTRO DESTRA E PARTITO DEMOCRATICO per tradurre in “regolare” legge parlamentare tale blitz magari estendendolo ai quattro inceneritori siciliani. Occorre VIGILARE NUOVAMENTE E SOPRATTUTTO ACCELERARE LE TAPPE E UNIRE LE FORZE PER FAR PARTIRE LA VERTENZA CONTRO I SUSSIDI (sotto qualsiasi forma) ALL’INCENERIMENTO ANCHE SE MASCHERATO DA “COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE”.

  IL PRIMO MARZO MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE LUCART.Mentre con soddisfazione registriamo la riuscita manifestazione di sabato 2 febbraio a Scarlino (GR) contro il “cogeneratore” che la Provincia vorrebbe alimentare a rifiuti (hanno partecipato più di 1500 persone) e mentre, dopo la vittoria popolare del referendum di Campi Bisenzio contro l’inceneritore,  si “riaprono i giochi” per la CONVOCAZIONE IN TOSCANA DI UN FORUM PUBBLICO SULLE MIGLIORI PRATICHE DI GESTIONE DEI RIFIUTI PROMOSSO CON PARI DIGNITA’  DA REGIONE E DAI COMITATI E DALLE ASSOCIAZIONI sempre in Toscana e precisamente nella Valle del Serchio (LU) i Comitati stanno preparando una nuova mobilitazione cittadina (la manifestazione si terrà proprio a Lucca e finirà sotto la Provincia) contro l’inceneritore LUCART che la cartiera di “tissue” vorrebbe realizzare a DIECIMO NEL COMUNE DI BORGO A MOZZANO. Questa vertenza che per la sua PARTICOLARITA’ (è l’unica di questo tipo in Italia) assume un significato NAZIONALE vede l’azienda diffondere molte notizie FALSE a proposito della SUA PRETESA DI “SALVARE GLI ALBERI E DIFENDERE L’AMBIENTE”.In realtà come descritto in molti documenti vedi www.ambientefuturo.org dove potete trovare una organica proposta ALTERNATIVA ALLA COMBUSTIONE DEI FANGHI  la LUCART che produce da maceri di bassa qualità carta tissue “usa e getta” ad altissimo tenore di bianco METTE IN PRATICA UNA VERA E PROPRIA CARICATURA DEL RICICLAGGIO PRODUCENDO PER OGNI KG DI CARTA MEZZO KG DI RIFIUTO. Ricordiamo che il riciclaggio (quello vero, che garantisce effettivo recupero di materia e risparmi idrici ed energetici )  dei materiali cartacei consente un riutilizzo da 2 a 7 volte delle fibre cellulosiche . Nel “caso LUCART” tale riutilizzo si ferma a 0,5 volte con un altissima produzione di rifiuti per ogni unità di prodotto. Questo a prescindere dalla pericolosità sanitaria dell’eventuale inceneritore che brucerebbe fanghi disinchiostrati ad altissimo tenore di metalli e di inerti (il 50% e più dei fanghi è costituito da inerti derivanti dalle sostanze di carica- i “fillers”- caratterizzati da caolino, colle, e piccole pezzature cellulosiche) che renderebbero addirittura problematica la loro combustione in quanto, come descritto da recenti studi canadesi, tali fanghi spesso al di sotto di un potere calorifico di 400 chilocalorie NON SAREBBERO COMBUSTIBILI. L’inevitabile abbassamento delle temperature creerebbe delle sicure “criticita” con l’elevato rischio di emissioni di diossina. L’alternativa (nonostante un recente articolo ancora una volta “tendenzioso”da parte di “La Repubblica”NON DICONO SOLO NO) elaborata da AMBIENTE E FUTURO per conto dei Comitati della Valle del Serchio punta sulla riqualificazione dei maceri evitando il ricorso a maceri derivanti da riviste ( che necessitano elevati trattamenti di disinchiostrazione) o da altri materiali cartacei di bassa qualità o che comunque presentano dei problemi nel produrre carta “bianchissima” (come i maceri delle guide telefoniche). Ciò può consentire di abbattere il quantitativo dei fanghi permettendo il riutilizzo in edilizia e solo in ultimo prevedendo  ripristini ambientali o messa a discarica. Inoltre ci sono anche altre tecnologie che possono essere messe in campo come l’ossidazione ad umido (wet oxidation) oppure la “supercritical water oxidation” in grado di recuperare i minerali di carica contenuti nei fanghi per un loro riutilizzo nei processi di produzione della carta. Ma soprattutto occorre interrogarsi sulla “sostenibilità” (anche etica) di una produzione come quella del “tissue” ad alto tenore di bianco (sopra gli 80 gradi di “brightness”) che richiede un grande consumo di risorse a fronte del suo “usa e getta”. Occorre non incoraggiare l’acquisto di questi bene di consumo che rappresentano bene un modello di vita “insostenibile”.

CRESCE IN TUTTA ITALIA IL MOVIMENTO RIFIUTI ZERO.Non passa settimana che non ci vengano segnalate iniziative di costituzione DI COMITATI PER RIFIUTI ZERO. Dopo la coraggiosa deliberazione del Comune di Capannori che su proposta della Rete Nazionale Rifiuti Zero nel febbraio del 2007 è stato il primo Comune italiano  a dichiarare l’obiettivo rifiuti zero altre realtà hanno assunto tale strategia. Esse in parte sono realtà istituzionali come il Comune di Acerra (NA), di Carbonia e di Aviano( molto recentemente dopo la visita di Paul Connett in Friuli Venezia Giulia); altre sono di “movimento” come ad Aosta, a Trapani e recentemente a Siracusa. Questo conferma che è assolutamente riduttivo tacciare di “partito del NO” realtà che hanno assunto una strategia che oltre ad opporsi agli inceneritori propongono UN’ALTERNATIVA che a livello internazionale accomuna oltre ad un vasto movimento di opinione anche molte città di diversi continenti (vedi la lista delle città che ad oggi hanno ufficialmente assunto la strategia “zero waste” su www.ambientefuturo.org ). Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi

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