Dal comunicato stampa del Comune di Campi Bisenzio e
del Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative
"Il 4 e 5 gennaio il pro sindaco Adriano Chini e i rappresentanti del
“Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative” (nato dopo lo scioglimento del comitato referendario) si sono incontrati per stabilire in dettaglio il percorso di verifica sulle alternative
all'incenerimento"
Terremmo un sorta di diario dei sopralluoghi su queste pagine
- Il 22 gennaio 2008 è stato effettuato il primo sopralluogo, in Piemonte, per vedere come la grande distribuzione si adopera per ridurre e prevenire i "rifiuti" alla fonte.
- Il 24 gennaio 2008 i tecnici designati da Comune e dai Comitati sono andati a "vedere da vicino" come Capannori (il primo Comune in Italia a obiettivo "rifiuti zero", da perseguire entro il 2020), sta estendendo la raccolta differenziata porta a porta a migliaia di cittadini, sempre più vicino a coprire l'intero territorio con questo sistema delle "buone pratiche" (vedi di seguito)
Comunicato stampa del Comune di Campi Bisenzio e
del Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative
Il 4 e 5 gennaio il pro sindaco Adriano Chini e i rappresentanti del
“comitato per il no agli inceneritori e per le alternative” (nato dopo lo scioglimento del comitato referendario) si sono incontrati per stabilire in dettaglio il percorso di verifica sulle alternativeall'incenerimento . L’incontro segue, come noto, ad un impegno formalmente assunto dall’amministrazione alla vigilia del “referendum” del 2 dicembre scorso e ribadito all’esito del voto anche dal consiglio comunale. Quest’ultimo, come noto, aderendo all’orientamento del pro sindaco, preso atto del risultato della consultazione - con un’ampia partecipazione al voto e una larga prevalenza delle espressioni contrarie - ha ritenuto giusto e fondamentale tenere di conto del risultato del voto. In questo senso l’amministrazione ha determinato di verificare, congiuntamente al Comitato, la funzionalità di tecnologie alternative alla termovalorizzazione, in grado di chiudere efficacemente e correttamente il ciclo dei rifiuti, valutando a questo fine, mediante verifiche in loco, sistemi impiantistici indicati dal comitato . Oltre ad essi l’amministrazione comunale, autonomamente, ha deciso di verificare anche altri sistemi tecnologici ed ha invitato il Comitato a presenziare ai relativi sopralluoghi.
Il Comitato, per sua parte, ha avanzato all’ammininistrazione l’esigenza di verificare, in chiave di alternativa agli inceneritori, insieme agli aspetti impiantistici , quelli relativi ad esperienze delle migliori pratiche riguardanti le politiche di gestione in termini di prevenzione, di riduzione , di recupero, di riciclo, di tariffazione , ed ha indicato a questo fine esperienze in atto su territorio nazionale. Il pro sindaco ha aderito alla proposta del comitato. L’amministrazione comunale e il comitato hanno convenuto di dare mandato ai tecnici designati (ing. Lippo e Bonari per il comune e Banchi e Ercolini per il Comitato) di riferire entro il più breve tempo possibile in consiglio Comunale e in una apposita iniziativa cittadina - che Comune e Comitato si impegnano a concordare nelle modalità- delle risultanze dei sopralluoghi e dei relativi studi e approfondimenti. Il Comune e il Comitato convengono nel ritenere il percorso conoscitivo, oltre che giusto e doveroso all’esito della consultazione, anche opportuno in termini di apporto collaborativo per la valutazione delle scelte pianificatorie in atto, attesa la non difinitività, allo stato attuale del procedimento, della scelta dell’incenerimento come pratica di smaltimento dei rifiuti. Anche in tal senso il Comune ha determinato di portare alla conoscenza dei Presidenti di Regione e Provincia la determinazione presa , invitandoli a inviare in tali sopralluoghi anche propri tecnici. Le spese dei sopralluoghi con cordati con il Comitato saranno a carico del Comune di Campi.
L’indagine seguirà i seguenti percorsi :
a) Politiche gestionali di prevenzione e di riduzione dei rifiuti:-Esperienze amministrative patrocinate dalla regione Piemonte con la grande distribuzione presso catene commerciali della grande distribuzione. Progetto ECOLOGO: incontro con la grande distribuzione sotto l'egida di Legambiente Piemonte.
b) tecniche e modalità di riuso-Comune di Bellusco (Milano).Isole ecologiche in funzione della ri-commercializzazione dei materiali.
c) politiche gestionali delle raccolte differenziate mediante il sistema del porta a porta e con l’applicazione della tariffa puntuale -Comune di Capannori -Consorzio Priula-Comune di Novara
d) recupero e riciclo: carta , plastica , legno, metallo , vetro.-I consorzi di filiera :le criticità del riciclo e le modalità del loro superamento -L’uso del compost in agricoltura. Le agevolazioni nella normativa della regione Emilia Romagna e Umbria. Le indicazioni operative della Scuola agraria di Monza .-L’esperienza di Vedelago sul recupero delle plastiche
e) il Green public procurement nelle pubbliche amministrazioni Monza e Colorno
f) il controllo merceologico del residuo -Capannori
g) gli impianti: -indicati dal Comitato TMB anaerobici sono quelli di Tutela (Spagna , Navarra) e Amiens (Francia).
h) gli impianti:-L’'amministrazione per sua parte ha dichiarato di voler visitare un impianto di dissociazione molecolare in Islanda, un impianto al plasma in Giappone, e un impianto di “ossidodistruzione”.
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