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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

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Le alternative all'incenerimento, insieme al Comune di Campi Bisenzio PDF Stampa E-mail
Scritto da redazione   
mercoledì 23 gennaio 2008

Dal comunicato stampa del Comune di Campi Bisenzio e

del Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative

 

 

"Il 4 e 5 gennaio  il pro sindaco Adriano Chini e i rappresentanti  del

“Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative” (nato dopo lo scioglimento del comitato referendario) si  sono incontrati  per stabilire in dettaglio il percorso di verifica sulle alternative

all'incenerimento"

Terremmo un sorta di diario dei sopralluoghi su queste pagine

 

 

 

 

- Il 22 gennaio 2008 è stato effettuato il primo sopralluogo, in Piemonte, per vedere come la grande distribuzione si adopera per ridurre e prevenire i "rifiuti" alla fonte.

- Il 24 gennaio 2008 i tecnici designati da Comune e dai Comitati sono andati a "vedere da vicino" come Capannori (il primo Comune in Italia a obiettivo "rifiuti zero", da perseguire entro il 2020), sta estendendo la raccolta differenziata porta a porta a migliaia di cittadini,  sempre più vicino a coprire l'intero territorio con questo sistema delle "buone pratiche" (vedi di seguito)

Comunicato stampa del Comune di Campi Bisenzio e

del Comitato per il no agli inceneritori e per le alternative

 

Il 4 e 5 gennaio  il pro sindaco Adriano Chini e i rappresentanti  del

“comitato per il no agli inceneritori e per le alternative” (nato dopo lo scioglimento del comitato referendario) si  sono incontrati  per stabilire in dettaglio il percorso di verifica sulle alternativeall'incenerimento .  L’incontro segue, come noto, ad un impegno formalmente assunto dall’amministrazione  alla vigilia del “referendum” del 2 dicembre scorso e ribadito all’esito del  voto anche dal consiglio comunale. Quest’ultimo, come noto,  aderendo all’orientamento  del  pro sindaco,  preso atto del  risultato della consultazione - con un’ampia partecipazione al voto e una larga prevalenza delle espressioni contrarie -  ha ritenuto  giusto e fondamentale tenere di conto del risultato del voto.  In questo senso  l’amministrazione ha determinato di verificare, congiuntamente al Comitato,   la funzionalità di tecnologie alternative alla termovalorizzazione, in grado di chiudere efficacemente e correttamente il ciclo dei rifiuti, valutando a questo fine, mediante verifiche in loco,  sistemi impiantistici indicati dal comitato . Oltre ad essi l’amministrazione comunale, autonomamente, ha deciso di verificare anche altri sistemi tecnologici ed ha invitato il Comitato a presenziare ai relativi sopralluoghi. 

Il Comitato, per sua parte, ha avanzato all’ammininistrazione l’esigenza di verificare, in chiave di alternativa agli inceneritori, insieme agli  aspetti impiantistici , quelli relativi ad esperienze  delle migliori pratiche riguardanti le politiche di gestione in termini di  prevenzione, di riduzione , di recupero, di riciclo, di tariffazione , ed ha indicato a questo  fine esperienze in atto su territorio nazionale.  Il pro sindaco ha aderito alla proposta del comitato. L’amministrazione comunale e  il comitato hanno convenuto di dare mandato ai tecnici designati (ing. Lippo e Bonari per il comune  e Banchi e Ercolini per il Comitato) di riferire entro il più breve tempo possibile in consiglio Comunale e in una apposita  iniziativa cittadina - che Comune e Comitato si impegnano a concordare nelle modalità-  delle risultanze dei sopralluoghi e dei relativi studi e approfondimenti. Il Comune e il Comitato convengono nel ritenere il percorso conoscitivo,  oltre che giusto e doveroso all’esito della consultazione, anche opportuno  in termini di apporto collaborativo per la valutazione delle scelte  pianificatorie in atto,  attesa la non difinitività, allo stato  attuale del procedimento, della scelta dell’incenerimento come pratica di smaltimento dei rifiuti.  Anche in tal senso il Comune  ha determinato di  portare alla conoscenza dei Presidenti di Regione e Provincia  la determinazione presa , invitandoli a inviare in tali sopralluoghi anche propri tecnici. Le  spese dei  sopralluoghi con cordati con il Comitato saranno a carico del Comune di Campi. 

L’indagine seguirà i seguenti percorsi : 

a) Politiche gestionali  di prevenzione e  di riduzione  dei rifiuti:-Esperienze amministrative patrocinate  dalla regione Piemonte con la grande distribuzione presso catene commerciali  della grande distribuzione.  Progetto ECOLOGO:  incontro con la grande distribuzione sotto l'egida di Legambiente Piemonte.                

b) tecniche e modalità  di riuso-Comune di Bellusco (Milano).Isole ecologiche in funzione della ri-commercializzazione  dei materiali.              

c) politiche gestionali  delle raccolte differenziate  mediante il sistema del porta a porta e con  l’applicazione  della  tariffa  puntuale  -Comune di Capannori -Consorzio Priula-Comune di Novara               

d) recupero e  riciclo: carta , plastica , legno, metallo , vetro.-I consorzi di filiera :le criticità del riciclo e le modalità del loro superamento -L’uso del compost in agricoltura. Le agevolazioni nella normativa della regione Emilia Romagna e  Umbria. Le indicazioni operative della Scuola  agraria di Monza .-L’esperienza di Vedelago sul recupero delle  plastiche              

e) il Green public procurement nelle pubbliche amministrazioni Monza e Colorno              

f) il controllo merceologico del residuo -Capannori                

g) gli impianti:  -indicati dal Comitato TMB anaerobici sono quelli di Tutela (Spagna , Navarra) e Amiens (Francia). 

h) gli impianti:-L’'amministrazione per sua parte ha dichiarato di voler   visitare un impianto di dissociazione  molecolare in Islanda, un impianto al plasma in Giappone, e un  impianto di “ossidodistruzione”. 

 

Commenti (4) >> feed
le prime visite dei tecnici, convenute dopo l'esito del referendum di Campi
scritto da C. Tamburini, gennaio 28, 2008

Rossano Ercolini, Beppe Banchi e i due tecnici nominati dal Comune di Campi hanno iniziato l'itineriario per la verifica delle buone pratiche di gestione dei rifiuti, convenuto con l'amministrazione dopo l'esito del referendum di Campi .
MARTEDI' 22 scorso si sono recati in Piemonte in vistita al Covar - consorzio di 20 comuni - nell' area Torinese con circa 250 mila abitanti.

L'area del consorzio è attorno al 70% di RD e ha raggiunto una riduzione di rifiuti del 14%, mediante la raccolta porta a porta. Obiettivo prossimo 80% di RD. Totale abolizione del cassonetto stradale.

Si calcola che il quantitativo giornaliero di RSU /escluso l'assimilabile/ ammonti a 0,750 KG.

Sono coinvolte nel progetto associazioni volontarie per la sensibilizzazione al consumo consapevole .

Ci sono accordi con la grande distribuzione per la consegna gratuita ad enti assistenziali generi alimentari, altrimenti mandati a smaltimento.

E' in funzione un Call center che raccoglie info e richiesta dall'utenza.

Sono stati visitati i supermercati delle catena Auchan per la distribuizione di merci alla spina.

GIOVEDI' 24 scorso

incontro a Capannori ed esame della situazione locale.


MARTEDI' 29 prossimo

Monza presso la scuola agraria dove verranno esaminate le questioni relative al'impiego del compost in agricoltura e , probabilmente anche le tematiche del green procurement (acquisti "verdi " delle Pubbliche Amministrazioni con riguardo ai prodotti provenienti dal riciclaggio).

La visita dei tecnici a Monzadi martedì 29 gen 08
scritto da msirca, gennaio 31, 2008

Martedì 29 gennaio 2008, i tecnici del Comune di Campi Bisenzio e dei comitati hanno effettuato la terza visita agli impianti e situazioni “virtuose” nella gestione dei cosiddetti rifiuti, come concordato
in seguito al referendum di Campi Bisenzio, appunto.
Questa volta i tecnici si sono recati a Monza e nei dintorni.
A Bellusco, per esempio, il primo Comune in Italia a fare la raccolta differenziata spinta con il metodo del “porta a porta”. Qui c’è una interessante situazione: un gruppo di 70 persone circa “Gli amici delle Parrocchie”, a livello volontario ma molto ben organizzati, aiutano costantemente per la eccellente riuscita della raccolta differenziata e nella gestione delle Isole ecologiche (a controllo elettronico).
A Monza per esempio, dove il Comune ha con una propria delibera, nov 2007, ha stabilito criteri di acquisto (acquisti verdi) basati su scelta ecologica per beni e servizi, beni ottenuti da materiali riciclati/riciclabili che minimizzano la produzione di “rifiuti” (per lavori pubblici e manutenzione, etc).
Al “Consorzio Est Milanese” per esempio, che serve circa 400.000 persone, raggiunge una media di raccolta differenziata del 64% (con punte ben oltre l’80% come a Bellusco), gestisce tra l’altro 40 isole ecologiche (1 ogni 10.000) dove i materiali vengono conferiti in modo accuratamente controllato.
Quanto emerge da queste esperienze ormai consolidate da anni è che si è superato, anzi è proprio sparito il concetto di “rifiuto”; ogni cosa conferita è un oggetto che torna a essere utilizzabile in vari modi.
Da rimarcare che il compost ottenuto da queste raccolte differenziate porta a porta e controllate, ha un grado di impurità massima, del 2/2,5%, è quindi un compost eccellente, standard inavvicinabile dal compost ottenuto da quanto si trova nei cassonetti stradali dedicati all’organico dove mancando qualsiasi controllo, viene conferito di tutto (dalle biciclette alla plastica ai mobili etc).




Comunicato E.R.I.C.A. dopo la visita dei tecnici di Campi B. e dei comitati
scritto da msirca, febbraio 08, 2008

educazione . ricerca . informazione . comunicazione . ambientale
E.R.I.C.A. soc. coop.
Iscritta all'Albo Nazionale delle Cooperative a Mutualità Prevalente al n.A115539
Via Santa Margherita 26 - 12051 Alba (CN)
Tel. 0173-33.777 - Fax 0173-36.48.98
Web: www.cooperica.it - E-mail: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
- COMUNICATO STAMPA -
PREVENZIONE RIFIUTI: UNA DELEGAZIONE TOSCANA VISITA IL PIEMONTE
LA GIORNATA DI STUDIO -ORGANIZZATA DALLA COOPERATIVA E.R.I.C.A. DI ALBA- HA PREVISTO ANCHE L’INCONTRO CON L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE NICOLA DE RUGGIERO

Alba, 29 gennaio 2008 – Una Delegazione toscana ha visitato nei giorni scorsi il Piemonte per analizzare alcune “buone pratiche” nel campo della prevenzione e della riduzione dei rifiuti. La Delegazione era composta dai membri di una Commissione del Comune di Campi Bisenzio (Firenze), appositamente incaricata di studiare
esempi e metodologie di smaltimento rifiuti alternativi alla termovalorizzazione, con un ampio mandato esplorativo anche da parte della Provincia di Firenze e della Regione Toscana.
I quattro delegati (Rossano Ercolini della Rete Nazionale Rifiuti Zero; Beppe Banchi di Medicina Democratica; Giovanni Lippo e Simone Bonari della P&I srl) sono stati accompagnati da Roberto Cavallo, presidente
della cooperativa E.R.I.C.A. di Alba (Cuneo), a visitare alcune delle realtà più significative a livello piemontese in tema di riduzione rifiuti.
Il primo incontro si è svolto nella sede del Consorzio rifiuti CO.VA.R. 14 di Carignano (Torino), alla presenza del direttore dr.ssa Marina Toso e del direttore di Pegaso03 Carlo Alborno, prendendo in analisi l’organizzazione delle raccolte porta-a-porta, l’applicazione della tariffa rifiuti e la
campagna comunicativa sulla riduzione “Scegli tu!”, realizzata lo scorso anno sul territorio consortile (area Torino sud). La Delegazione si è quindi trasferita nei Comuni di Beinasco e Rivalta di Torino (TO), per visionare direttamente sul territorio le diverse realtà di raccolta porta-a-porta e compostaggio domestico, analizzandone
vantaggi e difficoltà operative. A Rivalta di Torino si è anche svolto un incontro con il locale gruppo di eco-volontari, con l’assessore Sergio Muro e la coordinatrice del progetto Gabriella Cibin.
La seconda parte della visita si è quindi svolta a Torino, all’interno dell’ipermercato Auchan di corso Romania.
Qui i delegati hanno incontrato la società Ecologos (per i progetti “Detersivi alla Spina” e “Fair Hotel”) e l’AMIAT (progetto “Buon Samaritano”).
A chiudere la giornata è intervenuto l’Assessore regionale
all’Ambiente, Nicola de Ruggiero: «La Regione Piemonte è in prima linea nel campo della prevenzione e riduzione dei rifiuti, con numerosi progetti relativi in particolare alla lotta alla plastica -ha dichiarato- Fra questi va in
particolare menzionato proprio quello dei detersivi alla spina, che sempre più si stanno diffondendo sul territorio regionale, aumentando il numero di punti vendita all’interno della Grande Distribuzione Organizzata e
affacciandosi ora anche in alcuni centri più piccoli».


Report dalle "Buone pratiche"
scritto da msirca, marzo 16, 2008

(basato sul report di Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri per AMBIENTEFUTURO NEWS, 14 MARZO 08: REPORT DALLE “BUONE PRATICHE”, e integrato a cura della redazione del sito. ndr)

In seguito all’esito del referendum svoltosi a CAMPI BISENZIO, alle porte di Firenze sull’onda del successo del NO ALL’INCENERITORE l’amministrazione comunale ha istituito una commissione di esperti comprendente due rappresentanti del COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA. Lo scopo della Commissione (formata Beppe Banchi, da Rossano Ercolini, da Giovanni Lippo e da Simone Bonari) è quello di “ANDARE A CACCIA DI BUONE PRATICHE” relative a tutto il sistema di gestione dei rifiuti e quindi non solo di “BUONE PRATICHE IMPIANTISTICHE” alternative agli inceneritori anche per il trattamento delle frazioni residue. Cosi’ è stata stilata un’agenda CHE HA CONDOTTO LA COMMISSIONE A FARE VARIE VISITE RIGUARDANTI LE PRATICHE DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI; LA GESTIONE DI ECO-STAZIONI PER IL RECUPERO DI MATERIALI INGOMBRANTI E DI BENI DUREVOLI; L’APPLICAZIONE DEL GREENPROCURAMENT DA PARTE DEI COMUNI; L’ANALISI DEL RESIDUO A VALLE DI RD PORTA A PORTA MOLTO SPINTE; IL GRADO DI EFFICIENZA IMPIANTISTICO DI SISTEMI OPERATIVI DI TRATTAMENTO SIA DEI MATERIALI PROVENIENTI DALLE RACCOLTE DIFFERENZIATE, SIA DEI RESIDUI “A VALLE” DELLE SUDDETTE RACCOLTE.
Nel primo caso la commissione ha avuto una serie di incontri (organizzati da Roberto Cavallo della COOPERATICA ERICA) nell’AREA TORINESE dove ha potuto sia visitare sul territorio l’organizzazione delle RD porta a porta, sia incontrare gli amministratori e gli “ecovolontari”, sia prendere visione le esperienze in corso di riduzione dei rifiuti commentandole con lo stesso ASSESSORE REGIONALE RUGGIERO.
Per quanto riguarda l’organizzazione del porta a porta, si è potuto constatare che anche a fronte di alcune “criticità” rappresentate da un modello residenziale articolato spesso per condomini “a sviluppo verticale”, dopo appena due anni di messa a regime del sistema non solo si raggiunge il 63% di RD (la popolazione coinvolta supera le 250.000 persone) ma si è impressa una riduzione dei rifiuti ( rispetto alla fase in cui vigeva il sistema di raccolta stradale) del 14%.
Di grande interesse anche le pratiche di attuazione del progetto ECOLOGOS e del BUON SAMARITANO che coinvolgono almeno tre GRANDI CATENE DI GRANDE DISTRIBUZIONE e che riguardano I SISTEMI DI RICARICA ALLA SPINA DI DETERSIVI, SAPONI ECC . E L’INVIO A MENSE DI ASSISTENZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI NON ANCORA SCADUTI MA IN VIA DI SCADENZA. Non a caso il Piemonte è una Regione che sembra aver stabilizzato la produzione dei rifiuti, nonostante sia la seconda regione più industrializzata d’Italia.

Per quanto riguarda le buone pratiche di recupero di materiali da beni durevoli e non solo LA VISITA HA RIGUARDATO LA PIATTAFORMA ECOLOGICA DI BELLUSCO che grazie ad una gestione creativa e competente da parte del GRUPPO PARROCCHIALE riesce a recuperare e a valorizzare economicamente molti materiali ormai pregiati come l’alluminio, il rame, il politilene smentendo nei fatti coloro che sempre chiamano in causa la difficoltà a commercializzare i materiali raccolti separatamente. Al “Consorzio Est Milanese” per esempio, che serve circa 400.000 persone, raggiunge una media di raccolta differenziata del 64% (con punte ben oltre l’80% come a Bellusco, appunto), gestisce tra l’altro 40 isole ecologiche (1 ogni 10.000) dove i materiali vengono conferiti in modo accuratamente controllato.
Quanto emerge da queste esperienze ormai consolidate da anni è che si è superato, anzi è proprio sparito il concetto di “rifiuto”; ogni cosa conferita è un oggetto che torna a essere utilizzabile in vari modi.
Da rimarcare che il compost ottenuto da queste raccolte differenziate porta a porta e controllate, ha un grado di impurità massima, del 2/2,5%, è quindi un compost eccellente, standard inavvicinabile dal compost ottenuto da quanto si trova nei cassonetti stradali dedicati all’organico dove mancando qualsiasi controllo, viene conferito di tutto (dalle biciclette alla plastica ai mobili etc).

E’ seguita la visita al COMUNE DI MONZA che è uno dei pochi Comuni in Italia che ha fatto approvare una delibera di impegno a far applicare il GREEN PROCURAMENT a partire dagli “acquisti verdi”. Dobbiamo dire, però che l’avvenuto “cambio di maggioranza politica”intervenuto nel Comune e difficoltà di tipo burocratico stanno rallentando il percorso operativo di questo provvedimento.
E’ seguita poi la visita nel Comune di Capannori assunto a “buona pratica” non tanto per l’ottimo porta a porta MA PER AVER IN CORSO UN’INDAGINE MERCEOLOGICA SUL RESIDUO A VALLE DELLE Raccolta DifferenziATA con lo scopo di orientare dalla “fine del ciclo” le politiche di RIDUZIONE A MONTE. Significativamente da tale indagine è emerso che una “criticità”è rappresentata da pannoloni e pannolini, nonché da scarpe vecchie ed abiti dimessi. Alla luce di questo “screening”l’amministrazione, a breve, doterà la farmacia comunale di PANNOLINI RIUTILIZZABILI CHE VERRANNO REGALATI AI NUOVI NATI dando cosi’ un importante messaggio pratico e simbolico (Da ricordare che analoga iniziatitiva di fornire ai nuovi nati, pannolini ecologici o lavabili rigorosamente adeguati, è stata assunta anche in Liguria sempre nello spirito di contrastare il mastodontico contributo che questo segmento "usa e getta" introduce nella frazione "non riciclabile" dei materiali post consumo, non essendo usati abitualmente dalla grande produzione, materiali che possono essere recuperati o compostati).

IL DISSOCIATORE MOLECOLARE”: LA VISITA IN ISLANDA

A questo punto, visto che era stata espressamente caldeggiata dal Comune, (e non dai membri della Commissione espressi dai Comitati) E’ SEGUITA LA VISITA AL GASSIFICATORE (ribattezzato qui da noi “dissociatore molecolare”) ISLANDESE DELLA PICCOLA CITTA’ DI HUSAVICK. Dopo varie peripezie legate all’inverno polare abbiamo POTUTO VERIFICARE CHE QUESTO IMPIANTO E’ UNA GRANDISSIMA DELUSIONE. Non solo perché durante la visita NON FUNZIONAVA (ci è stato riferito che l’impianto aveva avuto dei problemi) ma anche perché:
1- lavora rifiuti tal quali (abbiamo trovato in mezzo alla sala di ricezione dell’impianto un ammasso di rifiuti organici (carcasse di animali) con pneumatici, carta da raccolta differenziata e plastiche di tutti i tipi;
2- lavora pochissimi rifiuti (non più di 5000 tonnellate l’anno) con una attività discontinua;
3- nell’impianto aleggiava UN ACRE PUZZA DI BRUCIATO ed erano visibili i refrattori malconci delle “celle modulari di combustione”, sul cui fondo si vedevano le “classiche” ceneri di fondo;
4- pur in assenza di dati di funzionamento dell’impianto non ancora ottenuti si è capito che la produzione di calore e di energia elettrica sono incostanti e complementari ad un sistema di cogenerazione di gran lunga basato sui geyser a cui il gassificatore fornisce energia aggiuntiva.
Certo tutto ciò ci pone delle domande su come mai questo tipo di impianto SIA DI COLPO DIVENUTO META DI VISITE (curiosamente con noi era presente una delegazione della VEOLIA) ED ADDIRITTURA SPONSORIZZATO DAI VERDI E DALLO STESSO PECORARO SCANIO. Da notare anche che da giorni si parla della decisione che il comune di Peccioli avrebbe preso riguardo la costruzione di uno di questi impianti presso le discariche locali.

Più costruttiva la visita a TUDELA (in Navarra, dove un atto del Governo Regionale stabilisce "no inceneritori") dove la Commissione ha visitato un impianto di TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO dotato di sezione di digestione anaerobica.
L’impianto tratta circa 50.000 tonnellate anno di “residui” a valle di una RD molto bassa di circa il 18%. L’impianto è soprattutto “concentrato” sulla frazione organica contenuta nel residuo (non esiste nessuna RD della frazione organica) che viene trattata in una efficiente sezione di digestione anaerobica che è in grado di produrre un biogas a circa il 60% di composizione metanica. A fronte di circa 28000 tonn/anno di sostanza organica-biodegradabile vengono prodotte 6000 tonn/anno di compost con una evidente riduzione in peso del residuo organico da mettere in discarica che arriva fino al 70%. Anzi, pur con tutto lo scettiscimo che fa essere “sospettosi” verso tutti i sistemi di compostaggio non derivanti dal trattamento di organico da RD bisogna dire che il compost prodotto non presenta presenza di plastiche e di granuli vetrosi anche se non ci è stata esibita la sua composizione chimico-fisica (che ci verrà inviata, in quanto tale compost è posto sotto analisi dall’Università). A complemento di questa sezione l’impianto è dotato di una linea di selezione automatica dotata di due set di lettori ottici a raggi infrarossi (sistema Titech) integrata da selezione manuale. C’è da dire che a fronte di questa buona impostazione che non prevede preventiva triturazione (non compromettendo le potenzialità di un successivo recupero dei materiali) i risultati ottenuti sono limitati anche se implementabili. Infatti viene recuperato carta, legno, plastiche, tetrapack, ferro e alluminio ma non vetro. L’efficienza del recupero non supera il 15% del “sopravaglio” lasciando comunque intendere che con alcuni ulteriori accorgimenti il sistema potrebbe dare ben maggiore resa. Certo, il fatto che non esista una RD della frazione organica, non solo peggiora la qualità dei materiali (che comunque ci è stato riferito vengono venduti) ma anche l’efficienza dei lettori ottici e dei separatori balistici “ingannati” dall’umidità del residuo. Quindi questo impianto di tecnologia ROS-ROCA presenta una buona impostazione che con alcuni miglioramenti (maggiore RD, uso di un set doppio di NIR (Near Infrared Recover) potrebbe aumentare le prestazioni di sottrazione dalla discarica. Comunque già nello stato attuale l’impianto SOTTRAE PIU’ DEL 55% dalla discarica e i gestori confidano di arrivare già entro il 2008 a recuperare circa il 63% del residuo in ingresso. DAVVERO NON MALE.
L’ultima visita fin qui svolta ha riguardato l’esperienza del CONSORZIO PRIULA con particolare riferimento alle alte rese di RD porta a porta ( arrivata su tutto il bacino al 78%) e al sistema di tariffazione puntuale. Degno di nota anche il quantitativo pro-capite di rifiuti che nell’area supera appena 350 kg/anno (la Toscana è a 704 kg!). Interessante anche la tipologia residenziale che si presenza abbastanza “dispersa” lasciando presupporre alti costi di raccolta che invece sono notevolmente diminuiti in virtù della bassa quota di rifiuto da smaltire. La Dottoressa Galli, responsabile dell’ufficio di progettazione ci ha riferito di tentativi che il consorzio va facendo per individuare un’alternativa alla produzione del (pochissimo) CDR.
A seguito, la visita in provincia di TREVISO (che ricordiamolo, su scala provinciale ha una RD del 66’6%-dato 2006-vedi www.ambientefuturo.org ) la commissione si è recata a visitare l’IMPIANTO DI VEDELAGO. L’impianto separa il “multimateriale” (Lattine ferrose e non ferrose, vetro, plastiche) ma è anche in grado di recuperare rifiuti plastici da rifiuti speciali. OCCORRE ESSERE CHIARI: l’impianto non può essere considerato UN TMB perché non tratta il flusso di sottovaglio (e non tratta ancora i pannolini) limitandosi a dare risposte PERO’ MOLTO IMPORTANTI AL RECUPERO DI TUTTE LE TIPOLOGIE DI MATERIALI PLASTICI, compresi quelli derivanti da pellicole. Queste, infatti, anche se non efficacemente separate vengono trasformate in un “estrofuso” che produce una sorta di sabbia efficacemente utilizzata (e richiesta) per manufatti edilizi. Questo aspetto conferisce un indubbio interesse verso questo impianto perché anche a fronte della normativa (non ancora in vigore) che fa divieto di conferire in discarica le plastiche proprio per il loro potere calorifico, queste, possono essere avviate a concrete forme di “downcycling”nelle modalità descritte.
Ma forse la novità appresa dalla visita in Provincia di TREVISO è stata quella della SPERIMENTAZIONE DA PARTE DELL’ARPAV (e quindi ufficiale) di prove condotte su tutte le tipologie di rifiuto residuo ( sia proveniente da aree senza RD porta a porta come nel comune capoluogo, sia da quelle provenienti dallo stesso Consorzio PRIULA). La sperimentazione avvenuta nell’ottobre scorso nell’impianto di selezione del “multimateriale”IDEAL SERVICE DI GODEGA (vedi report su www.ambientefuturo.org ), pur contando su dispositivi limitati HA TESTATO UNA ULTERIORE CAPACITA’ DI RECUPERO DI MATERIALI DI ACCETTABILE QUALITA’ SUPERIORE AL 30%. E ciò senza considerare la frazione di sottovaglio (che non è stata trattata) e le stesse “perdite di processo”. QUESTA SPERIMENTAZIONE, condotto per verificare se la revisione del piano provinciale della provincia di TREVISO PUO’ FARE A MENO DELL’INCENERITORE E DELLA PRODUZIONE DI CDR CONFERMA LE NOSTRE IPOTESI VERSO LA CONCRETA PERCORRIBILITA’ DI UN PERCORSO BASATO SULLE BUONE PRATICHE ALTERNATIVO ALL’INCENERITORE.
NON A CASO IN EUROPA, anche tra gli esperti, si va facendo sempre più strada il passaggio dalle BAT (Best Available Tecnologie o Tecniques) al concetto di BAP (Best Available Practisies).

Il percorso della Commissione non si ferma qui (sono previste visite a ulteriori impianti prima di redigere il report “ufficiale”) ma già ora possiamo dire che le acquisizioni rendono più forti le ragioni di chi ritiene che dell’inceneritori si possa farne concretamente a meno.



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Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 marzo 2008 )
 
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