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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

Nel frattempo potrete essere agevolati se lo visitate con il Browser Mozilla Firefox

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Paradossi e analfabeti PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
domenica 30 dicembre 2007

("business is business" come dicono, forse è per questo che le scelte delle amministrazioni coscienziose che antepongono la salute dei cittadini alla certezza dell'arricchimento veloce, non fanno notizia... ah il dio denaro e gli ipocriti analfabeti inchinati davanti al bambinello di Bethlem! ndr)

************************* 

"...liberati dall'ansia di alimentare all'infinito gli inceneritori, come richiesto dai contratti capestro firmati a garanzia delle banche, le nostre amministrazioni si potrebbero dedicare finalmente ad una seria politica di riduzione della produzione, riciclo e compostaggio con il vantaggio di avere meno rifiuti da inviare in Germania a caro prezzo"

Nella rassegna stampa di ieri la notizia che in Germania sono disponibili a realizzare un inceneritore dedicato a termovalorizzare i rifiuti del napoletano, a patto che sia garantito l'invio dei rifiuti per i prossimi 15 ani.

Si è anche parlato di costi: tutto compreso, circa 200 euro a tonnellata.
Non mi sembra un'idea malvagia: i tedeschi potrebbero mescolare i materiali post consumo napoletani (troppo umidi) con quelli tedeschi (troppo secchi, grazie alla loro elevata raccolta differenziata) e risolvere l'attuale problema dei loro impianti, incompatibili con rifiuti ad elevato potere calorifico; noi ci liberemmo dei problemi di cosa fare delle scorie e delle ceneri, visto che ampie miniere di salgemma, idonee a questo scopo, sono già operative in Germania; liberati dall'ansia di alimentare all'infinito gli inceneritori, come richiesto dai contratti capestro firmati a garanzia delle banche, le nostre amministrazioni si potrebbero dedicare finalmente ad una seria politica di riduzione della produzione, riciclo e compostaggio con il vantaggio di avere meno rifiuti da inviare in Germania a caro prezzo; le comunità campane, condannate a diventare la discarica di Napoli e dintorni, potranno tirare un respiro di sollievo senza diossine, metalli e polveri fini da incenerimento rifiuti; la camorra dovrà inventarsi altri sistemi per fare soldi facili e le aziende del nord dovranno trovare sistemi più innovativi per smaltire i loro rifiuti tossici (produrne di meno) invece di scaricarli in libertà nelle campagne di Napoli approfittando dell'attuale caos.
La stampa italiota si è subito sollevata contro questa proposta, facendone una questione di orgoglio nazionale ( "anche noi siamo capaci, vedi Brescia" ma ancor di più di prezzo: "Ma che vogliono questi tedeschi che, invece di ringraziarci, ci vogliono far pagare i nostri rifiuti che loro trasformano in energia".

Quest'ultima battuta, che pare sia stata per davvero riportata su un quotidiano nazionale, è tutta da ridere.
Avete un'idea di quanto pagate la vostra Azienda di Nettezza Urbana che termovalorizza i vostri rifiuti? Io i conti me li sono fatti: la mia famiglia ( io e mia moglie) produce 300 chili di materiali post consumo all'anno e per il servizio di raccolta e smaltimento-riciclo paghiamo 260 euro all'anno: 870 euro a tonnellata!!!

La vostra non deve pagare molto di meno e ovviamente meno rifiuti producete e più vi costano!
E questo senza contare la quota dellbolletta luce (7%) che sottoforma di certificati verdi continua a foraggiare la termovalorizzazione delle bioomasse ( carta e scarti di cucina) e di quanto paghiamo al Conai, come ecotassa imballaggi, ( 70 euro a tonnellata) per tutti gli imballaggi che ci costringono ad acquistare insieme ai prodotti che consumiamo
Commenti (5) >> feed
repliche prese dalla Rete a questo doc
scritto da mariangela, dicembre 31, 2007

E' come supporre che un mezzo suicidio è meno peggio che uno intero.

E' come dire ai doic che noi siamo (quasi) capaci solo a termovalorizzarli perché a trarre profitti dal "nostro" cosiddetto "incenerimento" loro sono più bravi, belli e perfetti
e perfino prodighi e caritatevoli.

E' come dire che qualche migliaio di doic städtisch. anche di quelli piccoli-minorenni,dovrebbero respirarsi-mangiarsi-espellere
le peggiori porcherie altrui per poi magari restituire al mittente
le centinaia di migliaia di tonnellate termovalorizzate, pardon "incenerite".

E' come dire ai padroni del vapore,pardon, dei "vapori",
che la loro filosofia è l'unica, quella vincente anche per soli 15-20-25-ecc. anni.
Garantisce il padreterno.

E quelli siciliani? Mafia-e permettendo ce li mangiamo
un po' alla volta ai prossimi cenoni. Per 50-100-200 anni.
Garantisce ancora il padreterno, "termovalorizzato" pure quello.

AD

----- Original Message -----
Sunday, December 30, 2007 7:45 PM
Subject: [Rete NoInc] TERMOVALORIZZARE IN GERMANIA I RIFIUTI CAMPANI. E QUELLI ROMANI ?

Le considerazioni che seguono di Federico Valerio - cifre alla mano - sono, mi sembra, molto interessanti, realistiche, e fondate. Perché non estenderle anche alla situazione di Roma e del suo enorme "residuo" di rifiuti tal quali che non si sa più dove mettere? " A' la guerre comme à la guerre !", dopotutto. O detto altrimenti, facciamo di necessità virtù, al di fuori delle idee non immediatamente realizzabili e. anche se non è il massimo ( ma anche una città come New York, che non ha più inceneritori, ha adottato questo tipo di soluzione temporanea servendosi di impianti in altri stati dell' Unione).

Per Roma, una soluzione del genere permetterebbe forse di gestire con un minimo di calma il periodo di transizione e, come dice Valerio," le nostre amministrazioni si potrebbero dedicare finalmente ad una seria politica di riduzione della produzione, riciclo e compostaggio con il vantaggio di avere meno rifiuti da inviare in Germania a caro prezzo."

Ciao e buon anno ( anche se non è particolarmente allegro concludere il 2007 su una nota tanto realistica.),

S*****



Non capiscano l'ironia e il sarcasmo, capiscono solo il fruscio delle banconote
scritto da ***, dicembre 31, 2007

Il gioco dei paradossi continua, penso che nella rete si sia troppo gentili con gli amministratori che per interesse personale e di gruppo d'interesse, non vedono al di là del prorio naso -in questo caso protesi di ciminiera fumante-. Siamo sicuri che capiscano l'ironia e il sarcasmo? Sappiamo che capiscono solo il fruscio delle banconote, per ora...

rigiro un suggerimento agli amici napoletani da chi lo pratica con profitto
scritto da mariangela, gennaio 01, 2008

(c'è da sperare che i soliti "ignoti" non diano fuoco alle fabbriche citate in modo da eliminare le poche alternative virtuose esistenti, ndr)
-------------------
Qualcuno mi vorrà spiegare perché, ad esempio, in tutta Napoli, non si trova un gruppo di volontari che, armati di guanti e mascherine, vada a "tifuniare" in tutto questo ben di Dio, per tirare fuori qualche tonnellata di bottiglie di plastica da portare alla "ERREPLAST" di AVERSA, a cui manca il materiale per fare il PET, che non si fa pagare ma invece paga, se glieli porta, ed è qua tutto vicino ???
Qualcuno me lo vuole spiegare ?????

Sono completamente d'accordo con G. L., mi stavo chiedendo, leggendo tutti questi messaggi più o meno acconsententi all'offerta tedesca, quando e se sarebbe sorta qualche voce di salvezza, delle idee, dei concetti, degli ideali.

Della dignità di ZERO WASTE.

Non mi voglio dilungare. Sono anni che combattiamo contro lo spreco delle risorse del pianeta, contro la maledizione degli inceneritori, contro l'ipocrisia del produrre CO2 comperandone il diritto ai paesi poveri e per il miraggio di un contratto capestro che ci tranquilizzerà per 15 anni senza uscita possibile, e permetterà di produre più rifiuti, più sprechi e più schifo, andiamo tutti deliziati ??? Se in oltre vent'anni la Campania non ha trovato... ma che cosa ha cercato ???, lo troverà sicuramente in questi quindici anni, vero ?

Me ne stanno cadendo le braccia. Stavolta per davvero emigro da Zapatero, là avrò da lottare solo contro cardinali musulmaneggianti e toreros in declino....

A. C.

PS : Non si tratta delle mucche tedesche con il latte alla diossina, si tratta di un accordo tra le grandi fabbriche di porcate, un aiutino a chi non ci riesce a costruire incineritori in Italia, volete che ce le costruiamo noi uno che non fa fumi?? Poi in quindici anni di bruciare carta e plastica, quando plastica non ce ne sarà più (si sà, no?), e la carta dov'è che ne prenderemo tanta per rispettare il contratto ? Ma i contratti vanno rispettati, sopratutto in Germania, (si sà, no?) poi i prezzi aumentano basta una piccola clausola e la trappola fa clic.

Ma io la mia carta la vendo, non pago per farla bruciare. Mi serve per altri scopi, e anche il poco plastica che c'è, ci sono piccole ditte che campano con il riciclo, ma chissenefrega, vero ?

Non ci vogliono più proteste, bisogna solo rimboccarsi le maniche, guanti di gomma e mascherina, dei volontari, e eliminare i rifiuti in mezzo alla gente, differenziarli e andare a venderli, e chi si schifa maiale è !



da Nimby trentino dedicato a chi ci racconta che con l'incenerimento si sottrae linfa alla mafia..
scritto da Cirano, gennaio 01, 2008

9 mesi fa il dott. Antonio Marfella così concludeva nella sua lettera a Giorgio Bocca:
"Possiamo diventare ancora il Laboratorio Mondiale di "Regulated Globalization". Una cosa sola sia chiarissima a tutti: il problema Napoli non è un problema locale.
Se Napoli si perde, si perde il Mondo Intero. Se Napoli si salva, si salva il Mondo Intero."
Si dice che in Campania la ""termodistruzione" è forse accettabile..."
Non si dice mai abbastanza che la Mafia (quella un po' meglio radicata e organizzata di quella citata dal difensore trentino Borgonovo Re) fa quello che vuole da molti decenni.
Anche con gli "amici" del profondo Nord che per altrettanti decenni l'hanno foraggiata, ad esempio "regalandole" camionate di ogni tipo di porcherie (e soldi) da interrare nei "loro siti" o da destinare altrove, via terra e via mare.

Non si riflette mai abbastanza su quanto e come gestisce tutti i canali dell'informazione sfornando all'opinione pubblica, e alla politica (anche a quella del casto Nord o della casta Roma), le centinaia di immagini sulla sua "fisio-biologica mattanza", senza mettere in evidenza alcuna sua/loro responsabilità.

Qualcuno di questo candido e "bene"stante Nord dice che in Campania (o Sicilia o Puglia ecc.) la classe politica non sa amministrare (anche nella capitale dei Cerroni, Veltroni, Della Seta, Ronchi degli ambientalismi del sì ecc.?), "non ha spina dorsale", come se i baldi e teutonici trentino-altoatesini ritenessero di saper adoperare la spada con tale mostro-cancro, sempre e comunque "a tavolino" e da lontano.
Come se, dopo decenni di criminale cronaca nera, non sapessero ancora che da quelle parti chi vuole fare politica ha davanti a sè poche possibilità, tra queste: obbedire ai signori della Mafia, sopravvivere sotto scorta o andarsene in esilio.
Come se non sapessero che chi ci rimane, anche quelli che denunciano quotidianamente le schifezze sulla malagestione dei rifiuti, rischia qualche "aggressione" per sè, per i suoi familiari e per i suoi amici.
C'è da presumere che anche il 99% dei coraggiosi trentino-altoatesini opterebbe per la prima possibilità, perché conviene loro (la chiamano "sindrome Nimby", ovvero la cura del proprio orticello, tal quale a quella dei Pimby), perché pare diventato il dogma essere "forti con i deboli e deboli con i forti" .

Non si dice mai abbastanza, 15 anni dopo, che proprio perché Falcone e Borsellino avevano curiosato troppo dentro i rapporti tra Mafia e Stato, sono stati liquidati.
E intanto l'immacolato Andreotti, uno a caso, è diventato senatore a vita; una garanzia per questo Stato del diritto.
La memoria è talmente corta che nemmeno ci si ricorda della recita a soggetto di pochi giorni fa del Guardasigilli Clemente Mastella (..) per come ha diversamente liquidato il magistrato De Magistris ed altri. Ovviamente in profonda intesa con Prodi, diessini, Napolitano e con tutti. Lo esige la stabilità di governo, indipendentemente da chi vuole governare, e forse perfino gli squilibrati e provvidenziali rapporti con la Mafia, quella del Sud come quella del Nord.

Si dice, si dice, si emettono sentenze così ritenendo di liquidare le presunte colpe del Sud, sotterrando le proprie.
Per vederne raffiorare alcune, invece di accontentarsi di sfiorarle guardando imbambolati le solite immagini davanti alla solita televisione e ai soliti giornali, basterebbe andare in gita da quelle parti e fare due chiacchiere con chi ogni giorno vive in un incubo, si ammala, si sporca le mani rischiando la pelle e muore.
Forse così i "forse" potrebbero scomparire dal vocabolario dei pigri e superficiali trentini del ricco Nord.

Si dice che, appunto perché la questione è una faccia del cancro endemico dell'Italia post borbonica, li si "termovalorizzi" e... sia finita, qui, in Germania o, ancora meglio, in Siberia o in Alaska.
"Finito" cosa?
Ancora non si ritiene che ciò vuole solo dire innanzitutto ennesimo regalo alla Mafia (e agli accordi con i vecchi e nuovi "indagati"...), procrastinare all'infinito questa "mattanza".
Dalla Germania della Remondis non c'è da aspettarsi alcun contributo utile, tantomeno alla questione sanitaria.
Dall'Italia del 2008 e seguenti si dovrà pretendere altro.

Cordiali saluti
Nimby trentino


Caro "" voi saprete anche legere ma............
scritto da Alessandro, gennaio 02, 2008

.......... E' A ME CHE CADONO LE BRACCIA VEDENDO CHE LEI VUOLE ANDARE DA ZAPATERO, DOVE DOVREBBE SAPERE ESISTONO GLI INCENERITORI A RECUPERO ENERGETICO, ESISTONO E FUNZIONANO, PERCHE' IN SPAGNA I SOGGETTI COME LEI ED I SUOI AMICI NON LI CONSIDERANO, ED AL PARI DEI CARDINALI MUSULMANEGGINTI LI LASCIANO A SCHIUMARE LA RABBIA DOVE NON POSSONO FAR DANNI ALLA COMUNITA' TUTTA, E VANNO AVANTI. SONO ANNI CHE IN SPAGNA HANNO DECISO DI DECIDERE, IN OGNI SETTORE, E PER QUESTO IN OGNI SETTORE CI STANNO MANGIANDO VIVI. VADA, VADA IN SPAGNA, FORSE RINSAVIRA' UN PO', SEMPRE CHE L'ACCETTINO, SA HANNO DECISO DI PORRE DEI LIMITI ALL'IMMIGRAZIONE. CORDIALI SALUTI.

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Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 dicembre 2007 )
 
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