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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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20 anni dalla vittoria del Referendum "NO al nucleare" PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 04 novembre 2007

 (Che dire... ragionate e unitevi anche sulle altre tragedie annunciate d'Italia. ndr)

 http://www.aprileonline.info/4847/si-ad-unaltra-energia-no-al-nucleare?commented=1#c025681

L'iniziativa     

SD, Verdi, PRC e PdCI aderiscono alla manifestazione promossa a Trino Vercellese, in Piemonte, per i 20 anni della vittoria del referendum: l'8 e il 9 novembre 1997 una ampia maggioranza (oltre l'ottanta per cento) votò no al nucleare

I responsabili ambiente di SD, Verdi, PRC e PdCI ritengono che l'appello promosso da trenta autorevoli personalità piemontesi e il luogo scelto per la manifestazione nell'anniversario del 10 novembre assumono un grande rilievo nazionale.

L'appello conferma i sì del programma dell'Unione: risparmio, efficienza, sostenibilità, fonti alternative e rinnovabili. L'appello motiva il permanente no alla risposta nucleare nelle politiche energetiche italiane.

La manifestazione di sabato 10 novembre si svolgerà nella regione italiana che ha pagato di più (e ancora paga) per le scelte nucleari sbagliate e per la cattiva gestione delle centrali e delle scorie nel nostro paese, in prossimità di un impianto di "archeologia industriale" vuoto e pericoloso.

Nella prossima settimana varie saranno le iniziative che ricorderanno la vittoria referendaria, anche di singoli partiti. Siamo convinti che tutte siano utili ad una responsabilizzazione critica dell'opinione pubblica e delle forze sociali sulla "scossa energetica" necessaria al nostro paese di fronte all'emergere dei cambiamenti climatici e alla necessaria riconversione rispetto al consumo dei combustibili fossili. L'8 novembre SD, Verdi, PRC, PdCI organizzeranno una conferenza stampa su nucleare e scolta energetica.

Il 10 novembre saremo anche nel pieno del controvertice promosso da una fitta rete di movimenti ed organizzazioni. Vi sarà un sit-in l'8 al quale andremo, una manifestazione-concerto il 10 alla quale invitiamo a partecipare, molti seminari e approfondimenti dall'11 al 15 (le date del vertice mondiale a Roma).

Roma, 31 ottobre 2007

Valerio Calzolaio
Grazia Francescato
Mirko Lombardi
Claudio Saroufim

Commenti (2) >> feed
Era ed è l'unica fonte di energia attuabile.
scritto da Alessandro, novembre 06, 2007

Il mio sogno è che tutti i simpatizzanti dei vari comitati utopici che sfruttano l'ignoranza delle popolazioni, siano costretti a vivere senza energia elettrica, senza riscaldamento e con la spazzatura nell'anticamera. A conferma non solo dell'inutilità ma addirittura dei danni che sistematicamente provocano alla popolazione questi nimby comitati, sono ad allegarVi articolo sull'eolico pubblicato da repubblica.it Cordiali saluti.

ROMA - Doveva essere la frontiera della pace ritrovata, si sta trasformando in una nuova trincea di guerra. La progettazione di due impianti eolici nelle Marche rischia di tornare a inasprire le divisioni dell'universo ambientalista su come, quando e dove costruire le grandi pale per ricavare energia dalla forza del vento.

Da una parte Italia Nostra, Wwf, Lipu, Comitati nazionali del paesaggio e Club alpino italiano, fermamente decisi a difendere la bellezza dell'Appennino maceratese e a impedire la nascita di due nuove centrali nella Comunità montana di Camerino, a ridosso dei comuni di Serravalle di Chienti, Montecavallo e Pieve Torina. Dall'altra parte Legambiente e Greenpeace, convinte invece che il passaggio a un sistema energetico sostenibile valga qualche piccolo sacrificio a spese della bellezza delle vallate.

Il conflitto in corso sui progetti marchigiani non è certo l'unico e neppure il più duro: recentemente i due fronti si sono dati battaglia in Toscana, dove il Tar su richiesta di Italia Nostra ha fermato l'impianto di Scansano, costringendo Legambiente a costituirsi parte civile davanti al Consiglio di Stato; in Molise, dove al centro dello scontro c'è il primo progetto di eolico offshore in Italia; sui monti del Sannio, all'incrocio tra Molise, Puglia e Campania, dove la contrapposizione riguarda la possibilità di impiantare sedici torri.

Inoltre, ad allontanare ancora di più i due schieramenti, il giro di vite imposto dal ministero dell'Ambiente per l'introduzione dell'eolico. Se il fronte dei critici ha salutato l'iniziativa con favore, Legambiente e Greenpeace hanno avuto la reazione opposta, scrivendo un'allarmata lettera congiunta al ministro Pecoraro Scanio.

Lo scontro delle Marche rispetto agli altri ha però un grandissimo valore simbolico. Poco più di due anni fa i criteri scelti nella regione per sfruttare il suo potenziale eolico erano stati salutati infatti da Wwf e Legambiente come "la lezione marchigiana" e "il decalogo di Fiuminata". In vista della progettazione di un impianto nel piccolo comune al confine con l'Umbria, non distante dal luogo dove dovrebbero sorgere gli altri due ora al centro della polemica, le due associazioni ambientaliste e un gruppo di parlamentari avevano sottoscritto insieme alle istituzioni locali un "decalogo dell'eolico sostenibile" che aveva messo finalmente tutti d'accordo. Al centro dell'intesa c'era in particolare l'impegno del Comune a garantire il controllo rigoroso dell'impatto ambientale e paesaggistico e l'utilizzo di parte delle risorse ricavate in politiche di sviluppo sostenibile.

I progetti in ballo nella Comunità montana di Camerino paradossalmente rafforzano ulteriormente quei criteri, ma quella che era stata ribattezzata "la pax ecologica" ha lasciato ora il posto a una dura contrapposizione.

"Si tratta di due impianti che dovrebbero sorgere in un'unica macroarea, uno composto di sette macchine da due megawatt ciascuna e un altro da diciassette macchine, anche queste da due megawatt ciascuna", spiega Andrea Perduca, responsabile dell'eolico per la Sorgenia. "Uno dei due è nostro - racconta ancora - l'altro è gestito direttamente da una Srl creata dalla Comunità montana. Ora le carte sono al vaglio della commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale, che deciderà a giorni. Noi siamo tranquilli perché la scelta del territorio non è stata casuale, ma rientra in uno dei rari casi di pianificazione regionale".

A individuare la zona in questione è stato infatti il Pear delle Marche, il Piano energetico ambientale regionale, dopo un lungo lavoro preparatorio. "Abbiamo tenuto conto di tutti i vincoli presenti sul territorio, degli studi commissionati alle università regionali sul valore botanico delle zone e anche della presenza faunistica, compresa la valutazione delle rotte migratorie degli uccelli", ricorda la responsabile del Pear, l'architetto Silvia Catalino. Un piano, caso più unico che raro, che punta molto, fissando quote e percentuali, su microproduzione distribuita, fonti rinnovabili e cogenerazione, impegnando chi realizza le nuove centrali a reinvestire gli utili nella valorizzazione del territorio.

Linee di intervento, concorda Edoardo Zanchini di Legambiente, che sono da sempre cavalli di battaglia degli ecologisti. "Francamente prendersela con le Marche mi pare dura", aggiunge cercando di non infiammare gli animi ancora di più. Ancora più netto il giudizio di Giuseppe Onufrio di Greenpeace: "Le grida contro l'eolico sono voci a favore delle tecnologie fossili se non del nucleare e come tali le attacchiamo decisamente. Si possono mitigare alcuni impatti, ma ribadiamo un concetto fondamentale per noi: i cambiamenti climatici sono la priorità ambientale in assoluto e queste posizioni contro l'eolico sono antiambientali".

Ma il punto di vista del Wwf è un altro. "Vale per l'eolico quello che diciamo anche per i rigassificatori e per le altre infrastrutture energetiche: non si può andare avanti senza una seria pianificazione nazionale", osserva il segretario generale Michele Candotti. "Per questo - aggiunge - ci accingiamo a presentare un documento la cui bozza abbiamo già inviato a enti centrali e locali per instaurare degli strumenti di valutazione che tengano conto della potenza degli impianti, del loro impatto sul territorio e dell'interazione con i vincoli che insistono sulle varie zone. In un Paese che procede per conflitti ideologici, la nostra vuole essere anche una provocazione, offrendo uno strumento di pianificazione che consenta di fare finalmente le cose per bene".




...
scritto da Alessandro, novembre 06, 2007

Volevo inoltre informare la redazione che attualmente gli italiani sono costretti ad acquistare energia in Europa, energia per la maggior parte prodotta col nucleare.
Come per gli inceneritori a recupero energetico, siamo anche nell'energia fanalino di coda del mondo civile.
Abbiamo rinunciato al nucleare nella stessa maniera in cui in un palazzo un unico condomino rinunciasse al metano per evitare rischi di esplosione, e poi comprasse acqua calda e cucinasse dai vicini di pianerottolo utilizzando il loro metano, pagando il doppio per ogni utilizzo, e rischiando lo stesso esplosioni.
E VOI ADDIRITTURA VI VANTATE DI TUTTO CIO'? Ma fateci il favore, FATE FESTA!
Cordiali saluti.

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Ultimo aggiornamento ( martedì 20 novembre 2007 )
 
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