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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Aggiornamenti dal sito di Attac e dalle liste di movimento PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
sabato 12 maggio 2007

..... La situazione in questo momento sembra essere calma ma l'appello rimane ovviamente quello di correre a Serre.
L'esercito è riuscito ad entrare e adesso si trova in mezzo alla folla. I mezzi però sono stati bloccati questa mattina. Malgrado le cariche violente i mezzi non sono entrati.


TUTTI SUBITO A SERRE. COINVOLGETE PIU' POLITICI POSSIBILE, E NON DIAMOCI PER VINTI. PADRE ALEX STA PER ARRIVARE.

NON LASCIAMOCI SFIANCARE, PERCHE' SI STA CALPESTANDO IL DIRITTO E LA DIGNITA' DELLE PERSONE (ALCUNI SONO IN OSPEDALE PUR NON AVENDO OPPOSTO RESISTENZA, FRA CUI ANCHE SINDACI E AVVOCATI), E DELLE TANTE ISTITUZIONI CHE SI STANNO BATTENDO AL FIANCO DEI CITTADINI!!!
CHI NON PUO' ESSERCI FACCIA IL POSSIBILE PER SOLLECITARE ALTRI AD ANDARE.
INFORMATE I MEDIA, PASSATE PAROLA.
....stamattina ore 7,35, dopo una notte tranquilla la polizia insieme al genio miltare ai carabinieri alla guardia forestale è entrata nella cava di Serre ed ha iniziato i lavori.
Ieri voci contrastanti al presidio hanno animato la serata.
Le fonti ufficiali (Tommaso Sodano) ci dicevano che il decreto firmato a pranzo doveva essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale, così è stato. Ieri sera dopo la firma di Napolitano, è stato pubblicato d'urgenza.
Nel consiglio dei ministri, assente il ministro all'ambiente, la discussione è stata accesa, fino a quando il ministro Ferrero ha lasciato l'aula.
Il decreto dice che i costi dell'emergenza ricadranno sulle popolazioni campane per i prossimi 5 anni
Serre (SA), 11 maggio 2007

A Serre come in Val di Susa: sopra i movimenti non si passa!

di Francesco Locantore e Fabio Ruggiero
pubblicato su www.attac.it il 12 maggio 2007

Questa mattina il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto scellerato, che conferisce pieni poteri al commissario straordinario per i rifiuti in Campania per la realizzazione di 4 discariche nella regione in siti come quello di Serre in provincia di Salerno, Lo Uttaro in provincia di Caserta, Terzigno in provincia di Napoli, fortemente contestati in questi mesi dalle comunità locali.

A Serre c’è un presidio da oltre cinque mesi, per impedire che la cava a ridosso del fiume Sele, all’interno di un’oasi naturale del WWF, fosse adibita a discarica. Quella di Serre è una battaglia per la difesa del territorio, dell’economia locale e della salute, ma anche una battaglia per la democrazia, poiché non si può decidere senza sentire i cittadini interessati, e per l’affermazione di un’economia diversa, fondata sulla riduzione della produzione di rifiuti, il riutilizzo, il riciclaggio, insomma verso un sistema a rifiuti zero.

Il movimento aveva ottenuto un’ordinanza del tribunale civile di Salerno, con cui si impediva la costruzione di una discarica nell’oasi di Serre. A novembre inoltre era stata istituita una commissione paritetica con rappresentanti del governo e delle amministrazioni locali, con il compito di studiare l’impatto ambientale della discarica. L’intervento d’autorità del governo ha impedito la conclusione dei lavori della stessa commissione.

La popolazione di Serre, insieme ai tanti cittadini intervenuti da tutta la Campania al presidio, denuncia la politica dell’emergenza, creata ad arte per favorire interessi economici e politici come quelli della Fibe, che fa profitti sull’incenerimento dei rifiuti ai danni della salute dei cittadini. Questi interessi si sono dimostrati ben collegati all’apparato politico bassoliniano in Campania, dall’acqua - con la partecipazione nella società GORI, che gestisce il servizio idrico integrato nel Sarnese-vesuviano - e con l’appalto per la costruzione e la gestione dell’inceneritore di Acerra.

Il commissario straordinario per i rifiuti in Campania Bertolaso, già direttore della Protezione civile, gestisce dal 2004 la situazione disastrosa dello smaltimento dei rifiuti, e non può quindi oggi sostenere in nome dell’emergenza, che è necessario violare il patrimonio ambientale di questa regione, passando sopra alla volontà dei cittadini di Serre.

Da questa mattina, appresa la notizia del decreto del governo, sono affluiti al presidio in Valle della Masseria a Serre. Il sindaco, interpretando correttamente un sentimento diffuso, ha dichiarato che da oggi la cittadinanza è in guerra contro lo Stato. Una guerra ad armi impari, ovviamente. Alle 14,30 sono arrivati decine di mezzi blindati di polizia e carabinieri, seguiti dalle ruspe dell’esercito. Proprio il 21° Genio guastatori di Caserta, da giugno 2003 nella missione Antica Babilonia in Iraq, incaricati ora della costruzione della discarica. Dalla guerra globale alla guerra sociale contro i movimenti italiani.

Con il decreto di oggi il governo ha cominciato a mettere in pratica la linea dura contro i movimenti, sancita nel programma dei dodici punti, sui quali Prodi ha ottenuto la fiducia dal Parlamento. Le dichiarazioni della ministra Lanzillotta, entusiasta del fatto che si debelli con la forza la resistenza popolare, dimostrano che i movimenti contro le privatizzazioni dei servizi pubblici, per la difesa del territorio, dell’ambiente e dei beni comuni sono uniti dal filo rosso della difesa della democrazia e della partecipazione popolare.

La manifestazione nazionale del 19 maggio a Napoli, che le forze dell’ordine stanno cercando di ostacolare in tutti i modi, diventa un appuntamento centrale per affermare le ragioni dei movimenti sociali, e per chiedere una gestione razionale della produzione e dello smaltimento dei rifiuti.

Questo è inoltre il primo appuntamento del Patto di mutuo soccorso, che vede coinvolti, oltre alla rete Rifiuti zero, i comitati No TAV, No Ponte, No Mose, No Turbogas, i comitati contro la base a Vicenza, e che si propone di organizzare la solidarietà tra le diverse lotte locali. Il Patto del mutuo soccorso si vedrà ad Aprilia il 20 maggio, in un’assemblea a cui parteciperanno anche i movimenti per l’acqua pubblica. Questo potrebbe essere un primo passo verso un salto di qualità per i movimenti, che uniscono le proprie forze rafforzando le battaglie locali, sviluppando un ragionamento complessivo sulla difesa dei beni comuni, indisponibili al mercato, alla guerra ed al profitto privato.
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