Stop alla costruzione di nuovi inceneritori |
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mercoledì 13 dicembre 2006 |
Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo Inchiesta sullo smog. De Zordo: Stop alla costruzione di nuovi inceneritori. Aggravano la pessima situazione sanitaria dell'area fiorentina"
Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo
Inchiesta sullo smog. De Zordo: "Stop alla costruzione di nuovi inceneritori. Aggravano la pessima situazione sanitaria dell'area fiorentina"
L'inchiesta della Procura della Repubblica sui rischi per la salute dei cittadini derivati da politiche inadeguate a contrastare il fenomeno dello smog palesa agli occhi di tutti l'assurdità della costruzione di nuovi inceneritori in Toscana e in particolar modo nell'area fiorentina. Se è vero che il problema del traffico e dell'inquinamento in generale non può essere risolto in tempi brevi, è altrettanto vero che gli amministratori della Piana fiorentina, a partire dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, non possono aggravare deliberatamente una situazione già pesante di per sé con l'emissione nell'atmosfera delle polveri ultrasottili derivate dall'incenerimento dei rifiuti. E' loro dovere invece attuare politiche di riduzione e di riciclo e differenziazione dei rifiuti. Questo chiede la cittadinanza, questa è la strada virtuosa per non ridurre ancor di più la speranza di vita degli abitanti della Piana fiorentina. Unaltracittà/Unaltromondo chiede pertanto lo stop immediato ai processi amministrativi che mirano alla costruzione di inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti fiorentini.
Gli inceneritori di ultima generazione, la cui costruzione è spasmodicamente desiderata dai nostri amministratori, con le loro alte temperature nei forni contribuiscono grandemente alla immissione nell'ambiente di polveri finissime che costituiscono un rischio sanitario ben più grave delle note polveri PM10 oggetto dell'indagine della Procura. L'incenerimento dei rifiuti, fra tutte le tecniche di smaltimento, è quella più dannosa per l'ambiente e per la salute umana. Gli inceneritori producono ceneri (sono un terzo del peso dei rifiuti in ingresso e si devono smaltire in discariche speciali) e immettono nell'atmosfera milioni di metri cubi al giorno di fumi inquinanti, contenenti polveri grossolane (PM10) e fini (PM2,5) costituite da nanoparticelle di metalli pesanti, idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine, estremamente pericolose perché persistenti e accumulabili negli organismi viventi.
I medici di famiglia, insigni ricercatori, scienziati non a busta paga delle multinazionali del settore denunciano con forza da tempo i rischi connessi alla bruciatura dei rifiuti. Le "nanopolveri", sfuggendo ai filtri dell'inceneritore, non vengono nemmeno rilevate dagli attuali sistemi di monitoraggio delle emissioni degli inceneritori e non sono previste dai limiti di legge cui gli impianti devono sottostare. Inoltre a fronte di emissioni cancerogene identificate da tempo dai ricercatori (diossine, furani, metalli pesanti) gli inceneritori emettono centinaia di sostanze di cui è sconosciuto l'impatto sulla salute umana, così come risultano non ancora indagati gli effetti della combinazione di vari inquinanti.
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 13 dicembre 2006 )
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