Mercoledì 3 giugno Zero Waste Europe (ZWE) ha pubblicato
un atteso report che evidenzia l'importanza di
definire una nuova strategia per la gestione del rifiuto residuo
che corrisponda ai requisiti dell'era di emergenza climatica in cui
stiamo vivendo. Il rapporto definisce un approccio basato sul
recupero di materia e sul trattamento biologico come strategia ponte per la gestione dei "residui" (1) all'interno di un'
economia circolare.
La
visione dell'economia circolare è quella di preservare materiali e
risorse nel sistema, riducendo al minimo le cosiddette perdite, come il
conferimento in discarica e l’incenerimento dei rifiuti.
La tabella di marcia per l'economia circolare e la direttiva sulle
discariche dell'UE inoltre richiedono un'adeguata considerazione per la
gestione del rifiuto residuo.
L'attuale
eccessiva dipendenza dall'incenerimento
ha contribuito a un effetto di blocco nei sistemi di gestione dei
rifiuti che impedisce un corretto riciclo (2) e peggiora i cambiamenti
climatici (3). Questa pratica mina anche gli sforzi dell'Unione europea,
che cerca di decarbonizzare le economie degli Stati membri (4).
“
L'attuale sistema di gestione dei residui è obsoleto e guasto - dice Janek Vähk, coordinatore per il clima, l'energia e l'inquinamento atmosferico di Zero Waste Europe - L'
incenerimento
dei rifiuti distrugge enormi quantità di risorse, richiedendo
l'estrazione di nuove materie prime naturali, perpetuando un modello
economico lineare e rilasciando gas a effetto serra da materiali a base
fossile come la plastica. Questa pratica
viola gli obiettivi strategici del pacchetto sull'economia circolare e l'obiettivo dell'UE di diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050”.
ZWE propone un sistema di
recupero di materia e trattamento biologico (MRBT)
che combina il trattamento biologico (per stabilizzare i materiali
fermentabili ancora inclusi nei rifiuti residui) con le apparecchiature
di selezione (per recuperare materiali che non sono stati intercettati
con la raccolta differenziata). Ciò garantisce che gli impatti negativi
del rifiuto residuo siano ridotti quando questo viene conferito in
discarica e, allo stesso tempo, mantiene la
flessibilità necessaria per migliorare continuamente le prestazioni dei sistemi di gestione dei rifiuti.
"Abbiamo bisogno dell'MRBT come
‘strategia ponte’ per il residuo mentre lavoriamo per massimizzare la raccolta differenziata e ridurre i rifiuti – dice
Enzo Favoino,
Coordinatore scientifico di Zero Waste Europe - : la strategia deve
considerare le opzioni per la gestione del rifiuto residuo in linea con i
requisiti della Direttiva UE sulle discariche e ridurre al minimo gli
impatti climatici; allo stesso tempo, deve mantenere il sistema
adattabile alla riduzione della quantità di residuo e all'aumento delle
tonnellate di materiali puliti provenienti dalla
raccolta differenziata, che è e deve essere mantenuta come priorità strategica".
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