Comunicato stampa
Italia Nostra-Onlus- Firenze -- Associazione Valdisieve e Associazione
Vivere in Valdisieve
COMUNICATO STAMPA
APPROVAZIONE LEGGE REGIONALE N. 145 DEL 2012
In materia di
governo del territorio e difesa del rischio idraulico
Le sottoscritte
Associazioni apprendono con rammarico l’approvazione della legge in oggetto, avvenuta
stamani in consiglio regionale.
Non solo la
legge è stata approvata con i voti favorevoli del PD e di IDV (il voto
contrario di PDL, Sel, LN e FdS, e l’astensione di UDC), ma è stato respinto
anche l’emendamento all’art. 2, comma 2, lettera b, presentato dal PDL. Tale emendamento mirava solo a togliere la frase: “ lo stoccaggio, il trattamento, lo smaltimento ed il recupero dei
rifiuti”. Frase che non lascia alcun
dubbio sul pre-confezionamento fatto a misura sulle problematiche
dell’inceneritore di Selvapiana. Non ci convincono le parole del consigliere
Gazzarri di IDV che ribadisce, in aula, che la legge non è fatta “ad hoc” per
l’inceneritore di Selvapiana perché riguarda oltre 900 km2 del territorio della
Toscana (che potesse interessare tante altre cose nessuno lo aveva messo in dubbio). Solo se avesse votato l’emendamento allora si
potrebbe credere a quelle affermazioni
In aula è
emerso anche che “ la fretta” con
cui si è voluto fare queste modifiche ( che più che modifiche a questo punto
somigliano di più ad una nuova legge in
tutto e per tutto, che sconfessa anche quanto stabilito in precedenza!), non ha
consentito di fare una ricognizione delle opere che erano rimaste bloccate in
modo mirato ( con qualche eccezione) per valutare caso per caso cosa era meglio fare.
Tale elenco,
che noi abbiamo già richiesto ai consiglieri regionali con un precedente
comunicato, evidenzierebbe se tra
gli impianti di incenerimento vi siano o meno altri impianti, già previsti dai
piani, oltre a quello del comune di RUFINA. Questo dimostrerebbe la buona fede di chi è convinto che la frase
dell’art. 2 comma 2, non si riferisca in particolare all’impianto di
Selvapiana. Elenco che ci auguriamo
venga richiesto urgentemente anche dalle forze politiche con cui abbiamo
condiviso queste posizioni, almeno per quanto riguarda gli inceneritori (
quanti mai ce ne saranno?).
L’aver “agevolato” la probabile costruzione
dell’impianto significherà soprattutto costi aggiuntivi da addebitare ai
cittadini attraverso la TIA ( o come si chiamerà in futuro) per:
1- fare le
opere di natura idraulica per garantire, dice la legge, “la messa in sicurezza per un tempo di ritorno duecentennale, senza
aggravare la pericolosità idraulica al contorno” ( pericolosità che in
questo caso non è dovuta solo ad un fatto strettamente idraulico – che
ricordiamo si basa su calcoli matematici-probabilisitci - ma anche per un possibile inquinamento causato da un eventuale
“collasso dell’opera” dovuto
per esempio al verificarsi di una piena superiore a quella ipotizzata in
progetto. Le alluvioni di questi ultimi anni ci dimostrano che può succedere
più spesso di quanto non si pensi!);
2- i costi
aggiuntivi per gestire un impianto “piccolo”, sotto la taglia minima così come
definita dal Piano Regionale, aspetto sui cui tutti concordano, inceneritoristi
e non;
3- gli sforzi e
i contributi di solidarietà in caso di catastrofi come quelle della Lunigiana!!
RIMANIAMO SBALORDITI e SENZA PAROLE per quanto è successo
intorno a queste modifiche della legge e, NON E’ COSA DA POCO, nel dover
constatare quanta poca COERENZA, serietà e giustizia, vi siano nelle tante dichiarazioni sulla
necessità dei due articoli messi in finanziaria 2012 dopo le alluvioni,
ribaltate in parte, col voto di oggi.
Leggiamo sul sito della Regione, all’interno
dell’EBOOK[1][1] “Cosa insegna il fiume - Le alluvioni in Lunigiana e all’Isola d’Elba
e la difesa del territorio in Toscana”, tutte le buone intenzioni che hanno suggerito
l’introduzione, dopo gli eventi delle alluvioni del 2011, dei due articoli
addirittura in una Finanziaria (a cui non competeva legiferare in questa
materia). Riportiamo alcuni passaggi che non hanno bisogno di essere
commentati.
Nell’ebook infatti si legge: la
“ svolta nel governo del territorio”
della Toscana: la decisione assunta dalla Regione con la finanziaria 2012 di non consentire più l’edificazione nelle
zone a pericolosità idraulica molto elevata, negli alvei dei corsi d’acqua, nelle golene [ndr.
l’inceneritore è all’interno di una golena individuata dal PAI], sugli argini e sulle fasce laterali per una
larghezza di dieci metri”(Susanna Cressati) .
Mentre Enrico
Rossi scrive: quanto è successo è a causa di “problemi, legati senz’altro anche alle
caratteristiche degli eventi
meteorologici sempre più violenti ed improvvisi che colpiscono con sempre maggiore frequenza il territorio
regionale. (….) “d’ora in poi mai
più” si costruisce ( …) nelle
aree ad alto rischio idraulico e non si “tombano” i corsi d’acqua”.
(…)”nelle zone a elevato rischio idraulico è bene passare dal concetto di
“messa in sicurezza” a uno più ampio: le
zone di pertinenza fluviale, anche se non coincidono con l’alveo propriamente
detto, devono essere lasciate alla vita del fiume”. (…) “A chi osserva
che norme e vincoli esistevano già, ho ricordato che alcuni di questi si potevano aggirare con opere di cosiddetta
messa in sicurezza [ndr. ci verrebbe da dire proprio come nel caso
in questione !!]. Il nostro principio non ha deroghe, abbiamo eliminato i ‘se, ma, però’.” (….)
E ancora Rossi: “Ambiente, ora divieti ferrei.
Non chiederò più sacrifici ai toscani”. (……)
«La politica sull´ambiente deve
compiere una svolta decisa, l´uso del territorio va completamente ripensato,
non ci si può stracciare le vesti dopo ogni alluvione. Questa volta ho dovuto chiedere un sacrificio a
tutti i cittadini toscani che per un anno pagheranno più cara la benzina. Ma
una seconda volta non ci sarà, non pretenderò contributi di solidarietà senza
prima aver imposto vincoli severissimi». (….) «Voglio dire che
si sono fatte case in posti dove non dovevano essere costruite (….). Tutto questo deve finire per sempre, è una
follia». (…) “ho inserito una serie di articoli che entreranno in vigore
subito: niente più edificazioni in alveo, in
golena, a dieci metri dal ciglio o dall´argine e soprattutto stop ai
tombamenti dei fiumi”.
ALLE
PAROLE OGGI ABBIAMO
ASSISITITO AI FATTI
CHE SONO ANDATI TUTTI IN DIREZIONE OPPOSTA A
QUANTO CI SI ERA
PREFISSI
NON PIU’ TARDI DI 6 MESI FA!
Prendiamo in
uso, modificandola, una frase che ha citato il consigliere Marcheschi stamani
in Aula riferita a questi cambi di direzione, facendo riferimento ad una
canzone di Battiato, in cui si spera che si trovi al più presto “Il centro di
gravità permanente che non faccia mai
cambiare idea sulle cose, sulla gente”.
Si ringrazia
tutti coloro che hanno reso possibile l'approvazione di questa magnifica
legge ricordando che le responsabilità non saranno solo di chi dovrà rilasciare
i vari permessi, ma anche di chi ha consentito che tutto questo
avvenisse con delle modifiche ad hoc, approvate in fretta e furia per i tempi
stretti!
VI RICORDIAMO CHE SIAMO SEMPRE IN ATTESA DEL GIUDIZIO DEL CONSIGLIO
DI STATO E CHE, NEL CASO VENGA RILASCIATA L’AIA, NON ESITEREMO A RICORRERE DI
NUOVO AL TAR.
Rufina, 16 Maggio 2012
Italia Nostra-Onlus- Firenze -- Associazione Valdisieve e Associazione
Vivere in Valdisieve
Commenti () >> |
|
Scrivi commento |
Si deve essere connessi al sito per poter inserire un commento. Registratevi se non avete ancora un account. |
|