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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

Il sito ha qualche problema, ci scusiamo per i disagi causati ai lettori, speriamo di risolvere presto!

 

Nel frattempo potrete essere agevolati se lo visitate con il Browser Mozilla Firefox

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In materia di governo del territorio e difesa dal rischio idraulico PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
mercoledì 16 maggio 2012

Comunicato stampa

Italia Nostra-Onlus- Firenze -- Associazione Valdisieve e Associazione Vivere in Valdisieve

 

COMUNICATO STAMPA

 

APPROVAZIONE LEGGE REGIONALE  N. 145 DEL 2012

In materia di governo del territorio e difesa del rischio idraulico

 

Le sottoscritte Associazioni apprendono con rammarico l’approvazione della legge in oggetto, avvenuta stamani in consiglio regionale.

Non solo la legge è stata approvata con i voti favorevoli del PD e di IDV (il voto contrario di PDL, Sel, LN e FdS, e l’astensione di UDC), ma è stato respinto anche l’emendamento all’art. 2, comma 2, lettera b, presentato dal PDL.  Tale emendamento mirava solo a  togliere la frase: “ lo stoccaggio, il trattamento, lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti”.  Frase che non lascia alcun dubbio sul pre-confezionamento fatto a misura sulle problematiche dell’inceneritore di Selvapiana. Non ci convincono le parole del consigliere Gazzarri di IDV che ribadisce, in aula, che la legge non è fatta “ad hoc” per l’inceneritore di Selvapiana perché riguarda oltre 900 km2 del territorio della Toscana (che potesse interessare tante altre cose nessuno lo aveva  messo in dubbio). Solo  se avesse votato l’emendamento allora si potrebbe credere a quelle affermazioni

 

In aula è emerso anche che “ la fretta” con cui si è voluto fare queste modifiche ( che più che modifiche a questo punto somigliano di più ad  una nuova legge in tutto e per tutto, che sconfessa anche quanto stabilito in precedenza!), non ha consentito di fare una ricognizione delle opere che erano rimaste bloccate in modo mirato ( con qualche eccezione) per valutare  caso per caso cosa era meglio fare.

Tale elenco, che noi abbiamo già richiesto ai consiglieri regionali con un precedente comunicato, evidenzierebbe se tra gli impianti di incenerimento vi siano o meno altri impianti, già previsti dai piani, oltre a quello del comune di RUFINA. Questo dimostrerebbe la buona fede di chi è convinto che la frase dell’art. 2 comma 2, non si riferisca in particolare all’impianto di Selvapiana. Elenco che ci auguriamo venga richiesto urgentemente anche dalle forze politiche con cui abbiamo condiviso queste posizioni, almeno per quanto riguarda gli inceneritori ( quanti mai ce ne saranno?).

 

L’aver “agevolato” la probabile costruzione dell’impianto significherà soprattutto costi aggiuntivi da addebitare ai cittadini attraverso la TIA ( o come si chiamerà in futuro) per:

1- fare le opere di natura idraulica per garantire, dice la legge, “la messa in sicurezza per un tempo di ritorno duecentennale, senza aggravare la pericolosità idraulica al contorno” ( pericolosità che in questo caso non è dovuta solo ad un fatto strettamente idraulico – che ricordiamo si basa su calcoli matematici-probabilisitci -  ma anche per un  possibile inquinamento causato da un eventuale “collasso dell’opera” dovuto per esempio al verificarsi di una piena superiore a quella ipotizzata in progetto. Le alluvioni di questi ultimi anni ci dimostrano che può succedere più spesso di quanto non si pensi!);

2- i costi aggiuntivi per gestire un impianto “piccolo”, sotto la taglia minima così come definita dal Piano Regionale, aspetto sui cui tutti concordano, inceneritoristi e non;

3- gli sforzi e i contributi di solidarietà in caso di catastrofi come quelle della Lunigiana!!

 

RIMANIAMO SBALORDITI e SENZA PAROLE per quanto è successo intorno a queste modifiche della legge e, NON E’ COSA DA POCO, nel dover constatare quanta poca COERENZA, serietà e giustizia,  vi siano nelle tante dichiarazioni sulla necessità dei due articoli messi in finanziaria 2012 dopo le alluvioni, ribaltate in parte, col voto di oggi.

Leggiamo sul sito della Regione, all’interno dell’EBOOK[1][1]Cosa insegna il fiume - Le alluvioni in Lunigiana e all’Isola d’Elba e la difesa del territorio in Toscana”,  tutte le buone intenzioni che hanno suggerito l’introduzione, dopo gli eventi delle alluvioni del 2011, dei due articoli addirittura in una Finanziaria (a cui non competeva legiferare in questa materia). Riportiamo alcuni passaggi che non hanno bisogno di essere commentati.

Nell’ebook  infatti si legge:  la “ svolta nel governo del territorio” della Toscana: la decisione assunta dalla Regione con la finanziaria 2012 di non consentire più l’edificazione nelle zone a pericolosità idraulica molto elevata, negli alvei dei corsi d’acqua, nelle golene [ndr. l’inceneritore è all’interno di una golena individuata dal PAI], sugli argini e sulle fasce laterali per una larghezza di dieci metri”(Susanna Cressati) .

Mentre Enrico Rossi scrive:  quanto è successo è a causa di “problemi, legati senz’altro anche alle caratteristiche degli eventi meteorologici sempre più violenti ed improvvisi che colpiscono con sempre maggiore frequenza il territorio regionale. (….) “d’ora in poi mai piùsi costruisce ( …) nelle aree ad alto rischio idraulico e non si “tombano” i corsi d’acqua”. (…)”nelle zone a elevato rischio idraulico è bene passare dal concetto di “messa in sicurezza” a uno più ampio: le zone di pertinenza fluviale, anche se non coincidono con l’alveo propriamente detto, devono essere lasciate alla vita del fiume”. (…) “A chi osserva che norme e vincoli esistevano già, ho ricordato che alcuni di questi si potevano aggirare con opere di cosiddetta messa in sicurezza [ndr. ci verrebbe da dire proprio come nel caso in questione !!]. Il nostro principio non ha deroghe, abbiamo eliminato i ‘se, ma, però’.” (….)

E ancora  Rossi: “Ambiente, ora divieti ferrei. Non chiederò più sacrifici ai toscani”. (……)

«La politica sull´ambiente deve compiere una svolta decisa, l´uso del territorio va completamente ripensato, non ci si può stracciare le vesti dopo ogni alluvione. Questa volta ho dovuto chiedere un sacrificio a tutti i cittadini toscani che per un anno pagheranno più cara la benzina. Ma una seconda volta non ci sarà, non pretenderò contributi di solidarietà senza prima aver imposto vincoli severissimi». (….) «Voglio dire che si sono fatte case in posti dove non dovevano essere costruite (….). Tutto questo deve finire per sempre, è una follia». (…) “ho inserito una serie di articoli che entreranno in vigore subito: niente più edificazioni in alveo, in golena, a dieci metri dal ciglio o dall´argine e soprattutto stop ai tombamenti dei fiumi”.

 

ALLE  PAROLE  OGGI  ABBIAMO  ASSISITITO   AI   FATTI  CHE  SONO  ANDATI TUTTI IN DIREZIONE OPPOSTA A QUANTO  CI  SI  ERA PREFISSI

NON PIU’ TARDI DI 6 MESI FA!

 

Prendiamo in uso, modificandola, una frase che ha citato il consigliere Marcheschi stamani in Aula riferita a questi cambi di direzione, facendo riferimento ad una canzone di Battiato, in cui si spera che si trovi al più presto “Il centro di gravità permanente che non faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente”.

 

Si ringrazia tutti coloro  che hanno reso possibile l'approvazione di questa magnifica legge ricordando che le responsabilità non saranno solo di chi dovrà rilasciare i vari permessi, ma anche di chi ha consentito che tutto questo avvenisse con delle modifiche ad hoc, approvate in fretta e furia per i tempi stretti!

 

VI RICORDIAMO CHE SIAMO  SEMPRE IN ATTESA DEL GIUDIZIO DEL CONSIGLIO DI STATO E CHE, NEL CASO VENGA RILASCIATA L’AIA, NON ESITEREMO A RICORRERE DI NUOVO AL TAR.

 

Rufina, 16 Maggio 2012

Italia Nostra-Onlus- Firenze -- Associazione Valdisieve e Associazione Vivere in Valdisieve


 

 



][1] http://toscana-notizie.it/prodotti-servizi/ebook/cosa-insegna-il-fiume/

 

(Scusandoci per i refusi di ieri sera, o di altre imprecisioni che possono essere rilevate (di cui ovviamente ci scusiamo in anticipo) in quanto non abbiamo ancora il verbale, si allega il comunicato stampa in rev-1.

grazie)

 

 

Commenti (2) >> feed
il territorio "cosa loro"
scritto da msirca, maggio 23, 2012

La legge entra in vigore domani (24 maggio 2012, ndr).
Nel frattempo il termine improrogabile che era stato stabilito al 21 di maggio, per produrre le integrazioni da parte di aer....., sarà sicuramente stato "prorogato" di qualche giorno (quanto basta per far entrare in vigore la legge).

http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2012/05/23/75512fc32f3ead0fef61bc66b160f2fa_partein24del23052012.pdf

Interessante anche l'odg. a pag. 10 in riferimento alla solita legge.


Comunicato stampa. Un'altra opere in zona alluvionale...
scritto da msirca, maggio 31, 2012

COMUNICATO STAMPA
In data 3 maggio 2012, il Comitato Ambientale di Casale (Prato), ha presentato alle Provincie di Prato e di Firenze, OSSERVAZIONI motivate al Piano Interproviciale dei Rifiuti, che oltre a scegliere l'incenerimento come principale fonte di smaltimento, prevede anche la costruzione di un Digestore Anaerobico per rifiuti umidi ed indifferenziati al Calice, nell'area del Depuratore GIDA.
Quest'area classificata P.I.4 cioe' soggetta al massimo pericolo di inondazione, comporta il rialzamento di 2,5 metri di tutta la superficie interessata dall'impianto ed il ribassamento di 6 ettari di superficie adiacente a titolo di compensazione. Sara' inoltre necessario costruire uno svincolo stradale per l'accesso dei circa 50 camion che ogni giorno arriveranno e partiranno dall'impianto.
E' chiaro che questo intervento stravolgera' completamente l'area che, da zona umida di pregio coltivata, si trasformera' nell'ennesima zona industriale di Prato, con inutile consumo di terreno agricolo. Realizzare un impianto in quell'area costera' molto di piu' che altrove e sara' problematico e oneroso gestirlo. Nessuno ha il potere di controllare i fenomeni metereologici e al Calice bastano
poche ore di pioggia per causare allagamenti (vedi cronaca di pochi giorni fa): i danni e i maggiori oneri di costruzione e di manutenzione saranno a carico dei soliti noti: noi cittadini.
Parlando di sprechi, possiamo rilevare che i soldi pubblici spesi dalla UE e dalla Provincia di Prato
per rinaturalizzare il Lago di Pantanelle con il progetto LIFE- NATURA 2000 risultano letteralmente buttati via, perche' la costruzione, adiacente, del digestore con la sua ciminiera e il
via vai di camion pieni di rifiuti, rendera' impossibile la nidificazione delle molteplici specie di
uccelli che attualmente trovano rifugio presso il lago.
Recentemente abbiamo appreso dalla stampa (Il Tirreno 17.05.2012) che il Consorzio Calice
ha avanzato la proposta di acquistare circa 20.000 m2 di terreno per trasformare il frantoio di
inerti da mobile a permanente, e che il Comune di Prato abbia l'intenzione di variare la destinazione dei terreni da agricoli a servizi.
Ci sembrano quindi assurde le affermazioni del Sindaco di Prato che dichiara di aver inserito
Le Pantanelle nel Parco della Piana, senza dire che il Digestore, le strade e le rampe che dovranno
essere costruite si mangeranno tutto il verde.......di Parco non rimarra' proprio nulla!
Noi componenti del Comitato, in questo periodo, da alcuni anni, avevamo sempre organizzato
“LA FESTA DI PRIMAVERA” con visite guidate al Lago di Pantanelle; quest'anno abbiamo
deciso di rinunciare, PERCHE' NON C'E' PROPRIO NULLA DA FESTEGGIARE.


Comitato Ambientale di Casale – Prato
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 17 maggio 2012 )
 
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