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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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E' nata la "Rete ambientale della Versilia" PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
domenica 22 aprile 2012
«L’obiettivo è il numero zero — ha rilevato Massimo Mencarini di Medicina democratica — : zero rifiuti, zero inquinamento, zero cancro. Le associazioni della Rete possono marciare separati ma colpire insieme»

 

La Nazione

 

 

Edizione di VIAREGGIO

(dom, 22 apr 2012)

«Elettrosmog, quattro le morti sospette»

La denuncia del comitato di Pedona durante la presentazione della Rete ambientale


«VOGLIAMO essere per le istituzioni un valore aggiunto e non un nemico da combattere».

E’ decisa a dare battaglia per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, la neonata “Rete ambientale della Versilia”, presentata ufficialmente ieri mattina nei locali del Dopolavoro ferroviario. «Obiettivo della Rete — spiegano — è quello di unire le forze dei vari comitati-associazioni per affrontare al meglio i tanti problemi che affliggono il nostro territorio. La Versilia è la zona della Toscana con il più alto tasso di mortalità per cancro. Questo significa che le politiche ambientali non sono state affrontate con il giusto impegno. La Rete è costituita da persone che hanno a cuore il proprio territorio e vogliono collaborare con le istituzioni per risolvere i problemi da troppi anni lasciati a se stessi. Non siamo affetti da sindrome di “Nimby” (Not In My Back Yard, letteralmente “Non nel mio cortile”), ma per ogni problema riscontrato proponiamo sempre una alternativa. La Rete è aperta a tutti i comitati-associazioni e cittadini di buona volontà».
MOLTI sono stati gli interventi. «Tutta la Versilia dovrebbe essere inserita fra i Sin (Siti di interesse nazionale) per le condizioni di degrado del territorio e l’elevata mortalità — ha esordito Antonio Dalle Mura di Italia Nostra — . L’intera Viareggio si avvia a diventare un ecomostro. Il lago è una pattumiera e il Parco non interviene, l’amianto viene bruciato a cielo aperto e non ci sono politiche per l’energia pulita». «L’obiettivo è il numero zero — ha rilevato Massimo Mencarini di Medicina democratica — : zero rifiuti, zero inquinamento, zero cancro. Le associazioni della Rete possono marciare separati ma colpire insieme». «Siamo tutti volontari che dedicano il tempo libero al loro impegno — ha detto Daniela Bertolucci dell’Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia — . Siamo riusciti a fare chiudere un inceneritore mentre nessun amministratore ha fatto nulla: con la Rete staremo ancora di più col fiato sul collo degli enti». Andrea Cecchini di Capezzano Vive ha annunciato invece che sarà inviata una lettera di risposta all’assessore regionale Daniela Scaramuccia che aveva affermato che la causa dell’elevata mortalità da tumori in Versilia era da attribuirsi allo stile di vita godereccio: la Rete contesta il fatto che ancora non si conoscono i risultati dell’indagine epidemiologica commissionata dalla Regione. «Già nel 2010 — ha affermato Jacopo Simonetta degli Amici della terra — avevamo lanciato l’allarme per l’approvvigionamento idrico e i fatti ci stanno dando ragione. Ora ci occupiamo del lapideo: sta crescendo l’attività di cava mentre diminuisce l’attività manifatturiera che compensava gli svantaggi. Abbiamo presentato i nostri dati ma nessuno ci ha risposto: la cosa più snervante è proprio questa». Ma la denuncia più pesante è stata fatta da Luca Coluccini di Pedona Ambiente e Salute: «Su invito del prefetto abbiamo raccolto dati epidemiologici sugli abitanti della zona per accertare i danni da elettrosmog: dal 1991 ad oggi un giovane è morto di leucemia e ci sono state altri tre decessi sospetti in paese, fra cui quello di una bambina di tre anni. Come si spiega un simile picco di tumori? I dati Arpat sono lacunosi, si doveva fare una bonifica e invece le antenne sono aumentate, il Comune era obbligato a fare un monitoraggio ma non lo ha eseguito: chiediamo che siano trovati siti isolati alternativi per installare i ripetitori e di essere esonerati dal pagamento dell’Imu per i danni che subiamo». «Incontriamo sempre un muro di gomma quando ci confrontiamo con Comune, Provincia o Arpat», ha rimarcato Emilio Cecchini di Salviamo Viareggio, che ha portato ad esempio il caso delle polveri Pm10: «I dati sono preccupanti ma non si fa nulla: si pensa che vengano da Milano? E poi: perché non si controllano le emissioni delle serre?».

 

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ricevo e inoltro
scritto da msirca, aprile 22, 2012

Viareggio-Carrara: destini incrociati?
Pubblicato il 21 aprile 2012
AMBIENTE – Giornata di coincidenze, il 21 aprile. Mentre a Viareggio alcuni cittadini presentavano agli organi di informazione la “Rete ambientale della Versilia”, un grande comitato dei comitati sorti in difesa del territorio, dal ’97 ad oggi, a poche decine di chilometri altri cittadini, quelli di Carrara, si sono trovavano faccia a faccia con l’inaugurazione della “Strada dei Marmi”, una poderosa (e contestata) infrastruttura che “buca” le Apuane per collegare i luoghi di estrazione del marmo a quelli di lavorazione, a valle.
A Viareggio, i comitati della Rete hanno rivendicato il ruolo di “valore aggiunto”, rispetto alle amministrazioni comunali, nella tutela del territorio. A Carrara, i cittadini hanno continuato a chiedere uno sviluppo alternativo della montagna, qualcosa che non sia solo una cava.
Nella Rete versiliese, ad oggi, si sono riuniti Amici della terra, Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia, comitato “Capezzano Vive”, comitato Marco Polo, comitato Pantaneto (Massarosa), comitato “Ambiente e Salute” di Pedona (Camaiore), comitato Piano del Quercione (Massarosa), comitato “Salviamo Viareggio”, Italia Nostra Versilia e Medicina Democratica Viareggio. Ma le porte – non credo di sbagliare, scrivendolo – sono aperte. Perché l’ambiente non ha Provincia, è patrimonio di tutti.
http://reloadnews.altervista.org/viareggio-carrara-destini-incrociati/


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