...Riteniamo sconcertanti le recenti affermazioni di Rossi e Renzi sull’assetto della futura pista dell’aeroporto di Peretola parallela all’autostrada, previsto dal PIT.
Ancora una volta i cittadini si sentono raccontare la favola bella della necessità di sviluppo dell’aeroporto fiorentino che porterebbe alla città chissà quali vantaggi economici
APPELLO
A ottanta chilometri da Firenze – la distanza che normalmente c’è tra la maggior parte delle città del mondo e l’ aeroporto di riferimento – esistono già i due aeroporti intercontinentali di Bologna e Pisa: che bisogno c’è di crearne un terzo ?
Riteniamo sconcertanti le recenti affermazioni di Rossi e Renzi sull’assetto della futura pista dell’aeroporto di Peretola parallela all’autostrada, previsto dal PIT.Ancora una volta i cittadini si sentono raccontare la favola bella della necessità di sviluppo dell’aeroporto fiorentino che porterebbe alla città chissà quali vantaggi economici con l’aumento del numero dei voli e della capienza degli aerei, tacendo, come al solito, il finale della storia che è sempre lo stesso: aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico a danno delle popolazioni residenti nell’area circostante, poco importa se di Sesto, Campi Bisenzio, Peretola o Prato.Non c’è interesse alcuno per le persone che già adesso pagano un prezzo superiore ad altre in termini di rischi per la salute.Vogliamo ribadire che non si tratta di scegliere tra la pista parallela e l’allungamento di quella attuale, ma piuttosto di non aumentare il carico di inquinamento a cui saranno comunque sottoposte le popolazioni della Piana compresa fra Firenze, Prato e Pistoia. Ci pare significativo che gli attuali Sindaci di Sesto e Campi, Gianassi e Chini, affermino che la zona "non può sopportare una pista così impattante. Se si andrà verso la pista parallela siamo pronti a chiedere alla Provincia una nuova valutazione di impatto sanitario sulla Piana".Dunque non sono solo i comitati a pensare che, nonostante le rassicurazioni di Rossi e Renzi, la nuova pista avrà effetti negativi, che l’inceneritore sia una fonte di rischio e che, come da tempo affermano proprio i comitati, la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) – che pure non legittimava l’ inceneritore di Case Passerini- sia da considerarsi ormai superata a causa degli ulteriori carichi ambientali che la Piana ha subito negli ultimi anni. I Sindaci sopra citati, bontà loro, si stanno rendendo conto che la salute dei cittadini dovrebbe essere monitorata costantemente e che, se si facesse adesso, i risultati sarebbero ben peggiori di quelli già allarmanti registrati anni fa nell’indifferenza di tutti.A questo punto, prendendo atto che la confusione sotto il sole degli amministratori è grande, torniamo a ripetere che la Piana non può sopportare né potenziamenti dell’aeroporto - in un momento in cui la domanda di voli aerei diminuisce -, né inceneritori mentre la produzione di rifiuti è in calo e sono disponibili soluzioni alternative di riutilizzo e riciclaggio che non necessitano di alcuna forma di combustione-, né Cittadelle viola o di altri colori.La Piana ha soltanto un urgente bisogno di interventi immediati di riqualificazione, bonifica, salvaguardia delle biodiversità e di tutela della salute fisica, mentale e sociale dei suoi abitanti.Il Parco della Piana non può e non deve essere mitigazione o alibi per giustificare nuove cementificazioni e distruzioni dietro alle quali si nascondono interessi ben diversi da quello per lasalute dei cittadini. Occorre invertire immediatamente questa rotta distruttiva e suicida.
MOBILITIAMOCI PER DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DEL TERRITORIO.
IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA FI - PO - PT
IL COORDINAMENTO DEI COMITATI CITTADINI DI PRATO
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