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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Inceneritore di Montale (PT), ancora poca trasparenza sui dati PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
mercoledì 24 novembre 2010

Inceneritore di Montale – ancora poca trasparenza sui dati

Comunicato stampa 24 novembre 2010

Il 19 novembre si è riunito il Tavolo Istituzionale sui rifiuti, un gruppo di lavoro creato dalla Provincia di Pistoia nel luglio 2007, all'indomani del gravissimo episodio di contaminazione da diossine causato dell'inceneritore di Montale che per mesi sparse i suoi veleni su persone, animali, terreni, colture, acqua. Fatto gravissimo per il quale si sono avviati procedimenti penali per accertare le responsabilità di chi, per coprire le responsabilità dell'impianto, ha messo a rischio la salute e la qualità di vita dei cittadini.

Inceneritore di Montale – ancora poca trasparenza sui dati

Comunicato stampa 24 novembre 2010   Il 19 novembre si è riunito il Tavolo Istituzionale sui rifiuti, un gruppo di lavoro creato dalla Provincia di Pistoia nel luglio 2007, all'indomani del gravissimo episodio di contaminazione da diossine causato dell'inceneritore di Montale che per mesi sparse i suoi veleni su persone, animali, terreni, colture, acqua. Fatto gravissimo per il quale si sono avviati procedimenti penali per accertare le responsabilità di chi, per coprire le responsabilità dell'impianto, ha messo a rischio la salute e la qualità di vita dei cittadini.Questo Tavolo Istituzionale fu istituito con lo scopo di fare chiarezza sulle causedell'incidente e per garantire i cittadini che l'inceneritore avrebbe ripreso l'attività solo se messo in condizione di non nuocere alla salute. Purtroppo le cause dell'incidente non furono accertate, ma soltanto ipotizzate, certi sono invece gli altissimi livelli di contaminazione di tutta l'area di ricaduta dell'impianto, come certa l'assoluta inerzia delle Pubbliche Amministrazioni locali e regionali che non hanno provveduto ad emettere le ordinanze di divieto di consumo e commercializzazione degli alimenti (animali e vegetali) cresciuti in area di ricaduta dell'impianto.Alla riunione del 19, in rappresentanza dei comitati e di alcune associazioni ambientaliste e regolarmente nominata dalla Provincia, ha preso parte anche la Dott. Patrizia Gentilini, che in quella sede ha presentato una nota a verbale. In questa nota la Dottoressa mette a conoscenza che, dai risultati dell'ultimo autocontrollo (settembre 2010) effettuato con l'impianto che brucia tutto quello che é autorizzato a bruciare, quindi anche i rifiuti speciali (ospedalieri e industriali), i livelli di PCB per le due linee sono assai elevati (60,4 ng/Nm3 per la linea 3, e 52,5 ng/Nm3 per la linea 2) e che tali livelli sono decine di volte superiori rispetto all'unico controllo fatto quest'anno dall'ARPAT, con l'inceneritore che bruciava solo rifiuti urbani ( 1,7 ng/Nm3 per la linea 3 e 1,9 ng/Nm3 per la linea 3 ), questo nonostante laProvincia, abbia imposto al gestore di attivare, nell'agosto di quest'anno, con ritardo di nove mesi rispetto alle prime segnalazioni dell'ASL, procedure di gestione dei rifiuti potenzialmente pericolosi maggiormente in linea con le direttive regionali toscane.A fronte di tutte queste evidenze, la Dott.ssa Gentilini chiede che il "Tavolo Tecnicofornisca, in tempi ragionevoli (giorni e non mesi), una spiegazione di questo fatto, anche perché questi PCB si vanno ad aggiungere a quelli che già inquinano i terreni e contaminano, anche oltre i limiti delle norme, gli alimenti, l'acqua e, come ben sappiamo, lo stesso latte materno".Inoltre, in quella stessa nota a verbale la Dott.ssa Gentilini chiede al Tavolo Tecnico che sia fornita copia degli originali dei risultati analitici delle indagini effettuate e non ancora fornite, in particolare quelle sulle matrici alimentari, tenuto conto che, secondo quanto affermato dal dott. Gabbrielli dell'ASL in quella sede, sembra che anche le ultime analisi sui polli abbiano dato superamenti dei limiti per la diossina; ed anche quelle sull'acqua, effettuate negli scorsi mesi dall'ASL e dal Gestore del servizio, e quelle sui terreni e sui licheni effettuate dall'ARPAT. La Dottoressa chiede anche di conoscere le entità numeriche delle casistiche delle specifiche patologie (sarcomi, leucemie, linfomi sia come morbosità che come mortalità) che sono già state recuperate, con la collaborazione dei medici di famiglia, nei due comuni di Montale e Agliana.Nell'affermare che condividiamo pienamente le preoccupazioni della Dott.ssa Gentilini e che facciamo nostre le sue richieste, si allega la nota a verbale da lei fornitaci e che, con il suo consenso, chiediamo venga pubblicata.

Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO – PTComitato Per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale  

NOTA A VERBALE Fornita dalla dott.ssa Patrizia Gentilini, componente del Tavolo Istituzionale, in occasione della riunione di detto Tavolo del 19 novembre 2010.

Presento questa nota scritta di n°2 pagine, che chiedo sia allegata al verbale, in quanto vi sono formulate precise richieste che esigono risposta e che è corretto pertanto rimangano agli atti.In particolare formulo al Dott. Gabbrielli, in quanto membro del Tavolo Tecnico ( che è l’ organo tecnico/scientifico di consulenza del Tavolo Istituzionale) le seguenti richieste:

-1. fornire tutti i verbali delle riunioni del Tavolo Tecnico in modo tempestivo a tutti i partecipanti al Tavolo Istituzionale ( composto da soggetti che possono non avere tutte le competenze necessarie), al fine di consentire l’acquisizione di tutti i dettagli tecnici utili.-

2. fornire copie degli originali dei risultati analitici delle indagini effettuate a tutt'oggi, e non ancora messe a disposizione (almeno non a me) ed in particolare mi riferisco: (1) alla documentazione relativa all’acqua (analisi effettuate da ASL e dal Gestore delservizio); (2) alla documentazione relativa alle matrici alimentari ( ad esempio i 42 campionamenti preannunciati dal dott. Gabbrielli il 29 maggio); (3) ai risultati delle analisi effettuate sui terreni (specificando le modalità di prelievo); (4) ai risultati delle analisi effettuate sui licheni (quelle più recenti e quelle precedenti relative al bioaccumulo di metalli pesanti)

-3. Per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria, prevista dal progetto originario e poi definita anche “indagine sulla salute” o anche come “sorveglianza attiva” dal dott. Biagini dell'ASL il 29 maggio, chiedo di: (5) conoscere le entità numeriche delle casistiche delle specifiche patologie (sarcomi, leucemie, linfomi, come morbosità e come mortalità) che sono state già recuperate, con la collaborazione dei medici di famiglia, nei due comuni (Montale ed Agliana) dove maggiore é la ricaduta degli inquinanti che fuoriescono dall’inceneritore.Nel merito, ricordo che lunedì 15 novembre, si é svolto a Bologna un importante incontro nazionale organizzato dal Servizio Sanitario della regione Emilia Romagna, dall' ARPA regionale e dagli Ordini dei Medici, sul ruolo dei medici di famiglia quali “sentinelle” per le patologie correlate all'inquinamento ambientale. All’incontro, al quale ho preso parte, si é posta particolare attenzione all'importanza che riveste la massima e tempestiva diffusione di questi dati.-4. Poiché sui dati epidemiologici sono state fornite a più riprese versioni quanto meno non univoche: il Dott. Biagini, nel corso dell’assemblea pubblica del 29 maggio 2010 riferì tassi standardizzati di mortalità nei maschi più elevati a Pistoia rispetto a quelli provinciali e regionali ed ancora superiori a Montale e soprattutto ad Agliana (slide 57 e 58); in sede di Consiglio dei Sanitari dell'ASL fu riportato un eccesso di mortalità per tumori nei ad Agliana e Montale nei 20 anni tra il 1987 ed il 2006, basata su dati grezzi; un successivo comunicato stampa dell'ASL smentiva questi dati…. chiedo: (6) di poter avere, in forma chiara, la quantificazione numerica degli eccessi segnalati dal Dott. Biagini nei due comuni (Montale ed Agliana) dove é maggiore la ricaduta degli inquinanti originati dall'inceneritore.

-5. Ho preso atto che la Provincia ha emanato regole assai più stringenti circa le modalità di accettazione e verifiche di rifiuti contaminati (ospedalieri ed industriali) da parte del gestore dell’impianto.Queste regole sono state adottate con un ritardo di oltre 9 mesi rispetto alle osservazioni del novembre 2009 del dott. Bolognini che aveva segnalato valori assai elevati di PCB nei tabulati degli autocontrolli sulle emissioni dell'inceneritore (anche maggiori dal valore guida per i grandi impianti di combustione di 50 ng/Nm3 come PCB totali, che, pur non essendo un limite di legge, é pur sempre un valore di riferimento). Dal momento che fissare delle regole stringenti è condizione necessaria ma non sufficiente a garantirne il reale rispetto, vorrei sapere: (7) quali e quanti controlli vengono eseguiti sull'effettivo rispetto di queste nuove regole e in particolare quante ispezioni sono state fatte(8) chiedo venga fornita copia dei verbali delle ispezioni stesse.Tutto quanto sopra perché, esaminando i report delle analisi di quest'anno ho riscontrato risultati relativi ai PCB assai diversi fra le analisi eseguite da ARPAT e quelle eseguite in autocontrollo.Infatti dai risultati analitici dell'unico controllo effettuato da ARPAT, con l'impianto che bruciava solo rifiuti urbani, si ottiene un totale dei 12 congeneri dei PCB indagati di 1,76 ng/Nm3 per la linea 3, e di 1,96 ng/Nm3 per la linea 2.Nei risultati degli ultimo autocontrolli (Settembre 2010), invece, fatti con le “nuove regole” e con l'impianto che brucia tutto ciò per cui é autorizzato, i risultati sono assai diversi: i PCB totali (sempre riferiti ai soli 12 congeneri indagati) risultano essere 60,4 ng/Nm3 per la linea 3, e 52, 5 ng/Nm3 per la linea 2, quindi valori superiori di decine di volte a quanto misurato dall'ARPAT.  A fronte di queste evidenze chiedo che il Tavolo Tecnico fornisca, in tempi ragionevoli (giorni e non mesi), una spiegazione di quanto emerso, anche perché questi PCB si vanno ad aggiungere a quelli che già inquinano terreni e contaminano, anche oltre i limiti delle norme, gli alimenti , l'acqua e, come ben sappiamo, lo stesso latte materno.

Dott.ssa Patrizia Gentilini Associazione Medici per l’ Ambiente, Referente per i Comitati Pistoia 19 novembre 2010

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Ultimo aggiornamento ( venerdì 10 dicembre 2010 )
 
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