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Risarcimento danni dell’ inquinamento alla salute.
venerdì 16 gennaio 2009 di Patrizia Gentilini
È anche bene che, si cominci a fare sapere che la Unione Europea ha stabilito delle tariffe per quantificare i danni dell’ inquinamento alla salute.
Sono stati valutati sia i danni per malattie, di cui si possono stabilire dei costi di mercato, sia i danni per anni di vita persa, mortalità prematura ecc., di cui non si può stabilire un costo di mercato, ma che si basano su valutazione date da economisti in base a fattori standardizzati. In linea di massima emerge che i "costi" in Europa sono valutati da 3 a 5 volte meno che negli USA.
Alcuni esempi del "tariffario":
* Cancro (mortale o no): 2 milioni di € ** Morte prematura: 1 milione di € *** Valore di un anno di vita perso: 50mila euro **** 1 punto di quoziente intellettivo perso ( a causa del mercurio ): 10mila € ***** ecc., ecc.
L’ importanza principale dell’ affermarsi di questi sistemi di calcolo in Europa e in U.S.A.non sta nei valori economici, ma nel riconoscimento che una centrale elettrica, una discarica, un inceneritore, un cementificio, ecc. provocano questi danni, che hanno un costo. Non ci sono dubbi su questo punto, non c’ è più la necessità di fare alcuno studio di verifica per stabilire se il danno è provocato da una piuttosto che da un’ altra centrale a carbone o inceneritore, ci sono solo delle variabili di entità che variano da zona a zona per molteplici fattori, che sono ben spiegati nello studio in questione.Chiediamoci se, con questi dati che provengono dagli studi della Comunità Europea e degli USA, non sia il caso di cominciare a a verificare se si è fatto o no tutto quello che si poteva per evitare tanti drammi, e chiedere il risarcimento dei danni per quanto non sia stato fatto per impedire questi enormi danni alla popolazione. Questo sarebbe anche una’ ottima lezione per una più attenta valutazione degli insediamenti futuri e delle metodiche da utilizzare, specie quando- come per i rifiuti - esistono già validissime e più economiche soluzioni al posto di inceneritori e discariche!E quel che peggio ciascuno di noi potrebbe dire di avere avuto delle vittime da questo tipo di sviluppo dissennato: è il momento di PRETENDERE non un solo FUTURO sostenibile e durevole, ma già un OGGI più vivibile cominciando con il dotarci di una classe politica più efficiente ed informata.
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