Comuni virtuosi crescono...
Odg su strategie di riduzione e gestione ottimale dei rifiuti
....che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;
OGGETTO:
Odg su strategie di riduzione e gestione ottimale dei rifiuti DOCUMENTO NON UFFICIALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI AVIANO
Ritenuto1. che obiettivo comune di cittadini e amministratori è di produrre sempre meno rifiuti e giungere al riciclaggio totale, ovvero che la “vision”, come espressamente indicato dal D. Lgs. 296/07 (Finanziaria 2007, art. 1, comma 1109) è: “rifiuti zero”;2. che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;
3. che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 180, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:
a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;
b) la previsione di clausole di gare
d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;
c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed allariduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;4. che il D.Lgs n. 152/06, all’art 198 attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento;5. che il DLgs. 296/07 art. 1, al comma 1108 fissa al 60%, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare entro il 31 dicembre 2011;6. che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo”nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;
7. che la Direttiva 2006/12/CE del parlamento Europeo ha adottato una serie di disposizioni volte a ridurre le quantità di rifiuti ed a sviluppare il recupero mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo od ogni altra azione e il programma ONU Agenda 21 del 12.8.1992 indica di ricondurre anche a livello locale l'uso dell'ambiente e delle sue risorse ad un ambito sostenibile attraverso l'attivo coinvolgimento della popolazione interessata;
8. che il DLgs. 296/07 art. 1, al comma 1109 fissa per gli anni successivi al 2011, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della quantita' di rifiuti inviati in discarica enella prospettiva di rendere concretamente realizzabile l'obiettivo "Rifiuti zero";9. che in provincia c'é ampio margine di riduzione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata oggi al 47,33 % (dato medio), ma con punte vicine all'80% nei comuni ove è in atto la raccolta differenziata con il metodo porta a porta (130.000 abitanti nel sanvitese, sacilese), ma con livelli del solo 25% nel capoluogo provinciale (dati 2006 fonte Provincia di Pordenone);
10. che per tutto quanto sopra riportato diventa obiettivo comune di tutti gli amministratori limitare al massimo l’utilizzo delle discariche e dei sistemi di incenerimento dei rifiuti,
deliberadi1. Intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 attraverso il perseguimento degli obiettivi che l’ Amministrazione si è data, in linea con i principi e i metodi di Agenda 21, privilegiando ipotesi alternative all’incenerimento e l'introduzione sul territorio comunale della raccolta differenziata spinta;
2. operare sulla Regione affinché elabori un piano di gestione dei rifiuti e fornisca adeguate linee guida per ottenere:
a) la riduzione della produzione di rifiuti secondo obiettivi precisi prefissati e standard uniformi;
b) la massimizzazione dei recuperi di materiali e la minimizzazione degli smaltimenti,
c) l'attivazione di costanti iniziative volte a incentivare la
sostituzione di oggetti e beni non riciclabili o compostabili;
d) l'omogeneità dei sistemi tariffari.3. sensibilizzare fin d’ora la Provincia di Pordenone, il cui Piano di Attuazione Provinciale prevede ancora un obsoleto inceneritore, ad aggiornarlo e ad incentivare la raccolta differenziata in maniera omogenea su tutto il territorio provinciale con un sistema condiviso volto al miglioramento continuo.4. di formalizzare alla Provincia di Pordenone la contrarietà al completamento del Piano che prevede anche un inceneritore.
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