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 https://www.lagazzettadilucca.it/cultura/ercolini-ospite-del-pianeta-terra-festival

Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Quello che le pubbliche amministrazioni devono perseguire PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
martedì 12 febbraio 2008

 Comuni virtuosi crescono...

Odg su strategie di riduzione e gestione ottimale dei rifiuti

 ....che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;

OGGETTO:

Odg su strategie di riduzione e gestione ottimale dei rifiuti DOCUMENTO NON UFFICIALE

IL CONSIGLIO COMUNALE DI AVIANO

Ritenuto1. che obiettivo comune di cittadini e amministratori è di produrre sempre meno rifiuti e giungere al riciclaggio totale, ovvero che la “vision”, come espressamente indicato dal D. Lgs. 296/07 (Finanziaria 2007, art. 1, comma 1109) è: “rifiuti zero”;2. che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti;

3. che il D.Lgs n. 152/06, all’art. 180, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

 a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;

 b) la previsione di clausole di gare

d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed allariduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;4. che il D.Lgs n. 152/06, all’art 198 attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento;5. che il DLgs. 296/07 art. 1, al comma 1108 fissa al 60%, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare entro il 31 dicembre 2011;6. che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo”nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;

7. che la Direttiva 2006/12/CE del parlamento Europeo ha adottato una serie di disposizioni volte a ridurre le quantità di rifiuti ed a sviluppare il recupero mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo od ogni altra azione e il programma ONU Agenda 21 del 12.8.1992 indica di ricondurre anche a livello locale l'uso dell'ambiente e delle sue risorse ad un ambito sostenibile attraverso l'attivo coinvolgimento della popolazione interessata;

8. che il DLgs. 296/07 art. 1, al comma 1109 fissa per gli anni successivi al 2011, la percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della quantita' di rifiuti inviati in discarica enella prospettiva di rendere concretamente realizzabile l'obiettivo "Rifiuti zero";9. che in provincia c'é ampio margine di riduzione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata oggi al 47,33 % (dato medio), ma con punte vicine all'80% nei comuni ove è in atto la raccolta differenziata con il metodo porta a porta (130.000 abitanti nel sanvitese, sacilese), ma con livelli del solo 25% nel capoluogo provinciale (dati 2006 fonte Provincia di Pordenone);

10. che per tutto quanto sopra riportato diventa obiettivo comune di tutti gli amministratori limitare al massimo l’utilizzo delle discariche e dei sistemi di incenerimento dei rifiuti,

deliberadi1. Intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 attraverso il perseguimento degli obiettivi che l’ Amministrazione si è data, in linea con i principi e i metodi di Agenda 21, privilegiando ipotesi alternative all’incenerimento e l'introduzione sul territorio comunale della raccolta differenziata spinta;

2. operare sulla Regione affinché elabori un piano di gestione dei rifiuti e fornisca adeguate linee guida per ottenere:

a) la riduzione della produzione di rifiuti secondo obiettivi precisi prefissati e standard uniformi;

b) la massimizzazione dei recuperi di materiali e la minimizzazione degli smaltimenti,

c) l'attivazione di costanti iniziative volte a incentivare la

sostituzione di oggetti e beni non riciclabili o compostabili;

d) l'omogeneità dei sistemi tariffari.3. sensibilizzare fin d’ora la Provincia di Pordenone, il cui Piano di Attuazione Provinciale prevede ancora un obsoleto inceneritore, ad aggiornarlo e ad incentivare la raccolta differenziata in maniera omogenea su tutto il territorio provinciale con un sistema condiviso volto al miglioramento continuo.4. di formalizzare alla Provincia di Pordenone la contrarietà al completamento del Piano che prevede anche un inceneritore.

 

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Dio ricicla e il diavolo brucia
scritto da Coordinamento strategie rifiuti, febbraio 12, 2008

COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO STRATEGIE RIFIUTI 5.02.2008
Dio ricicla e il diavolo brucia
Il Presidente della nostra Provincia, che un giorno sì e uno no inneggia all’inceneritore, ha fissato
le direttive sui rifiuti urbani principalmente con il “Programma provinciale per la gestione dei rifiuti
urbani” di fine 2004, documento che ignora clamorosamente l’importanza della raccolta
differenziata (previsione di accrescimento 1% all’anno dal 2005 in poi).
Oggi il Presidente De Anna afferma che la raccolta differenziata è “ineludibile”, ma anche che ci
vuole l’inceneritore, e taccia di “terrorismo (politico o sociale)” chi, come il Prof. Paul Connett, dice
cosa fare per non aver più inceneritori.
Il Presidente non può però non sapere che già oggi nella sua (meglio, nostra!) provincia già 130
mila persone differenziano oltre il 70% dei rifiuti prodotti; come non può non sapere che in
provincia di Udine nei Comuni in cui è stata avviata la raccolta porta a porta si è raggiunta subito la
percentuale del 75%.
E quindi -domandiamo - sa che con queste percentuali addirittura non sapremmo cosa bruciare?
E perché non dice ai cittadini che Naonis Energia (società appositamente creata per la gestione)
prevede un impianto da 160.000 tonnellate/anno con importazione di rifiuti dalle provincie di
Treviso, Belluno, Udine per almeno 120.000 t/a, quando i rifiuti residui della Provincia sarebbero
molto meno di 40.000 t/a?
Se non vogliamo restare sommersi dai rifiuti, o dalle loro ceneri, dobbiamo procedere con
intelligenza, trasparenza e vera innovazione.
Incenerire non è innovazione, è uno spreco di materie prime secondarie, un sistema oramai
superato, inefficiente e ad impatto ambientale non sostenibile (siamo già oltre i limiti delle polveri
sottili).
Innovazione è la sfida ZERO RIFIUTI, propagandata dal Prof. Connett e cui hanno aderito molte
città nel mondo, che punta al riuso e al riciclo di tutto quello che scartiamo, eliminando così quello
che si dovrebbe inviare a discarica o bruciare (con le ceneri che finiscono sempre in discarica),
potenziando le raccolte differenziate, realizzando gli impianti di recupero e riciclaggio, imponendo
(questo passaggio è fondamentale) ai produttori di rendere riciclabili i loro prodotti o di provvedere
essi stessi al recupero.
L'equivoco degli inceneritori quale sistema alternativo alle discariche - la cui logica è “più rifiuti
faccio, più ne brucio, più ne faccio” - deve essere superato.
Con una raccolta differenziata del 70-80% (ma si deve puntare più in alto) tre quarti del rifiuto non
è più rifiuto, ma materia prima secondaria, grazie al riciclaggio e al recupero, processi e impianti
molto più efficienti e meno costosi degli inceneritori. E quel 20-30% di rifiuto residuo è
ulteriormente riducibile in impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) con ulteriore recupero
di materiali. E dove si hanno raccolte differenziate alte, l’esperienza dimostra che vi è anche un
calo del 10-15% nella produzione a monte dei rifiuti.
Siamo sulla buona strada. Non occorrono altri inceneritori in Regione, ma nuovi impianti di
trattamento e la prima cosa da fare, anzi da rifare, è un nuovo piano provinciale di gestione dei
rifiuti.


Rifiuti zero entro il 2020
scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , febbraio 12, 2008

Aviano Rifiuti Zero
Con grande soddisfazione, i Cittadini per il Comune di Aviano annunciano che ad Aviano è iniziato il percorso rifiuti zero entro il 2020.
Il 6.02.2008 in Consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno, fortemente voluto dai Cittadini, che indirizza non solo la modalità della raccolta dei rifiuti ma che tende a far modificare comportamenti e stili di vita, affermando una nuova cultura fondata
sulla partecipazione responsabile e consapevole dei cittadini, per costruire un nuovo e più forte senso civico con l'obiettivo di impiegare meno risorse, consumare meno energia, ridurre le emissioni in atmosfera e produrre meno rifiuti.
Il Friuli Venezia Giulia non è la Campania e l'Ordine del giorno approvato ad Aviano, chiede alla nostra Regione linee guida per la riduzione della produzione di rifiuti, la massimizzazione dei recuperi di materiali e la minimizzazione degli smaltimenti, e per ottenere
l'omogeneità dei sistemi tariffari.
Il documento esorta inoltre la Provincia di Pordenone ad aggiornare l'attuale piano di gestione dei rifiuti che, contenendo ancora la
previsione di un inceneritore, è ritenuto oramai superato.
Se l'impegno ad operare per tendere all'obiettivo della forte riduzione dei rifiuti è stato condiviso dall'intero Consiglio comunale, l'Ordine del Giorno non è stato votato dalle minoranze che -perdendo una grande occasione- hanno preferito la demagogia insistendo su una diversa
presa di posizione: no all'inceneritore ad Aviano.
Su questo naturalmente siamo d'accordo ma siamo altrettanto convinti che un impostazione "non nel mio giardino", sarebbe stata molto meno
efficace e, addirittura, controproducente proprio per Aviano.
Il problema va affrontato alla radice e l'attuale maggioranza che governa Aviano ha intenzione -nell'interesse di Aviano - di far approvare lo stesso documento anche da altri Consigli comunali per
ottenere la massima condivisione su una chiave di soluzione di un problema che interessa tutti.
Contattateci: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

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Ultimo aggiornamento ( martedì 12 febbraio 2008 )
 
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