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MANIFESTAZIONE A SELVAPIANA, spostata a RUFINA |
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Sabato 26 Maggio 2007, 08:00 - 17:00 |
inserito da msirca |
Visite : 4742 |
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26 maggio - Manifestazione contro l'inceneritore di Selvapiana,
La data di mobilitazione nella Valdisieve per il 26 maggio è confermata
anche se con qualche cambiamento: la giornata non si svolgerà a Pontassieve
ma a Rufina, il comune limitrofo a pochi chilometri di distanza.
Inoltre, non si tratta più di una manifestazione, ma di un presidio nella
piazza del mercato. Ecco il volantino:
Sabato 26 maggio PRESIDIO… …incontriamoci, socializziamo, scambiamoci conoscenze, dubitiamo di ciò che ci viene detto, informiamoci e controinformiamo, creiamo momenti di dibattito e discussione per non lasciare che il futuro del territorio in cui viviamo sia gestito da chi crede di avere carta bianca sul nostro futuro, ma che in realtà è sempre più distante dalle reali esigenze della popolazione, poiché marcia a braccetto con gli interessi economici di aziende e cooperative amiche…
- Contro le nocività e l’emissione di sostanze cancerogene, a difesa della salute di tutti e tutte.
- Contro le nocività, la devastazione del territorio e il pericolo di contaminazione della catena alimentare (inquinamento di colture e falde acquifere).
- Per l’avvio di percorsi di democrazia dal basso in modo che la popolazione possa partecipare realmente alle scelte che riguardano la vita del territorio e non venga chiamata in causa solo a giochi fatti.
- Per una gestione dei rifiuti basata sul riutilizzo, il riciclaggio, la raccolta porta a porta e il trattamento a freddo in quanto a basso impatto ambientale e meno onerosa per i fondi pubblici (i costi di realizzazione sarebbero ridotti del 60% a fronte di una spesa di 52.000.000 di euro per la costruzione del nuovo inceneritore).
- Per un incremento dell’occupazione: il rapporto di posti di lavoro tra inceneritore e gestione alternativa sarebbe di 1 a 20.
- Essere contro l’inceneritore di Selvapiana significa opporsi alla costruzione di qualsiasi inceneritore, ma più in generale di qualsiasi opera, grande o piccola, devastante per il territorio, per la salute e che con i nostri soldi, gonfia le tasche dei privati.
…a partire dalle ore 14:00a Rufina in Piazza Umberto I Durante la giornata si svolgerà anche la II Assemblea Regionale del Patto Toscano di Solidarietà e Mutuo Soccorso.
Assemblea Popolare della Valdisieve contro l’inceneritore
fipviavillamagna27a
Documento allegato:
PER IL PATTO TOSCANO Il percorso tracciato dal Patto Nazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso rappresenta, ad oggi, uno degli strumenti più efficaci per mettere in relazione le esperienze, i metodi e le pratiche che caratterizzano i comitati e i gruppi che si battono a livello locale contro opere, piccole e grandi, devastanti per il territorio e la salute, realizzate socializzandone i costi e privatizzandone i profitti.Riteniamo che il nascente patto toscano debba costituirsi su punti ben definiti:
- il patto deve, nella sua sintesi, assumere le istanze della base e non viceversa;
- rifiuto della delega e della rappresentanza formale;
- porsi su un piano che rifugga la logica della concertazione;
- ricerca di autonomia di metodi, pratiche e linguaggi, sia dal punto di vista partitico che mediatico;
- ricerca di canali di comunicazione e controinformazione autonomi e svincolati dai mezzi di informazioni ufficiali che sono un tassello dei poteri economico e politico: utilizzo dello strumento dell’inchiesta;
- costante ricerca di orizzontalità nel rapporto tra comitati: per questo proponiamo che la presidenza delle varie assemblee e iniziative del patto regionale sia assunta dai comitati locali dove l’assemblea o l’iniziativa viene svolta, purché, seguendo la logica della solidarietà e del mutuo soccorso, questa vengano svolte sul tutto il territorio toscano;
- assunzione di tutte le lotte locali, senza che nessuna di esse venga considerata più importante di altre, ma dando la priorità alle “emergenze” che si presenteranno di volta in volta: in quest’ottica la realizzazione di un qualsiasi progetto di devastazione del territorio deve esser considerata una sconfitta per tutti i comitati aderenti al patto, viceversa, una vittoria deve esser un impulso ad intensificare la lotta nella consapevolezza che fermarli sarà dura, ma è comunque possibile;
- Su questa linea chiediamo che il patto toscano, non appena costituitosi, aderisca al Patto Nazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso e quindi ricerchi un’apertura verso tutte le lotte che si sviluppano sul territorio nazionale.
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