(..perchè ci interessa questa notizia? E' ovvio che il tema sia il nostro pane ma c'è molto di più, c'è una grande preoccupazione. Chi è alla guida della Regione Puglia è un politico giovane, "amato", carismatico ma...evidentemente ha il vizietto di tutti gli sviluppisti del fare...qualsiasi cosa piaccia ai grandi gruppi di interesse, evidentemente senza andare troppo per il sottile. E se questo di Massafra se lo è probabilmente trovato in eredità, non ha esitato a pronunciarsi per tre o quattro nuovi "termovalorizzatori" da fare subito in Puglia per evitare alla "sua" regione i disastri campani. Il guaio è che questo carismatico politico è in predicato di condizionare i risultati del congresso imminente di un importante partito della sinistra. Non abbiamo un pò troppi "ambientalisti del fare"...qualsiasi cosa? Questo commento è un invito alla riflessione)
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Puglia.php?id=1.0.2227347712
...Le norme Ue impongono agli Stati membri di effettuare una valutazione di impatto ambientale di taluni tipi di progetti di sviluppo che potrebbero avere un significativo impatto sull'ambiente, prima di autorizzarne la realizzazione. In piu' i Paesi interessati sono tenuti a consultare l'opinione pubblica prima di una decisione definitiva. Nell'ambito della procedura aperta da Bruxelles sul caso dell'inceneritore di Massafra, nel novembre 2006 la Corte Ue ha condannato l'Italia.
Regioni - Puglia
Per la mancata esecuzione di una valutazione dell'impatto ambientale
Rifiuti, richiamo Ue a Italia per inceneritore regionale: rischio sanzioni
Roma attui pienamente sentenza corte su impatto sito Massafra
Bruxelles, 5 giu. - (Adnkronos/Aki) - Richiamo Ue all'Italia per la mancata esecuzione di una valutazione dell'impatto ambientale del nuovo inceneritore di rifiuti a Massafra, in Puglia, con il rischio di future sanzioni. La Commissione europea ha deciso di inviare a Roma una lettera di messa in mora, ai sensi dell'articolo 228 del Trattato, per non aver attuato il verdetto dei giudici Ue sul sito pugliese. ''In caso di inadempienza -si legge in una nota- lo Stato membro potrebbe incorrere in un'ammenda''.
Le norme Ue impongono agli Stati membri di effettuare una valutazione di impatto ambientale di taluni tipi di progetti di sviluppo che potrebbero avere un significativo impatto sull'ambiente, prima di autorizzarne la realizzazione. In piu' i Paesi interessati sono tenuti a consultare l'opinione pubblica prima di una decisione definitiva. Nell'ambito della procedura aperta da Bruxelles sul caso dell'inceneritore di Massafra, nel novembre 2006 la Corte Ue ha condannato l'Italia.
Successivamente e' stata avviata una valutazione dell'impatto che, tuttavia, ''non garantisce un'efficace consultazione dell'opinione pubblica come richiesto dalla direttiva Ue in materia''. Da qui la decisione della Commissione di inviare il nuovo richiamo che si applica quando uno Stato membro non ha dato piena esecuzione ad una sentenza Ue.
Commenti () >> |
|
Scrivi commento |
Si deve essere connessi al sito per poter inserire un commento. Registratevi se non avete ancora un account. |
|