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Ercolini ospite del "Pianeta Terra Festival"

 

 

Sabato 8 ottobre alle ore 19 presso la sala sala convegni di Confindustria toscana nord sita a Lucca in piazza Bernardini, 41 Rossano Ercolini, goldman environmental prize 2013, sarà ospite del Pianeta Terra festival, che vede studiosi nazionali e internazionali confrontarsi per costruire una visione nuova per il futuro del nostro Pianeta.

All’evento, dal titolo “Dall’ego-logia all’eco-logia: quando i cittadini possono fare la differenza”, sarà presente con Ercolini anche Samir de Chadarevian, advisor, storyteller ed editorialista.

Entrambi dialogheranno con Irene Ivoi sull’importanza di ripensare ad un modello economico, antropologico e culturale del tutto ego-logico e inadeguato a risolvere le grandi sfide dei nostri tempi.

Dall’ego-logia all’eco-logia, un gioco di parole che fa appello ad una sfida:  il passaggio dal “modello lineare” (estrazione, produzione, consumo, smaltimento) centrato sullo sfruttamento sconsiderato della natura al “modello circolare” basato sul rispetto dei tempi e dei modi della rigenerazione ambientale.

L’ingresso all’incontro è gratuito fino ad esaurimento posti.

 

 

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Non monetizziamo la salute.... PDF Stampa E-mail
Scritto da msirca   
domenica 06 maggio 2007

 (oggi, qui, possiamo e dobbiamo non monetizzare la salute, impediamo la costruzione degli impianti nocivi)

 

 

 http://www.lanuovaecologia.it/inquinamento/atmosferico/7572.php

 

 

 

Il risarcimento per Bhopal resta esiguo

 

Dopo 22 anni dall’incidente alla Union Carbide, i 500.000 sopravvissuti ricevono l'ultima beffa: la Corte suprema indiana ha respinto la petizione che chiedeva maggiori indennizzi. Per l'organo giudiziario le vittime sono 3.000. Per le associazioni molti di più.

La Corte suprema indiana ha respinto una petizione che chiedeva maggiori risarcimenti per le vittime della tragedia di Bhopal del 1984. L'associazione delle vittime Bhopal Gas Mahila Pidita Sangh si era rivolta alla Corte sostenendo che la tragedia, originata da un'esplosione in una fabbrica di pesticidi della multinazionale americana Union Carbide, ha causato 15.000 tra morti e feriti. La Corte contesta queste cifre, adducendo che le stime ufficiali governative parlano di 3.000 morti, con un risarcimento complessivo stanziato di 478 milioni di dollari.

Lo scorso mese le associazioni avevano chiesto almeno di riconoscere 14.000 vittime, ma la Corte ha detto di non avere elementi per farlo. La Welfare Commission di Bhopal ha riferito che solo una parte dei finanziamenti stanziati per i risarcimenti sono stati erogati, tanto da lasciare senza risarcimento oltre 17.000 persone. Il governo, invece, afferma che sono "solo" 14.000 quelli che non hanno avuto risarcimenti, ma unicamente perché non è stato possibile rintracciarli.

Sono passati più di 22 anni ma per la gente di Bhopal la lotta per la sopravvivenza continua. Gli abitanti della capitale dello Stato del Madhya Pradesh, nell'India centrosettentrionale, non riescono a dimenticare la notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, quando 40 tonnellate di miscela di gas letale (isocianato di metile) fuoruscirono dall'impianto della Union Carbide. I 500.000 sopravvissuti di Bhopal sopportano oggi ancora le conseguenze della tragedia, una delle più gravi nella storia dell'industria: la percentuale di diffusione di malattie e malformazioni è ancora molto alta.

4 maggio 2007

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Ultimo aggiornamento ( domenica 06 maggio 2007 )
 
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