http://www.legnanonews.com/news/2/42665/
Accam: da inceneritore a fabbrica di materiali
Un progetto innovativo, il primo in Italia:
tarsformare un inceneritore in una fabbrica dei materiali. E' il sogno dei
sindaci di 5 piccoli comuni nostro territorio (Buscate, Canegrate, Castano Primo, Magnago e
Vanzaghello) dopo un
incontro in Regione. Di seguito il comunicato diffuso in
giornata.
http://www.legnanonews.com/news/2/42665/
Accam: da inceneritore a fabbrica di materiali
Un progetto innovativo, il primo in Italia:
tarsformare un inceneritore in una fabbrica dei materiali. E' il sogno dei
sindaci di 5 piccoli comuni nostro territorio (Buscate, Canegrate, Castano Primo, Magnago e
Vanzaghello) dopo un
incontro in Regione. Di seguito il comunicato diffuso in
giornata.
Nel corso di un cordiale e proficuo incontro
tenutosi il 4 novembre al Pirellone, i sindaci di Buscate, Canegrate, Castano
Primo, Magnago e Vanzaghello hanno illustrato all’assessore regionale Terzi
come, a seguito dell’evoluzione delle ipotesi di intervento formulate dal
“tavolo tecnico” relative all’impianto Accam siano rimaste in campo due sole
ipotesi: la prima, caldeggiata dai Sindaci della delegazione
presente all’incontro, prevede la sola Fabbrica dei Materiali (senza
revamping), la seconda prevede la Fabbrica dei Materiali più il
revamping di una linea.
Le ragioni della netta preferenza dei Sindaci
presenti per lo scenario della sola Fabbrica dei Materiali (senza revamping)
deriva dalla convinzione, maturata collegialmente nel corso di questi mesi, che
sia la soluzione che meglio risponde a criteri di fattibilità tecnica, minor
impatto e, soprattutto, di sostenibilità economica: il solo impianto di
selezione a freddo, per le sue caratteristiche di flessibilità, permette di
raggiungere il break even anche in presenza di fattori critici (minor numero di
utenti serviti o maggiore quota di raccolta differenziata).
Si sono infatti
esplicitate le criticità economiche dello scenario “fabbrica dei materiali più
revamping” che prevede 24 milioni aggiuntivi rispetto all’ipotesi che non
contempla il revamping (13 milioni per la sola fabbrica dei materiali contro i
37 milioni per revamping più fabbrica dei materiali) ma anche risorse economiche
aggiuntive da inserire nel business plan, ossia prevedere adeguati fondi per
sostenere i costi della futura bonifica ambientale così come gli effetti
patrimoniali della progressiva dismissione dell’inceneritore.
Tali costi, non
adeguatamente evidenziati in questi mesi nell’elaborazione e valutazione degli
scenari, sono stati portati anche formalmente all’attenzione di Accam (p. es.
dal Comune di Buscate), allo scopo di sottolineare l’ulteriore divario economico
tra le due ipotesi.
Nell’incontro è stata affrontata anche la
questione della proceduta di AIA pendente: il dirigente ha confermato che la
stessa risulta “in itinere” a seguito della richiesta di sospensiva inoltrata a
suo tempo e l’assessore Terzi ha ribadito la necessità che i Sindaci ed i
Consigli Comunali abbiano tutti gli elementi a disposizione e si prendano tutto
il tempo necessario per arrivare ad una proposta meditata, sostenibile dal punto
di vista ambientale ed economico e, per quanto possibile, condivisa dalla
maggior parte del territorio.
L’attenzione al territorio ed alle sue istanze
e proposte è stata più volte ribadita dall’Assessore Terzi che ha sottolineato
le decisioni strategiche della Regione Lombardia che vanno nella direzione di
non
incrementare, anzi contenere e ridurre, le attuali potenzialità degli
inceneritori esistenti.
Nel corso dell’incontro si è anche preso atto
delle criticità e dei problemi che possono derivare dalla approvazione dell’art.
35 del c.d. decreto “sblocca Italia” dell’attuale Governo cui la Regione
Lombardia, così come molti Comuni del territorio, si è opposta.
Tale articolo
prevede infatti che gli inceneritori individuati su proposta del Ministro
dell’Ambiente siano ricettivi dei rifiuti urbani prodotti su tutto il territorio
nazionale sino a saturazione del carico termico dell’impianto, non sussistendo
più vincoli di bacino per gli stessi impianti.
L’assessore Terzi ha manifestato la propria
disponibilità ad un incontro con tutti i Sindaci del territorio per illustrare
le più recenti statistiche relative alla tendenza nella produzione di rifiuti
(quote raccolta differenziata, produzione pro capite ecc) e per riaffermare le
linee strategiche della Regione Lombardia in merito alla situazione degli
impianti di incenerimento.
Concludendo l’incontro la struttura della
Direzione Regionale si è presa l’impegno di verificare se ci sia la possibilità
di attingere a risorse europee per sostenere il progetto innovativo
( primo caso
in Italia) di trasformazione di un inceneritore in una fabbrica dei
materiali.
I Sindaci hanno ringraziato l’assessore Terzi per
la disponibilità e la volontà di collaborazione attiva dimostrate ancora una
volta.
MARINA PISONI (Sindaco Buscate)
ROBERTO
COLOMBO (Sindaco Canegrate)
GIUSEPPE PIGNATIELLO (Sindaco
Castano Primo)
CARLA PICCO (Sindaco
Magnago)
LEOPOLDO GIANI (Sindaco
Vanzaghello)
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