Il ricorso al TAR TOSCANA presentato dal WWF Italia contro REGIONE TOSCANA E PROVINCIA DI FIRENZE per l’annullamento della delibera luglio e ottobre 2006 con le quali è stata approvata la variante al Piano provinciale della provincia di Firenze per la gestione dei rifiuti nell’ATO 6, consta di nove motivi nei quali sono illustrati altrettante ragioni di illegittimità delle delibere impugnate...
Con il primo motivo il WWF contesta che la Provincia di Firenze non abbia mantenuto fede agli impegni, che essa stessa aveva preso con precedente delibera, nella quale era stato stabilito che in caso di valutazione di impatto sanitario complessivamente negativo non si sarebbe insistito nella scelta dell'inceneritore nella piana ma si sarebbero predisposte soluzioni diverse per la gestione dei rifiuti RICORDIAMO CHE LA V.I.S. RILEVA:
1)- l’emissioni di diossine aumenterà notevolmente negli scenari futuri in ragione dell’inserimento del termo distruttore (pag. 49 VIS prima fase) e che per quanto riguarda il cadmio, mercurio, polveri, diossine, idrocarburi esiste una “eccedenza positiva nel bilancio futuro” sul bilancio generale dell’area.
2)- che tali dati sono stati successivamente confermati nella seconda fase della VIS nella quale si afferma che per cadmio e diossine, con l’inserimento dell’inceneritore nella piana si registreranno valori di ordine di grandezza comparabili con le sorgenti di traffico più significative (vedi pag. 268) con un sostanziale raddoppio degli inquinanti più pericolosi nell’intera area; 3)- inoltre è stata contestata una grave carenza di istruttoria per verificare gli effetti sanitari dell’impianto nell’area in considerazione del fatto che non sono stati verificati gli effetti delle polveri sottili di misura inferiore di 2.5 micron, sicuramente emesse dall’impianto come espressamente affermato dalla stessa valutazione dell’impatto sanitario etc. etc.
Il WWF contro l’inceneritore della piana fiorentina
mercoledì 24 gennaio 2007
Il WWF contro l’inceneritore della piana fiorentina. I perché di un no. Una scelta insostenibile da un punto di vista sanitario e ambientale.
Continua con un nuovo ricorso la battaglia legale dell’associazione che sostiene l’illegittimità della scelta dell’incenerimento per la frazione residua e delle procedure di approvazione e localizzazione dell’impianto. Per l’Associazione si tratta di una scelta sbagliata e gravissima sia sul piano sanitario che su quello ambientale e della politica dei rifiuti. Anche tutta la procedura che ha portato alla localizzazione e approvazione dell’impianto risulta viziata da importanti carenze e inadeguatezze che la rendono per il WWF illegittima da un punto di vista giuridico.
E’ per questo che l’Associazione si è rivolta al Tribunale Amministrativo Regionale, impugnando le delibere della Provincia di Firenze e della Regione Toscana pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana del 31 ottobre 2006
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 24 gennaio 2007 )
Il tempo è scaduto
Scritto da Luca
mercoledì 24 gennaio 2007
di Carlo Bertani - 22 gennaio 2007
"Sono tutte fandonie, queste! Bella verità! Come se qualcuno volesse sostenere che basta sussurrare una formula magica perché i fiumi tornino agili indietro, il mare, messo in ceppi, diventi inerte, i venti, pur non avendo fiato, soffino, il sole si fermi, la luna sia schiumata come un brodo, le stelle si stacchino dal cielo, il giorno scompaia, la notte prolunghi la sua durata". Apuleio - Le metamorfosi (o L'asino d'oro) - II sec. D.C.
Fa paura usare quel termine, ed allora ci s'inventa di tutto: Kyrill diventa così una "tempesta", poi un "ciclone". Infine, quando i venti raggiungono i 225 Km/h , si getta la maschera e non si teme più di chiamarlo per quel che è: uragano. Sì, per la prima volta a memoria d'uomo, sul Nord Atlantico si è formato un uragano ed ha attraversato l'intera Europa centrale: non era mai successo. In passato abbiamo avuto la tempesta Erwin (8 gennaio 2005) che provocò 43 morti in Germania, Svezia, Estonia, Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda: il vento soffiò per ore a 180 km all'ora, e tutto ciò avvenne soltanto 2 anni fa. Nel 1999 una violenta bufera s'abbatté sulla Francia e provocò 130 morti, e per trovare un altro disastro simile dobbiamo riandare al 1990, quando una violenta tormenta di neve e ghiaccio colpì soprattutto la penisola iberica.
Chiuso un occhio sulla centrale nucleare slovena di Krško che sorge in zona sismica.
Scambio fra rigassificatore italiano e centrale nucleare slovena, mediatore Massimo D'Alema.
D'Alema: "Ritengo che i nostri due paesi siano avanzati e moderni in grado di fare, come si fa in tante parti del mondo, rigassificatori e di far funzionare centrali nucleari senza creare motivi di paura. Siamo fra i paesi in grado di dominare queste tecnologie".
Ambiente: stanziati 750mila euro per pannelli solari
Possibile detrarre da Irpef il 55% delle spese in 3 anni
(ANSA) - FIRENZE, 23 GEN - La Regione stanzia per il 2007, 750.000 euro per continuare a promuovere la diffusione nel territorio toscano dell'uso di pannelli solari. La cifra e' piu' che doppia rispetto al 2006 e servira' a coprire, fino al 20%, le spese sostenute dagli utenti per interventi con importo massimo di 5.000 euro. E' attivo anche il Fondo di garanzia a tassi molto convenienti, fino a 40.000 euro a intervento per i privati.C'e' poi la possibilita' di detrarre dall'Irpef il 55%, in tre anni,delle spese sostenute.
AmbienteFuturo news Gennaio 2007 (Tutte le novità sui "rifiuti" dalla Finanziaria)
Scritto da msirca
lunedì 22 gennaio 2007
Non solo CIP 6...
Mentre attendiamo in modo non certo rilassato che l’emendamento approvato dal Governo nella seduta del 27 dicembre in materia di abolizione dei certificati verdi a favore della combustione della parte non biodegradabile dei rifiuti venga avallato in sede parlamentare, pensiamo di far cosa utile nel riassumere le principali novità introdotte dalla Legge Finanziaria in materia di gestione dei rifiuti.
http://ambientefuturo.interfree.it fornisce ulteriori commenti.
Seguono le novità, comma per comma e le analisi.
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 24 gennaio 2007 )
Provvedimenti che non possono aspettare
Scritto da msirca
domenica 21 gennaio 2007
Il documento è interessante anche se alcune parti esulano dalle tematiche a cui normalmente ci atteniamo in questo sito; non posso tagliarle ovviamente, invito alla lettura senza considerare se non interessa, i rovelli sui partiti senz'anima
Alla rincorsa di Kyoto: gli eco-interventi della Finanziaria
Scritto da msirca
venerdì 19 gennaio 2007
Il convitato di pietra
Il mesto compromesso di Kyoto (ma da qualche cosa bisogna cominciare
per stabilire le regole che allontanino disastri molto annunciati..), è
tirato in ballo a proposito e a sproposito da cassandre che vedono in
queste stagioni impazzite le avvisaglie della fine del mondo e da
scettici cinici e navigati che minimizzano gli effetti e le previsioni
richiamando la ciclicità di questi eventi e il fatto che madre terra è
ancora sotto i nostri piedi.
Una analisi di AmbienteFuturo sui risultati del "Tavolo Tecnico (ancora una volta se la sono suonata e ballata come se i cittadini non esistessero) gettati in faccia alla popolazione, senza nessun confronto su temi dove la popolazione fiorentina in questo caso, ha molto da dire e ha fatto concrete proposte alternative.
Il tavolo tecnico con esperti di ambo le parti che si confrontino e analizzino le possibili soluzioni, unico leggittimo a ben vedere (dal momento che secondo vari accordi e convenzioni nazionali e internazionali sottoscritti dagli amministratori, la cittadinanza ha voce in capitolo riconosciuta in materia di scelte ambientali impattanti la salute e la qualità della vita), è stato promesso dal presidente Martini, poco meno di un anno fà; bugiardi come al solito.....
NELL'AREA FI-PO-PT IL TAVOLO TECNICO REGIONALE "TRUCCA" LE CIFRE PER GIUSTIFICARE L'INCENERITORE UNICO (VOLUTO ANCHE DA LEGAMBIENTE)
Il DottorMichelangiolo Bolognini segnale e commenta:
“Faccio notare a tutte-i la pericolosa disinformazione del testo in quanto:
- da per scontato che la finanziaria 2007 abbia abolito gli incentivi alla "termovalorizzazione" dei rifiuti e questo non è vero, sono mantenuti quelli esistenti e anche per il futuro si daranno contributi all' incenerimento della frazione organica dei rifiuti
- afferma che il motivo del contendere nella modifica del comma della finanziaria fatta da una "manina" è l'abrogazione dei contributi anche agli impianti già autorizzati (magari!), quanto invece la ragione del contendere è quella di bloccare, e solo in parte, i nuovi contributi, a partire da una certa data o da un' altra, mantenendo inoltre la possibilità di derogare la nuova norma per singoli impianti già autorizzati.
Probabilmente l'Autore, che è persona "amica", ha voluto essere il più chiaro possibile e semplificare l'argomento.
Quando la semplificazione è però eccessiva il messaggio che scaturisce dal contenuto rischia di diventare controproducente, in questo caso: "non preoccupatevi va tutto bene, almeno da ora in poi", quando dovrebbe essere " continuiamo a preoccuparci, ed ad agire, visto che le cose continuano ad andare male"
Gli inceneritori non sono stati inceneriti anzi....
Presentata una berlina che potrà utilizzare benzina, etanolo, metano o qualsiasi combinazione di questi carburanti, senza nessuna modifica.
La prima auto Tetrafuel al mondo. La rivoluzione della Fiat brasiliana.
Ci siamo: in giugno la Fiat brasiliana lancia la prima auto tetrafuel di serie del mondo, una Siena (versione tre volumi della Palio), che potrà utilizzare benzina, etanolo, metano o qualsiasi combinazione di questi carburanti, senza nessuna modifica.
Sistemare la situazione comunitaria ambientale è un fatto che non riguarda soltanto il vivere della popolazione europea ma anche l'aspetto economico, quindi bisogna, al più presto, adottare politiche energetiche nuove e sostenibili. Per questo, facendo il punto sulle politiche eco-energetiche dei paesi membri, l'Ue ha dovuto bocciare quella italiana. ''Nonostante la forte crescita in settori come l'eolico, il biogas e il biodiesel, l'Italia è lontana dagli obiettivi definiti sia a livello nazionale che europeo''. E' quanto si legge nel documento presentato in questi giorni a Bruxelles dalla Commissione Europea insieme al pacchetto sulla politica energetica. ''Diversi fattori contribuiscono a questa situazione - continua il testo -in primo luogo c'è un grande elemento di incertezza dovuto alle recenti ambiguità e cambiamenti politici nel definire la politica attuale''. In secondo luogo, sottolinea la Commissione, ''ci sono vincoli amministrativi come le complesse procedure di autorizzazione a livello locale'', e infine ''ci sono barriere finanziarie come gli alti costi di connessione alla rete''. Per tutti questi motivi - sottolinea Bruxelles - l'Italia fa registrare ancora dei ritardi molto forti. Secondo la normativa europea l'Italia deve arrivare al 25% di elettricità prodotta dalle rinnovabili entro il 2010.
Le misure annunciate - La Commissione Europea ha presentato l'annunciato pacchetto di misure sulla politica energetica e ha proposto la riduzione di almeno il 20 per cento entro il 2020 delle emissioni di gas serra dei Ventisette.
E-mail di richiesta informazioni da parte di G. (email firmata ricevuta il 7/01/2007)
Gentilissimo staff,
il mio nome è G. e sono un componente del comitato pro ambiente del comune di Modugno, una piccola città a una manciata di km da Bari. Papale papale, è il suo nucleo industriale, abbondantemente ammorbato da un tasso d'inquinamento terrificante che negli ultimi anni ha prolificato un numero notevole di tumori e di leucemie nella popolazione locale.
Nonostante questo stato penoso della nostra terra, è in atto la realizzazione di un inceneritore e di una centrale termoelettrica nella nostra città.
Mi sono imbattuta nel vostro bellissimo sito e ho capito subito, "ictu oculi", che siete davvero in gamba...ergo, mi piacerebbe tanto chiedervi qualche consiglio sul modo in cui il nostro comitato locale può muoversi.
Abbiamo già organizzato due manifestazioni (ad ottobre e a novembre) e tutto sommato la cittadinanza ha partecipato con molta motivazione, benchè ci aspettassimo una moblitazione + massiccia.
Il 12 dicembre è stata indetta una conferenza dei servizi, alla quale avrebbero dovuto partecipare il presidente della Regione Vendola, Pecoraro Scanio, il presidente della Provincia Divella, il sindaco di Bari. TUTTI VERGOGNOSAMENTE ASSENTI.
Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità. La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile. Vediamo il perché.
Non vogliamo la Romagna dei camini !!!«Lo studio dimostra anche che la diossina è letale a bassissime concentrazioni che si misurano in «picogrammi», cioé miliardesimi di milligrammo. La mamma che allatta assicura al neonato una quantità di diossina 15.000 volte superiore alla quantità emessa dall’inceneritore.»
«Sulla base di questi evidenti “pericoli” per la salute pubblica, risulta chiaro che l’incenerimento dei rifiuti, spacciato in Italia come energia rinnovabile “assimilata” dal 1991, come il solare, l’eolico, processi anaerobici di biomasse ecc., ha per 15 anni sottratto risorse per progetti ecocompatibili, ha fatto soldi da capogiro, assicurando alle popolazioni esposte un peggioramento della salute.»
«Questi valori di rischio e queste concentrazioni di diossina - si legge a commento dei dati - mettono in discussione tutti gli inceneritori di grande portata, anche se costruiti con tecnologia più avanzata»
«Tale denuncie venivano diffuse il meno possibile per evitare un “ingiustificato terrorismo psicologico sui cittadini”.»
«ll cancro, una malattia che è sempre esistita, ma che fino agli inizi del secolo scorso era relativamente rara, oggi rappresenta il più grave problema di sanità pubblica, per la sua dimensione epidemiologica, per le cause che lo determinano e per le difficoltà di controllo una volta che la malattia sia diffusa.» Si considera che circa il 60-70% di tutti i tumori siano dovuti ad agenti e situazioni di rischio presenti nell’ambiente di vita generale e di lavoro: ciò vuol dire che se non fossero presenti, o almeno fosse ridotta la loro quantità globale, l’incidenza e la mortalità per tumore sarebbero più bassi. La dimostrazione dello stretto rapporto tra ambiente e cancro, è data da alcuni esempi.
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