Amarcord Bertolaso
Scritto da bolina   
domenica 14 febbraio 2010

(riceviamo questo promemoria, è oramai "vecchio" ma sempre attuale, pubblichiamo ritenendo di fare opera di utilità sociale, è bene sapere come è fatto chi decide del nostro destino)

Amarcord Bertolaso:
(con anni di ritardo, ma meglio tardi che mai) per approfondire leggasi "Ecoballe" di Rabitti
R. P. Roma

www.fiorigialli.it

NO A BERTOLASO

Smetterò di rilanciarla, quando uscirà la notizia su un media. Uno a caso. Anche la TV svizzera va bene...
INTERCETTAZIONE BERTOLASO CATENACCI: a proposito del perchè vogliono costruire inceneritori

Amarcord Bertolaso:
(con anni di ritardo, ma meglio tardi che mai) per approfondire leggasi "Ecoballe" di Rabitti
ciao

www.fiorigialli.it

NO A BERTOLASO

smetterò di rilanciarla, quando uscirà la notizia su un media. Uno a caso. Anche la TV svizzera va bene...
INTERCETTAZIONE BERTOLASO CATENACCI: a proposito del perchè vogliono costruire inceneritori

LE INTERCETTAZIONI /
Catenacci: «Fanno un affare da 1.325 miliardi» E Bertolaso esclamò al telefono: «Mortacci»
di Gianluca Abate
NAPOLI — Il calcolo delle ecoballe accatastate in giro per la Campania lo fa Corrado Catenacci. È il 7 marzo 2005, e alle 18.59 l’ex commissario telefona al capo della protezione civile Guido Bertolaso. La conversazione viene intercettata. Eccola.

Catenacci: «Ci sono almeno due milioni e mezzo di balle in tutta la Campania… Per quanto riguarda gli importi, secondo me sono circa 400 miliardi di lire».
Bertolaso: «Perché loro bruciandoli ricavano energia elettrica, no?».
Catenacci: «Gliela pagano a tariffa agevolata, tutto uno strano movimento che hanno fatto loro».
Diciotto minuti dopo, alle 19.17, il prefetto richiama.
Catenacci: «Ho fatto i conti con Turiello, viene una cifra mostruosa, 1.325 miliardi di lire».
Bertolaso: «Mortacci ragazzi…».

Cosa vogliano dire le due intercettazioni è cosa che il giudice spiega chiaramente. La prima conversazione è relativa al numero di ecoballe (o rifiuti, stando all’accusa) accatastate a quella data, numero che di lì in poi crescerà fino a tre milioni. La seconda, invece, fa riferimento ai previsti introiti derivanti dalla vendita di energia elettrica prodotta bruciando milioni di balle che la Procura ritiene per nulla eco. E che non fossero eco (a dar credito al giudice) se n’erano accorti i cittadini che accanto a quei siti ci vivevano, tanto che «le prime proteste delle popolazioni per i miasmi concorrevano a determinare la presentazione di interrogazioni parlamentari degli onorevoli Emiddio Novi e Alfonso Pecoraro Scanio». Il 27 febbraio 2002, il ministero dell’Ambiente «segnala l’opportunità di accertamenti». Gli rispondono che va tutto bene, grazie anche alla «prassi di addomesticare i risultati» che «deve ritenersi provata».

Così come «provata» è anche la circostanza che sin dall’inizio appariva chiara la difficoltà di smaltire le ecoballe. Sergio Pomodoro, dirigente della Impregilo, ai pm la spiega così: «Verificai che, ove si fossero utilizzati tutti i cementifici italiani e si fosse ricorsi anche a forme di combustione nei gruppi alimentati a carbone, la produzione di cdr avrebbe saturato tutti quegli impianti». Il 5 marzo 2003, invece, viene intercettata una conversazione dell’allora amministratore delegato di Fibe Armando Cattaneo. Angelo Pelliccia, il suo interlocutore, dice che è meglio «lasciare il giocattolo in mano alla Regione». Il manager risponde così: «Saremo l’unico termovalorizzatore che dà 10 euro a tonnellata per il fos, cdr… Ci bruciamo tutto quello che non ci crea problemi, ci piace così ed è finito». Il 2 aprile 2005, lo stesso Armando Cattaneo parla con un avvocato della conversione del decreto legge sull’additivazione dei rifiuti: «Siniscalchi dice che al Senato la Lega è stata tranquilla perché aveva la devolution e s’è guardata bene dal rompere le scatole, ma alla Camera si aspettano maggiore battaglia… Si teme frange di An e Lega contro… Vabbuò ci siete voi Ds».

Il 7 marzo 2005, invece, le microspie registrano la conversazione di un funzionario del commissariato per i rifiuti. Sono le 13.16. E la telefonata per il gip non ha bisogno di commenti: «Non è più il combustibile che deve essere stoccato…
Questa è monnezza vera e propria».
infine
RIMANDO QUANTO DICE LA COMMISSIONE DI INCHIESTA GIA' DUE ANNI FA (alla faccia dell'"emergenza"...):
Esemplare, a tal proposito, quanto riportato dalla relazione sulla Campania della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti:
”Peraltro i profili vantaggiosi e positivi, dal punto di vista dei finanziatori, dell'iniziativa di finanziamento del progetto del sistema integrato del ciclo dei rifiuti proposto dalla Fibe in Campania erano stati riposti -a quanto emerso- nella produzione del cdr, con i connessi benefici del Cip 6: “bruciare energia e venderla era parte fondamentale del business di Fibe” e per le banche “rappresentava il 60 per cento dei ricavi del progetto.””

(Atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, XIV legislatura, Relazione territoriale sulla Campania del 26/1/2006).

Commento minimo, in aiuto agli amici impegnati in Campania, senza pensare al vuoto di legalità e politica che appare chiaro dopo aver letto cose simili.
In un Paese normale, il Signor Bertolaso non organizzerebbe neppure la gestione dei rifiuti di un Comune di mille abitanti. Non ne sarebbe in grado. In Italia, che non è un Paese normale, gli viene rinnovato un incarico già ricoperto due anni fa, per scavare buchi e riempirli di rifiuti tal quali. In attesa di avvelenare la Campania con 4 cancrovalorizzatoridiStato in deroga alla direttiva 2001/77/CE.

Come se si volesse costruire una casa, cominciando dal tetto, e quel tetto è in amianto.
Invito tutti a spegnere la televisione, e a pretendere dalle proprie autorità (Sindaco in Primis) il porta a porta e la necessaria competenza per uscire da questo disastro. Definitivamente. Alla fine dell'anno TUTTI i Comuni devono raggiungere il 50% di raccolta differenziata. Non lo dico io, lo dice la legge. Le dimissioni di Bertolaso sono il minimo che si possa pretendere. O la finiamo coi "Commissari" o non se ne esce,le chiacchiere ormai stanno a zero.

(...)
www.buonsenso.info

NB:
Per chi vuole andare oltre al riuso riciclaggio compostaggio
temi sconosciuti (convenienza compresa) ai BerlusconiVeltroniCasiniDiPietroLegaUnited,
si guardi quanto segue.
Questo video e questo centro di riciclaggio nel trevigiano.
Costo, 5 milioni di euro, per trattare gli scarti secchi di circa un milione di abitanti.
http://www.centroriciclo.com/

http://it.youtube.com/watch?v=VJ7ZWkSPqOM

Chi parla o agisce a favore di inceneritori (anche se si chiama Napolitano e fa il Presidente della Repubblica) o non sa di cosa parla
oppure è contiguo ad un sistema di potere che ha ottenuto contro leggi e normative europee,
utili privati con sussidi pubblici per 53 miliardi di euro dal 92 al 2007 (dati pubblici) cinquantatremiliardidieuro.
Senza sussidi occulti NESSUNO costruisce inceneritori, perchè è la scelta meno efficace e più costosa in assoluto. L'ha ammesso anche un piazzista di inceneritori come Fortini in diretta a Exit, recentemente.

A livello sanitario, basta e avanza guardare il sito www.stefanomontanari.net e documenti relativi per capire l'idiozia di questa nonscelta.
Aggiungo il Video della Dott.ssa Gentilini, Isde Italia, alla quale il Cosiddetto ExMinistro della Salute Livia Turco non ha mai trovato il tempo di rispondere in due anni. Adesso hanno anche abolito il relativo ministero, così la finiamo con tutte queste discussioni inutili, e possiamo finire di devastare il Paese in accordo bipartisan.

Per un riepilogo di tutti i morti evitabili e i costi sanitari e di previdenza conseguenti:
http://video.google.it/videoplay?docid=5036343201869101344
Commenti

busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 14 febbraio 2010 )