Le sindache "pompiere" continuano a minimizzare...
Scritto da Redazione   
marted́ 15 dicembre 2009
...Una di loro, quella di Agliana, si ritrova ad avere il territorio più colpito dalle ricadute tossiche dell'impianto di incenerimento di Montale: galline ed uova inquinate da diossine e PCB tranquillamente mangiate dai suoi concittadini....
15.12.2009
IN RISPOSTA ALLE SINDACHE “POMPIERE” DI AGLIANA E QUARRATA



E' abbastanza logico che le comproprietarie di un impianto inquinante e malgestito si lamentino del fatto che qualcuno di coloro che dovrebbero controllarlo faccia il suo dovere. Meno logico è che, a lamentarsi , siano quelle che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini, ossia i sindaci dei comuni di  Agliana e di Quarrata, e che invece sono progioniere di un vero e proprio conflitto di interesse. Una di loro, quella di Agliana, si ritrova ad avere il territorio più colpito dalle ricadute tossiche dell'impianto di incenerimento di Montale: galline ed uova inquinate da diossine e PCB tranquillamente mangiate dai suoi concittadini. L'altra, quella di Quarrata, è anche un medico, e dovrebbe quindi conoscere il nuovo articolo 5 del suo codice deontologico che considera “l'ambiente come determinante fondamentale della salute dei cittadini”, e dovrebbe anche “garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile”.

Possibile che loro continuino a minimizzare la responsabilità dell'impianto per gli alti livelli di diossine e PCB riscontrati sui polli, sulle uova, sul manzo e sui terreni nell'area di ricaduta dell'impianto, quando è la stessa ARPAT che in una nota al Sindaco di Montale (n° Prot . 87648 del 9 novembre 2009) è costretta ad ammettere “Non abbiamo mai smentito una diretta riferibilità dell'inquinamento presente in zona all'inceneritore di Montale”

Le due Sindache di Agliana e Quarrata  dovrebbero sapere che la salute è  un diritto fondamentale, così è scritto nella Costituzione della Repubblica, mentre loro si trovano di fronte al conflitto tra un interesse economico e un Diritto previsto dalla Costituzione, alla quale hanno giurato di essere fedeli. Speriamo se ne ricordino!



FIRMATARI

Coordinamento dei Comitati della Piana Firenze – Prato – Pistoia

Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale

Comitato Contro l'Inceneritore di Montale

Collettivo Liberate gli Orsi (Pistoia)

Commenti
Ince Montale: Comunicato del 21 dicembre 09
scritto da bolina, dicembre 21, 2009

Coordinamento Comitati della Piana di Firenze-Prato-Pistoia
Via Toscana, 6/B Interno 26/27 59100 Prato (Po)
Sito: www.noinceneritori.org
Emails: Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo oppure Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Letture parziali da parte delle Sindache.!!! ???
Le azioniste di riferimento dell'inceneritore di Montale continuano a
svolgere con diligenza il loro ruolo di proprietarie di un impianto inutile ed inquinante, mettendosi a rincorrere dati ritagliati “su misura” per dimostrare, come ogni oste che si rispetti, che “il loro vino è buono”.Le azioniste si sono ritagliate i dati delle polveri e delle diossine dal dicembre 2007 al novembre 2009 e si sono tranquillizzate.
Peccato che si siano dimenticate del superamento del limite di giugno che,come invece era previsto dall'Autorizzazione all'esercizio, incredibilmente, non ha fatto scaturire alcun provvedimento da parte della Provincia di Pistoia.
Eppure nel prelievo fuori limite, effettuato nei primi 15 giorni del giugno di quest'anno, i dati riferiti alla diossina sono stati quasi il doppio del cosiddetto peggior risultato (dicembre 2007) riferito dalle proprietarie.I dati della diossina erano stati nel giugno pari a 0,053 nanogrammi per metro cubo, e di metri cubi dall'inceneritore ne escono oltre un milione al giorno, tanto che in quel periodo, di sola diossina ne è uscita più di 50.000 nanogrammi al giorno.
Questo dato equivale per le due settimane indagate ad oltre 700.000 dosi
tossiche, la dose massima ammissibile, per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è pari ad 1 nanogrammo di diossina per persona adulta, (per i bambini è assai più bassa).
Oltretutto alle diossine si dovrebbero sommare i dati, sempre in crescita, dei PCB.
Parlando infatti di questo pericoloso inquinante, l'ultimo dato disponibile di appena un mese fa, supera addirittura i 200 nanogrammi di PCB totali per metro cubo emesso dall'inceneritore....un vero record !
Ricordiamo ai sindaci che questi PCB stanno ricadendo nei loro territori
dove resteranno, come le diossine, per decenni.
Ma quello che è più grave è che si vanno ad aggiungere a quelli già presenti
nei terreni, nelle piante e negli animali, quest'ultimi già fuori legge per quanto riguarda le normative alimentari europee.

Normative che evidentemente non si applicano alle galline ed alle uova
toscane contaminate.
Singolare è che le sindache chiamino in causa la Regione, Provincia ed ATO al rispetto degli impegni “gestionali” presi, mentre poi non usano la stessa solerzia affinché si rispettino anche le analogamente prescrizioni in materia sanitaria.
Così, mentre l'inceneritore continua impunemente ad inquinare i terreni ed acontaminare gli alimenti, i sindaci-proprietari aspettano, sperando che nuovi ritagli di analisi diano i numeri giusti, un po' come al Lotto.
La salute dei cittadini in fin dei conti, sembrerebbe essere,….l’ultimo dei problemi!!

Firenze,Prato,Pistoia 21 Dicembre 2009
Coordinamento dei Comitati della Piana Fi – PO -PT



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