la partecipazione in libertà strettamente vigilata
scritto da msirca, febbraio 20, 2009
la libertà non è star sopra un albero...che come si è anche visto in Viale Morgagni, questi amministratori sono determinati a passare sui nostri cadaveri oltre che abbattere senza motivo fondato i lecci della memoria partigiana e sventrare senza motivo i monti del Mugello e sventrare senza motivo il sottosuolo di Firenze.
Ma volevo solo rammentare che il Coordinamento dei Comitati della Piana attende ancora il confronto "alla pari" sui sistemi migliori per la gestine dei materiali post consumo (i "rifiuti"), il presidente Martini si era impegnato ad aprile del 2006. Sembra che -credo che esiste una corrispondenza con il portavoce dei Comitati con questa motivazione- la Provincia (leggi Renzi) si opponeva strenuamente. Credo che non ci considerino più nemmeno a livello di pezze da piedi come Renzi era uso fare. Servi da imbonire con panem et circenses, proprio come Berlusconi considera i sardi (molti dei quali peraltro felici di esserlo, purtroppo). Un bel biglietto da visita per il bellimbusto candidato a sindaco, non che cambi qulcosa rispetto a Domenici in questo ambito... pro memoria per quello che ci aspetta
Partecipazione
scritto da msirca, febbraio 21, 2009
Ai capigruppo del Consiglio di Quartiere 1
AN
PD
Italia dei Valori
PDCI
PRC
UDC
Verdi
Sinistra Democratica
Gruppo Misto
p.c. Presidente del Consiglio di Quartiere 1
Oggetto: richiesta di Consiglio di Quartiere aperto per presentare il progetto di attraversamento in superficie dell'AV
Firenze, 20 febbraio 2009
Scrivo a nome dei cittadini che hanno chiesto a codesto Consiglio di Quartiere una sessione aperta per poter illustrare sommariamente il progetto di attraversamento in superficie dell'AV.
In considerazione che:
esistono dei rischi gravissimi nella costruzione dei tunnel e della stazione AV del Passante ferroviario di Firenze
i costi di realizzazione del sottoattraversamento sono già molto alti e, dalle dichiarazioni dei dirigenti FS, sono già raddoppiati arrivando a 1,7 miliardi di euro
i costi del progetto alternativo ammontano a circa 300 milioni di euro e non comportano rischi per il sottosuolo e la falda
la soluzione “temporanea” di fermata a Campo di Marte dimostra che il passaggio dei treni è possibile con l'attuale struttura ferroviaria
nell'opinione pubblica e anche negli ambienti politici non c'è la consapevolezza dei rischi del sottoattraversamento e non c'è conoscenza della alternative esistenti.
I promotori della richiesta di Consigli di Quartiere aperti (fatta per Q1, Q2, Q5) hanno inteso supplire alla carenza di informazione ed hanno operato nel convincimento di fare un servizio utile alla collettività e alle istituzioni amministrative della città. Per questo esprimono lo sconcerto per i modi con cui il Presidente Stefano Marmugi vuol ignorare, nella sostanza, la richiesta di un pacato confronto tra cittadini e amministratori.
Nello specifico:
Comunicarci la data del “Consiglio aperto” pochi giorni prima non consente di informare sufficientemente i cittadini dell'iniziativa, non rende possibile nemmeno la partecipazione degli estensori del progetto.
Effettuare la seduta aperta nelle ore pomeridiane (all'inizio si è proposto addirittura alle ore 14,30) non consente una partecipazione dei cittadini che sono a lavorare
Procedere autocraticamente non accettando di concordare alcunché con i promotori della cosa è segno di poca considerazione dei cittadini che cercano di partecipare
Trincerarsi dietro “scadenze regolamentari” e accusare chi chiede flessibilità di “voler fare il proprio comodo” è segno che dietro un rispetto formale delle regole c'è un sostanziale non rispetto dello spirito democratico
Prendiamo atto dell'impossibilità di poter presentare un progetto che crediamo sarebbe molto utile alla città.
Vi facciamo notare che questa non è una vicenda che possa dare prestigio all'istituzione per la quale state lavorando.
Vi confermiamo comunque la nostra disponibilità a costruire assieme un momento informativo per tutti, cittadini e amministratori.
Distinti saluti
le talpe dei disastri impuniti
scritto da Cirano, febbraio 23, 2009
Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
; web
http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html COMUNICATO STAMPA Firenze, 20.2.’09
Processo TAV a Firenze: il 3 marzo la sentenza.
È stata annunciata per il prossimo 3 marzo 2009 la sentenza del Tribunale di Firenze chiamato a pronunciarsi sulle pesanti e circostanziate imputazioni di danno ambientale, e reati connessi, che la Procura di Firenze ha formulato dopo il sequestro di un cantiere, sette cave e otto depositi a servizio della costruzione della linea TAV Firenze-Bologna nel giugno 2001.
Il mega-processo penale è iniziato a febbraio 2004 e si conclude quando ancora la “grande opera” non è terminata. La cantierizzazione della TAV fra Firenze e Bologna era stata avviata a luglio 1996. I “supertreni” avrebbero dovuto sfrecciare fra i due capoluoghi regionali già nel 2003: adesso sono annunciati per dicembre 2009. Da 6,5 a 13 anni: un ritardo nei tempi di consegna di almeno il 100%.
Se mai partiranno, poi, quei convogli viaggeranno per 60 km sottoterra senza il conforto di un tunnel parallelo di sicurezza: in una galleria progettata per i 300 km/h i treni TAV sono destinati a incrociarsi dentro lo stesso tubo di cemento senza vie di fuga fra una “finestra” e l’altra. Ai documenti ufficiali dei Vigili del Fuoco si sono aggiunte recentemente le dichiarazioni degli stessi costruttori (a Exit, La7, il 19 novembre 2008, minuto 29:00): in caso di incidente, deragliamento o collisione, vigerà l'obbligo di esodo in auto-soccorso! In uno scenario che ci possiamo solo immaginare, i contusi, feriti o moribondi dovrebbero raggiungere a piedi da soli, dunque, una discenderia che potrà essere lontana anche due km e mezzo...
I costi? Cresciuti almeno del 400%: da 2100 mld di vecchie lire (annunciati ma mai concretizzati come investimenti privati per una quota del 60%) sono passati a oltre 10.000 integralmente pubblici (ma il dato è molto vecchio, e il sito TAV che dava qualche informazione di massima è stato chiuso da un pezzo). L’Europa ha doverosamente costretto a far emergere nei bilanci pubblici del nostro Paese questo straordinario “buco TAV”, prima accortamente nascosto, accumulatosi all'ombra di un'architettura contrattuale quanto meno discutibile.
Un’opera, la TAV sotto l’Appennino, così “storica” e invidiata dal mondo che per quasi due anni i costruttori hanno dovuto lavorare in Mugello a minare e ricostruire circa duemila metri di galleria appena realizzata... Mai visti i documenti che attestano chi paga anche questo e tutti gli altri ‘imprevisti’. Vista, invece, la Risoluzione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, che recita testualmente: “I maggiori oneri economici dovuti a carenze progettuali evidenziate da imprese terze e attestate da sentenza del giudice ordinario, sono stati sostanzialmente riversati su TAV con la contrattualizzazione di varianti e la definizione di riserve nell‘ambito degli accordi bonari”.
A carico dell’ambiente (uno dei più incontaminati della Regione Toscana, oggetto di tutela speciale per effetto della normativa europea) danni reiterati: impattate 73 sorgenti, 45 pozzi, 5 acquedotti, 20 fiumi, torrenti e fossi. Acque drenate dalle falde: “non meno di 150 milioni di metri cubi di acqua nel territorio della Comunità Montana del Mugello”. Secondo l’accusa, “il danno meramente economico provocato sulle risorse idriche è di oltre 110 milioni di euro” e “il danno ambientale viene individuato nel suo valore più attendibile in misura pari a circa 741 milioni di euro”.
Prosegue intanto la pubblicazione di stralci della requisitoria dei PM.
GUAI TAV IN PILLOLE
stralci della requisitoria
che i Pubblici Ministeri Gianni Tei e Giulio Monferini
hanno pronunciato al processo in corso presso il Tribunale di Firenze
a carico dei costruttori della TAV fra Firenze e Bologna
Venticinquesima puntata:
“I Comuni sono stati «un po’ truffati».
Non è stato detto loro tutto quanto avrebbero avuto diritto di sapere.”
vedi il resto su:http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html