Un altro libro da leggere: La storia segreta della guerra al cancro
Scritto da Redazione   
mercoledì 28 gennaio 2009
...Una vibrante accusa contro chi ha corrotto la ricerca biomedica e chi si è fatto corrompere. E ha deciso il trionfo della «scienza dell'incoraggiamento del dubbio»: la medicina che non ha mai prove sufficienti per stabilire i nessi causali, che esita di fronte agli esperimenti su altre specie animali e non si fa convincere dai numeri dell'epidemiologia....

La redazione del sito ha in passato segnalato e consigliato la lettura di altri libri sull’argomento, su segnalazione di Nadia Simonini.

Si veda nella sezione “Documenti”: http://www.noinceneritori.org/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=22&dir=DESC&order= name&Itemid=28&limit=5&limitstart=5

“Teorie sul cancro” di Sandra Steingraber. Traduzione di Anna Rosa Biagioni e Nadia Simonini e “Quando il fumo scorreva come l’acqua” sottotitolo “Inganni ambientali e battaglie contro l’inquinamento” di Devra Davis (segnalazione e presentazione sempre a cura di Nadia Simonini), oggi vi proponiamo da:  Le Scienze, gennaio 2009

Il lato oscuro della lotta ai tumori  Scheda libro 

La storia segreta della guerra al cancro
Devra Davis Codice Edizioni, Torino, 2008

Un figlio amorevole al capezzale della madre malata, per assisterla negli ultimi giorni di vita con affettuosa dedizione. Poi un orfano inconsolabile, deciso a fare della lotta contro il cancro una ragione di vita. Infine un terribile dittatore, preda dell'ossessione di liberare il suo paese dalle forze del male, malattie comprese. È così, dalle lacrime di un giovane Adolf Hitler, che nacque nella Germania nazista il progetto di ricerca sul cancro più rigoroso e raffinato che il mondo avesse mai visto, secondo la ricostruzione di Devra Davis, epidemiologa e direttrice del Center for Environmental Oncology all'Università di Pittsburgh.
Nella mente malata di Hitler, la ricerca che avrebbe eliminato per sempre i tumori era legata a doppio filo con il progetto di sterminio degli ebrei, definiti «un cancro nel seno della Germania» e accusati, tra l'altro, di diffondere nel mondo l'uso del tabacco e altri mali moderni. Finché non arrivarono gli americani, in questa storia nella parte dei cattivi, che sconfissero il nazismo e attraversarono le macerie tedesche raccogliendo i dati scientifici, per poi insabbiarli per bene. Comincia più o meno in questo modo la lunga storia di inganni e manipolazioni che, secondo Davis, hanno causato in nome del profitto almeno 1,5 milioni di morti prevenibili. Il libro la racconta mettendo insieme documenti autentici e interviste originali, componendo un'inchiesta dettagliata dai tratti inquietanti.
C'è la storia del Pap test, con cui oggi è possibile diagnosticare per tempo il tumore della cervice uterina nelle giovani donne, che è entrato nella routine dieci anni dopo la dimostrazione scientifica della sua efficacia per non ostacolare i guadagni degli ambulatori privati. C'è la storia della ricerca di un'improbabile sigaretta sicura, finanziata con fondi pubblici, per limitare i danni sui fumatori e soprattutto quelli sulle lobby del tabacco quando non era più possibile continuare ad affermare che fumare è innocuo (la sigaretta sicura, peraltro, fu descritta ed elogiata anche dalle pagine di «Science» e del «Journal of the American Medical Association»). E c'è la storia della pericolosità dell'amianto, oggi finalmente indicato come cancerogeno dopo decenni in cui si è tentennato, facendo finta di non avere dati a sufficienza: proprio a ottobre di quest'anno l'Organizzazione mondiale della Sanità ha ottenuto la firma per la sua messa al bando, nonostante la decisa opposizione del Canada, che della produzione di amianto è leader mondiale.
La denuncia di Davis è accorata, a volte quasi retorica, e non priva di accenni un po' troppo privati alla sua vicenda personale, ai suoi amici, ai suoi genitori e a lei stessa: tutti colpiti da tumori causati, si suppone, da agenti inquinanti ambientali. È la denuncia di una pasionaria, sottolinea nella prefazione del libro Lucio Luzzatto, oncologo e genetista di fama mondiale. Una vibrante accusa contro chi ha corrotto la ricerca biomedica e chi si è fatto corrompere. E ha deciso il trionfo della «scienza dell'incoraggiamento del dubbio»: la medicina che non ha mai prove sufficienti per stabilire i nessi causali, che esita di fronte agli esperimenti su altre specie animali e non si fa convincere dai numeri dell'epidemiologia. Così abbiamo messo da parte la prevenzione, poco redditizia se non francamente antieconomica, come nel caso dell'inquinamento industriale e del tabacco, e abbiamo investito moltissimo nella ricerca di terapie. E lì, nella ricerca di terapie, siamo sempre stati disposti a credere alla statistica e agli studi sugli animali.
Per scrivere questo libro Devra Davis ha impiegato vent'anni. Non perché sia stata lenta con la macchina da scrivere. Ma perché anche lei, come alcuni dei personaggi che descrive, ha subito pressioni per lasciar stare, consigli più o meno interessati a non ficcare il naso in certe faccende. Ora lo ha fatto: non è la prima né l'unica a denunciare la corruzione della ricerca medica sulle questioni ambientali, dice, ma forse questo è il momento giusto per provare a parlarne. Il mondo potrebbe essere a una svolta su questi temi, e la messa al bando dell'amianto sarebbe lì a dimostrarlo. Chissà se, a margine di tanto complottismo, anche l'ottimismo di Davis è giustificato.

di Silvia Bencivelli

http://lescienze.espresso.repubblica.it/recensione/

Il_lato_oscuro_della_lotta_ai_tumori/1334625
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 29 gennaio 2009 )