I tumori di Montemurlo/Oste
Scritto da Redazione   
venerd́ 05 dicembre 2008
...“Secondo i dati del CSPO (Centro per lo studio e la prevenzione oncologica)- dice la dottoressa Gentilini- risulta che nel comune di Montemurlo, in particolare nella frazione di Oste che si trova in prossimità dell’impianto, il numero medio annuo di nuovi casi di tumore è passato dal 1985 al 2000, tra i maschi da 35 a 50 e soprattutto, tra le donne, da 21 a 45...

La Nazione martedì 2 dicembre 2008  PROVINCIA PRATO XI

 

MONTEMURLO

 

Studio schoc: “Tumori in aumento fra chi vive vicino all’inceneritore”

Ecco i dati del Centro per lo studio e la prevenzione oncologica

 

Uno studio schoc, poche notizie molte delle quali frammentarie e continue rassicurazioni da parte degli enti coinvolti. In estrema sintesi può essere riassunto così l’ennesimo incontro organizzato venerdì sera nella Chiesina di Oste dai comitati contro il termovalorizzatori di Montale. Anche se poche non sono certo confortanti le notizie emerse durante la serata da Patrizia Gentilini, la dottoressa che ha ottenuto di partecipare ai tavoli tecnici della Provincia di Pistoia in rappresentanza dei comitati contro gli impianti di incenerimento.

Tra i pochissimi elementi emersi, uno in particolare ha catturato l’attenzione dei presenti: “Secondo i dati del CSPO (Centro per lo studio e la prevenzione oncologica)- dice la dottoressa Gentilini- risulta che nel comune di Montemurlo, in particolare nella frazione di Oste che si trova in prossimità dell’impianto, il numero medio annuo di nuovi casi di tumore è passato dal 1985 al 2000, tra i maschi da 35 a 50 e soprattutto, tra le donne, da 21 a 45, con una popolazione che è cresciuta nel primo periodo di meno del 10% e che poi è rimasta stabile negli anni”. Poi ancora: “Sono dati che non possono non essere presi in considerazione perché anche da altri studi sta emergendo un particolare rischio per la popolazione femminile residente in prossimità degli inceneritori –spiega di nuovo Gentilini- i numeri di Montemurlo si allineano si allineano bene con gli studi delle altre realtà. Al momento degli sforamenti di diossina avvenuti nel 2007, per permettere la riapertura dell’impianto venne data ampia rassicurazione da parte di ASL, ARPAT e Provincia che sarebbero stati effettuati controlli biologici periodici. Il 10 novembre 2007 da parte dei vari comitati era stata avanzata richiesta formale della mia partecipazione come esperto di fiducia a un tavolo di incontro sull’inceneritore di Montale e il 17 giugno c’è stata la prima e unica riunione in Provincia a Pistoia”. Ad oggi quindi non c’è ancora stata nessuna nuova assemblea né contatto, nonostante le sollecitazioni dei comitati, ma solamente rassicurazioni verbali che a detta di Gentilizi stridono con la realtà dei fatti.

“Sempre lo scorso giugno attraverso un comunicato la Provincia enfatizzava l’esito tranquillizzante dei controlli e l’unanime giudizio positivo sull’incontro –conclude- Il 24 giugno ho protocollato di persona una lettera a tutti i presenti al tavolo provinciale per chiedere una rettifica di quanto riportato, visto che io non ero stata messa a conoscenza dei risultati dei rilevamenti dei quali parlava la Provincia nel comunicato. Da allora non sono stata più convocata, nessuna rettifica è stata fatta, i dosaggi dei campioni biologici non mi sono mai stati forniti e sono ancora nel cassetto degli uffici competenti: cosa dovrei pensare?

Silvia Bini.
Commenti
La ennesima "rassicurazione" degli enti preposti alla tutela della salute pubblica
scritto da msirca, dicembre 05, 2008

L'inceneritore di Montale
Il Tirreno 4. 12 . 2008
MONTEMURLO
Dall'analisi dei dati effettuati l'incidenza dei tumori occorsi nel Comune di Montemurlo nel periodo 1985-2004 non è maggiore di quella rilevata nel territorio degli altri sei comumi provinciali. E' il Comune a diffondere un'indagine ASL Anzi, è significativamente inferiore. Anche analizzando le singole sedi tumorali, cioè l'insorgenza dei tumori nei vari organi e apparati, non si riscontra mai un eccesso di tumori nei residenti a Montemurlo. SOLO NELLE FEMMINE, MA NON NEI MASCHI, PER TUMORI RARI DEI TESSUTO MOLLE SI RILEVA UN ECCESSO SU POCHE OSSERVAZIONI (10 CASI IN 20 ANNI, SUL TOTALE DI OLTRE 1500 TUMORI NELLO STESSO PERIODO), CHE SI STA APPROFONDENDO PERCHÉ TALVOLTA SEGNALATI DALLA LETTERATURA SPECIFICA DEL SETTORE.
L'analisi dell'incidenza dei tumori a Montemurlo nel corso degli anni è poi in linea con l'andamento temporale dei tumori negli altri territori pratesi. In tutti i paesi evoluti, se si esclude l'effetto dell'invecchiamento, l'insorgenza di nuovi casi di tumori è in leggero aumento, mentre i decessi per tumore stanno diminuendo, grazie alla diagnosi tempestiva ed alle nuove cure. I residenti a Montemurlo non differiscono in questo da quelli di altri territori.
Sono anche in corso analisi epidemiologiche, oltre a quelle ambientali, più approfondite, che riguardano anche dati di mortalità, di ricovero per cause e delle malformazioni dell'area che comprende i comuni di Agliana, Montale e Montemurlo considerati nel loro insieme, per evidenziare meglio l'eventuale presenza di problemi sanitari nei Comuni più vicini all'inceneritore rispetto agli altri. L'analisi di questi indicatori a Montemurlo non ha segnalato particolari criticità.



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