Perchè bloccano la raccolta differenziata. L'assurdo (l'illegalità) fatto sistema
Scritto da Redazione   
lunedì 10 novembre 2008

(Corrispondenza sulla rete nazionale noinc, presumibile che sia tutto vero anche  se sembra davvero assurdo...ndr)

...A Pietrasanta abbiamo un inceneritore e paghiamo la tariffa rifiuti più alta della Toscana. Per contratto, i Comuni di Pietrasanta e di Massarosa devono conferire all'inceneritore gestito da TEV/Veolia 110.000 tonnellate di rifiuti all'anno, altrimenti devono pagare per i rifiuti non conferiti.

Ho appena assistito con stupore ad un a spiegazione, a Rimini (Ecomondo, ndr), da uno di Bolzano che spiegava che il suo comune, se non si raggiungeva la quota (di rifiuti) necessaria al funzionamento ottimale dell'inceneritore (già esistente) la tassa rifiuti veniva aumentata in proporzione !!!   Per colmare il deficit !!!

Ma vi rendete conto, che se la Sicilia fa lo stesso (essendo anche come Bolzano, regione autonoma), cosa ci toccherà di pagare, noi, con i nostri quattro MOSTRI ????

Perché queste cose nessuno le mette in giro?  Altro che CP6 !

Mi sono accorta che intorno a me, tutte le persone che hanno sentito  erano sbalordite !

Ci sono trappole del genere nascoste nelle leggi, e nessuno li sventola sotto il naso di tutti ?

A quel punto non si tratta neanche più di rivedere i piani rifiuti....  E l'U.E. cosa dice ???

Ditemi che ho capito male. A.*
Cara A.,

se leggi il libro: Un programma politico per la decrescita, a cura di Maurizio Pallante, Editori Riuniti,  trovi che Paolo Ermani cita documenti che vincolano i comuni a versare quote di rifiuti costanti per gli inceneritori sovradimensionati, pena penali. Blocco totale del miglioramento della RD (raccolta differenziata, ndr).

Cordiali Saluti, G. S. **
 (…) A Pietrasanta abbiamo un inceneritore e paghiamo la tariffa rifiuti più alta della Toscana. Per contratto, i Comuni di Pietrasanta e di Massarosa devono conferire all'inceneritore gestito da TEV/Veolia 110.000 tonnellate di rifiuti all'anno, altrimenti devono pagare per i rifiuti non conferiti. Da quando l'ATO 2 (provincia di Lucca) obbliga i comuni della Lucchesia a mandare i loro rifiuti al nostro inceneritore, anche i nostri comuni possono considerare di fare una seria RD (che a Pietrasanta si era fermata al di sotto del 30% da anni).Avrete sentito parlare dei taroccamenti dei dati riguardanti le emissioni di Monossido di Carbonio, dell'indagine della Magistratura in corso...; non solo per questi eventi sarebbe possibile rescindere il contratto e chiudere con questo incubo: di elementi per la rescissione ce ne sono stati da prima della costruzione dell'impianto, e abbiamo i documenti per provarlo (già presentati in 12 esposti).I sei sindaci della Versilia, dal 2006 consorziati, però, non sono di questo parere e preferiscono continuare il rapporto con Veolia, intendendo solo modificare alcune clausole del contratto, e preoccupandosi unicamente di far confluire a Pietrasanta parte dei rifiuti toscani, per evitare di pagare "il vuoto per il pieno", ossia il prezzo dei rifiuti non conferiti dai Comuni versiliesi, che Tev/Veolia pretende. Questo riuscirà sicuramente per un anno, due, forse tre, ma i sindaci non pensano a quando si dovrà pagare il vuoto per il pieno tra qualche anno, da quando cioè la RD sarà avanzata in tutta la Toscana, e l'ammontare dei rifiuti da bruciare ridotto sempre più, fino al 2021 quando scadrà il contratto non rescisso.S. B.

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Commenti
perchè non vogliono fare la RD, l'assurdo fatto sistema
scritto da msirca, novembre 11, 2008

Spesso è l'effetto (non solo per gli inceneritori) del project financing, il privato finanzia l'opera pubblica e la gestisce incamerando i proventi, la proprietà dopo un certo numero di anni torna al pubblico ma il privato fa sottoscrivere contratti di servizio vincolanti (per il profitto dell'investitore).
Esempi direttamente seguiti dal sottoscritto vi sono quelli di Piacenza e Parona (PV) con (troppo tardi contestate, nonostante gli avvisi a tempo
debito del sottoscritto).
La UE non dice nulla in quanto si occupa di "regolare" il mercato ovvero di fare in modo che non vi siano disparità nelle condizioni di partenza degli
operatori in ogni stato, se uno stato o una collettività vuole seguire l'esempio di Tafazzi è libera.
Ha fatto storia la vicenda (anni fa) di una contea inglese che, dopo aver sottoscritto un contratto di servizio del genere, si è ritrovata con troppi
pochi rifiuti da inviare all'inceneritore e per evitare (ridurre) le penalità si è messa ad acquistare rifiuti dalle contee vicine.
Si tratta di aspetti che chi si occupa da tempo di questi "affari" segnala in tutte le sedi possibili.

Saluti
Marco Caldiroli


busy
Ultimo aggiornamento ( martedì 11 novembre 2008 )