"Rifiuti" Risorse
Scritto da Redazione   
martedì 23 settembre 2008

http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=175

Conclusa l’indagine conoscitiva del Garante sui rifiuti d’imballaggio raccolti sul suolo pubblico: “I rifiuti sono risorse che i Comuni non riescono a sfruttare. Occorre un cambio di rotta per aprire il mercato e abbattere i costi elevati a carico dei cittadini”.

  Per l’Antitrust è necessario “aprire il mercato” dei rifiuti da imballaggio
Firenze, 22 settembre – Il 14 agosto scorso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha reso noti i risultati dell’indagine conclusiva sui rifiuti riciclabili da imballaggio raccolti sul suolo pubblico. Rifiuti che, come si legge in un comunicato dell’Autorità, “sono una risorsa economica che i Comuni italiani non riescono a sfruttare e che potrebbe, con un opportuno ricorso al mercato, garantire ai cittadini un servizio di raccolta migliore e tariffe più basse”.
Per superare una situazione che impedisce una reale concorrenza del mercato, l’Autorità ha proposto una serie di correttivi che il presidente della commissione speciale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani Paolo Marcheschi (Fi-Pdl) inserirà all’ordine del giorno della prossima seduta, fissata per martedì 30 settembre. I correttivi sono: negoziazione diretta enti locali-industrie del riciclaggio; riduzione dell’area di “riserva” dei consorzi; affidamento dei servizi con modalità trasparenti; revisione del sistema consortile; ripensare il sistema del contributo ambientale Conai; consentire attività in concorrenza a quelle dei consorzi di filiera; ricorrere alla aste per assegnare i materiali raccolti.
“Ho già inviato ai membri della commissione - anticipa il presidente - i risultati dell’indagine dai quali emergono importanti criticità che vanno risolte in meno di 100 giorni, visto che è in scadenza l’accordo tra Anci e Conai. Criticità - continua Marcheschi - che investono Consorzio e Comuni, incapaci, questi ultimi, di ritagliarsi lo spazio necessario a negoziare direttamente la vendita dei prodotti da riciclare, contribuendo a soffocare la concorrenza del settore privato a favore del pubblico”. L’Autorità evidenzia inoltre la spinta alla “pratica dell’assimilazione dei rifiuti che ha eroso una cospicua parte di mercato del recupero ai gestori privati”.
C’è poi la parte relativa all’applicazione “distorta”, da parte degli enti locali, delle modalità di gestione dette “in house” o quelle delle società miste pubbliche-private. “Questa - continua Marcheschi - ha dato un ulteriore duro colpo alla concorrenza nel settore tra imprese pubbliche e private”.
Sul fronte Conai, l’Agcm evidenzia “come il sistema organizzativo e quello delle attività consortili del consorzio manchino di trasparenza” e “suggerisce una revisione”.
“La Regione - sottolinea il presidente - deve ripensare, in accordo con i Comuni, al sistema industriale nel campo dei rifiuti, che ha portato al quasi completo monopolio del pubblico, oltre che inefficienza e aumento esponenziale dei costi”.
Per l’Antitrust è necessario “revisionare l’organizzazione del sistema consortile e dei suoi organi direttivi. Ripensare il contributo ambientale che i produttori di materiale da imballaggio danno allo stesso Conai e ricorrere ad aste per assegnare i materiali raccolti ed ottenere un ritorno economico più equo e trasparente”.
“Quello dei rifiuti - evidenzia il presidente - è un mercato nazionale di assoluto rilievo economico, in continua espansione, che vede un aumento della produzione del 3 per cento annuo. Solo nel 2005 (fonte Rapporto nazionale sui rifiuti dell’Osservatorio nazionale dei Rifiuti - anno 2006), in Italia ne sono stati prodotti oltre 140 milioni di tonnellate. La produzione dei rifiuti urbani pro-capite ha raggiunto nel 2005 i 539 kg/ab/anno, a fronte dei 501 kg/abitante/anno e la Toscana vanta il primato della regione con il più alto tasso. In questa delicata fase - conclude Marcheschi - la Regione può avere un ruolo decisivo per arrivare a una reale svolta del sistema. Occorre guardare oltre la carenza infrastrutturale e lavorare perché tutto il ciclo sia integrato e chiuso. Avere obbiettivi ambiziosi nella raccolta differenziata, senza preoccuparsi di come collocare i rifiuti nel mercato del riciclo e del riuso, è atteggiamento miope che non possiamo permetterci”.
Commenti
La Raccolta differenziate nelle microscopiche zone sperimentali a Sesto F.no..
scritto da msirca, ottobre 04, 2008

La Raccolta differenziate nelle microscopiche zone sperimentali a Sesto F.no è a costo ZERO perchè pagata con i contributi CONAI, pensare che i più intascano i contributi e poi intascano anche i guadagni per gli stessi materiali comunque inceneriti...
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(commento in rete noinc) ..beh positivo per chi recicla la plastica, ancora più per una piattaforma tipo Vedelago.
non tanto nell'ottica dei rifiuti zero.
potrebbero quindi scendere TaRSU/TIA?

vai agli approfondimenti
www.reteambiente.it/ra/normativa/news/1198_Contr_Corepla_news.htm

Milano, 29 settembre 2008
Imballaggi in plastica, aumenta il contributo Conai

Il Consorzio nazionale imballaggi ha deliberato l'aumento del contributo ambientale per gli imballaggi di plastica da € 72,30 a € 105/tonnellata a partire dal 1° gennaio 2009, a seguito del rilevante aumento della raccolta. (Lavinia Basso)



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