Ben venga questo "nuovo umanesimo" e...
Scritto da Redazione   
luned́ 28 luglio 2008

(Ben venga questo "nuovo umanesimo" e... se son rose fioriranno magari mandando in soffitta i piani del governatore di disseminare la Puglia di "termovalorizzatori", come lui li chiama. ndr)

 

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La civiltà dell'idrogenoParte dalla Puglia la Terza rivoluzione industriale


Presentato il progetto co-finanziato dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione Puglia che porterà alla creazione di cinque distributori di idrometano

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Il video messaggio di Jeremy Rifkin

Parte dalla Puglia un nuovo umanesimo dell'energia e si chiama idrometano. Durante un incontro presso le Terrazze dell'Università dell'Idrogeno, Hotel Cala Corvino a Monopoli (Bari), c'è stata la presentazione ufficiale del progetto co-finanziato dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione Puglia.
Cinque distributori di idrometano, cioè una miscela di metano e idrogeno, costituiranno la prima rete al mondo di distributori ad idrogeno per l'autotrasporto prodotti in loco da fonti rinnovabili. E presto partirà la sperimentazione di bus a idrometano all'interno dell'area aeroportuale di Bari, la cui aerostazione è già alimentata ad energia fotovoltaica.
«Quest'anno i prodotti petroliferi sono aumentati del 40% e tutti i consumi di fascia intermedia si stanno riducendo del 30 %, c'è una crisi economica in atto dovuta al prezzo del petrolio e c'è una fuga di risorse verso i paesi produttori che ci impoverisce» per questo una soluzione come l'idrogeno è un'alternativa reale e già pronta per sostituire i prodotti petroliferi.
Così ha esordito Nicola Conenna, presidente dell'Università dell'Idrogeno nell'aprire i lavori della giornata.
La Puglia si presenta quindi come regione all'avanguardia e si propone come modello per la Terza rivoluzione industriale, quella dell'idrogeno, come è stata preconizzata da Jeremy Rifkin e a cui si ispira l'Università.
Come nelle occasioni storiche alla presentazione c'erano i «costruttori» di questa svolta epocale: il sindaco di Monopoli, Emilio Romani; Enzo Lavarra, membro della commissione Industria ricerca e energia del Parlamento europeo; Angelo Consoli, Direttore dell'ufficio europeo della Foundation on Economic Trends, presieduta dal professor Rifkin; Alexander Vrachnos, Fondatore della Società ellenica per l'idrogeno. Ovviamente i capisaldi dell'intesa sono stati illustrati dal Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Sandro Frisullo.
Ma mai come in questo caso le personalità presenti sono testimoni di un interesse e di un sostegno significativi: Sindaci, forze locali e soprattutto industriali. Ma anche i messaggi giunti non sono casuali: da quello del vice presidente della commissione europea e commissario ai Trasporti Antonio Tajani a quello del presidente della regione Sicilia.

«Sono davvero entusiasta. Parlerò dì questo progetto con tutte le personalità che mi sarà dato di incontrare in giro per il mondo e le incoraggerò a venire in Puglia per incontrarvi e ripartire con il chiaro messaggio che la terza rivoluzione industriale è davvero possibile, Bari e la Puglia lo hanno chiaramente dimostrato, e adesso il resto del mondo può guardare a voi e ispirarsi al vostro modello». È stato questo il viatico consegnato con un Video messaggio da Jeremy Rifkin alla Conferenza.
Una rivoluzione che sta già portando i suoi frutti perché in Puglia non si è all'anno zero. La scelta delle fonti rinnovabili e la scelta dell'idrogeno non fanno che arricchire quella filiera dell'energia che rappresenta il valore aggiunto e il fattore trainante delle piccole e medie imprese e delle industrie regionali. «Non so se c'è un nesso, e stiamo approfondendo i dati, ma certamente un qualche legame ci deve essere se la Puglia oggi è una delle Regioni che cresce di più», ha osservato Sandro Frisullo.
La Regione crede molto nelle rinnovabili e in questo progetto ed anche se il mormorio che si è sollevato a livello romano sulla validità della sostenibilità di questa scelta dovesse prendere corpo (
il riferimento è ad alcune notizie di agenzia, vedi link sotto N.d.R.), Frisullo ha dichiarato che il progetto sarà portato avanti «anche con le sole forze regionali».
Quest'iniziativa, ha sottolineato il vice presidente della Regione, rappresenta oltre che una reale opportunità di lavoro anche un'interfaccia di qualità con la realtà mediterranea con cui la Puglia ha un'antica familiarità.
 

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Dichiarazioni dell'assessore all'Ecologia della Regione Puglia Michele Losappio
«Il governo sterilizza gli accordi di programma su idrogeno e termodinamico. A 5 mesi dalla sottoscrizione del Ministro e del Presidente della Regione e dopo aver costituito le cabine di regia fra la Puglia, altre Regioni ed il ministero dell'Ambiente finalizzate a sperimentare l'idrogeno per l'alimentazione di autoveicoli ed il progetto termodinamico del Premio Nobel prof. Carlo Rubbia, dei due accordi di programma non c'è traccia».
A denunciarlo è l'assessore all'Ecologia della Regione Puglia Michele Losappio sottolineando che «ripetutamente sollecitato il Ministero non risponde e non chiarisce, alimentando così su questa sospensione varie tesi, da quella del disimpegno dalla filiera delle energie alternative a quella altrettanto grave di un pregiudizio verso la Puglia e le altre regioni firmatarie perché politicamente non omogenee allo schieramento di governo».
Secondo Losappio «tutto questo sarebbe ed è già gravissimo. Accordi sottoscritti nella pienezza dei propri mandati sono ignorati senza dare una motivazione. I finanziamenti disposti dalla Regione Puglia(2 milioni di euro per l'idrogeno e 4 milioni per il termodinamico) finiscono nel freezer con il rischio di un disimpegno». «Le attese del sistema imprenditoriale pugliese, della ricerca scientifica, del sistema delle Autonomie Locali e di tanta parte dell'opinione pubblica – conclude Losappio – sono calpestate da atti unilaterali, privi di motivazione e trasudanti faziosità ed arroganza.
«Insomma il contrario di quanto deve ispirare un proficuo rapporto interistituzionale come la Puglia sta praticando nella vicenda dei rifiuti campani». È pertanto auspicabile sempre secondo l'assessore regionale pugliese, che la vicenda si sblocchi e che il ministro dell'Ambiente dia corso agli accordi sottoscritti riconvocando gli organi tecnici ed evitando il conflitto politico ed amministrativo con le Regioni.

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