Il PIL non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie..
Scritto da Redazione   
sabato 19 luglio 2008

-Non è facile trovare parole e ragionamenti semplici per spiegare i concetti
e le convinzioni che ci spingono a lottare per un'altro mondo possibile, per  questo il filmato proposto è imperdibile. Come vedrete, alla fine si tratta di "rifiuti" (non rinunciate a cliccare sul link del video, pensando  "ma allora è sempre la stessa solfa dei comitati", sarete soddisfatti di non aver rinunciato!), qui sono condensate e bene espresse le motivazioni della stragrande maggioranza dei cittadini che si battono per un modo migliore, contro le nocività inutili, per nuovi stili di vita rispettosi dell'ambiente, della salute, della dignità di tutti. ndr-

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altraBrescia.

(copiate e incollate il link per intero se non riuscite a accedere direttamente, oppure andate sul sito http://altrabrescia.ning.com/ e cercate il post  "A proposito di PIL: La storia delle cose")


Dedicate 20 minuti alla visione di questo filmato molto semplice sulla storia delle cose.
Annie Leonard ci spiega qual'è il problema della corsa al consumismo  iniziata negli anni 50 e il risultato che essa inevitabilmente porta in un mondo dalle risorse limitate.
Si ringrazia il progetto dePILiamoci a cura di Roberto Lorusso e Nello De Padova per la traduzione e il doppiaggio italiano.Oltre al video, in rotazione e on demand nella sezione decrescita anche sulla nostra TV online, richiamiamo alla vostra memoria il discorso
pronunciato da Bob Kennedy sul PIL:

"Siamo chiari fin dall'inizio: non troveremo né un fine per la nazione né la nostra personale soddisfazione nella mera continuazione del progresso economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi nazionali sulla base del Prodotto Interno Lordo. Perché il prodotto nazionale lordo comprende l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgomberare le nostre autostrade dalle carneficine. Mette nel conto le serrature speciali con cui chiudiamo le nostre porte, e le prigioni per coloro che le scardinano.
Il prodotto nazionale lordo comprende la distruzione delle sequoie e la morte del lago Superiore. Cresce con la produzione di napalm e missili e testate nucleari, e comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica. Il prodotto nazionale lordo si gonfia con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte nelle nostre città; e benché non diminuisca a causa dei danni che le rivolte provocano, aumenta però quando si ricostruiscono i bassifondi sulle loro ceneri. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck e le trasmissione di programmi televisivi che celebrano la violenza per vendere merci ai nostri bambini.
E se il prodotto nazionale lordo comprende tutto questo, molte cose non sono state calcolate.
Non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi. E' indifferente alla decadenza delle nostre fabbriche e insieme alla sicurezza delle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni, l'intelligenza delle nostre discussioni o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali, né della giustezza dei rapporti tra noi. Il prodotto nazionale lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra
saggezza, né le nostre conoscenze, né la nostra comprensione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta; e può dirci tutto sull'America, eccetto se siamo orgogliosi di essere americani."
(Robert Kennedy)

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Ultimo aggiornamento ( luned́ 28 luglio 2008 )