Uno stato fondato sul manganello è uno stato con l'iniziale minuscola
Scritto da Redazione   
sabato 24 maggio 2008

 [...siamo tutti coinvolti, anche noi dovremo fare interposizione fisica se i folli e gli interessi dei potenti gruppi di pressione, dovessero prevalere magari aiutati dai corteggiamenti con cui le multinazionali inceneritoriste si presentano ai parlamentari a Strasburgo per far promuovere l'incenerimento al rango di "recupero". Non solo per questo, perchè anche noi avremo bisogno della solidarietà di tutti, eventualmente, ma specialmente per la gravissima offesa alla libertà di tutto il popolo inquinato e vessato da scelte immorali mentre si assolvono in modo bipartisan i responsabili del disastro anzi se ne seguono ancora le micidiali direttive, per il sangue versato di innocenti che pacificamente difendono e rivendicano diritti elementari (ricordate in Val di Susa vecchi e bambini con la testa rotta e i rigagnoli di sangue sul viso, i pianti di dolore ma specialmente la richiesta disperata "perchè?"), perchè tutto questo avviene in spregio a misure più semplici, più immediatamente risolutive e soprattutto rispettose dei cittadini e dell'ambiente, non possiamo tacere e nemmeno solo indignarci. Partecipiamo in massa alla manifestazione in programma per il 2 giugno, intanto (da confermare, teniamoci in contatto)] ndrmsirca

“Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un’altra”.

NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo questa testimonianza sugliaì scontri di ieri sera a Chiaiano: “Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto”.

Ecco il racconto della professoeressa Di Guida

“Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un’altra”.

“Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall’alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c’era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull’asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare”.
“Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l’atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia”.

Elisa Di Guida
(docente di Storia e Filosofia - Napoli)

Commenti
bisogna dire però..
scritto da msirca, maggio 24, 2008

bisogna dire in ogni caso che anche dei giornalisti del TG3 ne hanno buscate e erano in piazza in mezzo alla gente, il servizio del TG3 ha reso sufficientemente l'idea dei fatti e della violenza cieca e ingiustificata, in un commento su questi fatti c'è un titolo che dice " Regime fascista in atto. Stracciata la Costituzione" Credo che sia molto vero ma non dimentichiamoci di molto altro sangue, a Napoli (con il governo di centrosinistra) e a Genova. Questi qua non vogliono cittadini ma servi e sudditi e se i servi specilmente si intendono di alzare la fronte e desiderare il sole, la risposta è questa. Facciamoci crescere il callo o mettiamo il casco e scendiamo in piazza.

mobilitiamoci
scritto da Rete Nazionale Rifiuti Zero, maggio 24, 2008

Dopo una rapidissima consultazione e a seguito di un contatto permanente che stiamo tenendo con gli attivisti napoletani che denunciano una situazione pesantissima (anche stamattina ci sono state cariche pesanti della polizia contro la gente che comunque STA CONTINUANDO A PRESIDIARE LA CAVA) LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO
INVITA TUTTE LE REALTA' A MOBILITARSI A LIVELLO LOCALE PER DENUNCIARE L'INAUDITO ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA IN CORSO. Ricordiamo che quelle di Napoli sono le "prove generali" per un attacco indiscriminato a quelle
realtà che insieme alle popolazioni STANNO DIFENDENDO IL TERRITORIO ATTACCATO DA POTENTISSIMI (e privi di scrupoli) GRUPPI DI AFFARI in TUTTA ITALIA.
Seppure da confermare RISULTA GIA' CONVOCATA UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER IL 2 GIUGNO ALLA QUALE LA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO NON FARA' MANCARE IL PROPRIO SOSTEGNO.
La notizia ANSA secondo la quale la portavoce del Governo della Sassonia ha riferito che i rifiuti che arrivano da Napoli non sarebbero bruciati MA RECUPERATI E RICICLATI se da un lato conferma quanto diciamo da anni circa la possibilità di TRATTARE "a freddo" gli
stessi rifiuti tal quali potendone ricavare materie riciclabili e biogas DALL'ALTRO CI INDIGNA PERCHE' E' UN'ULTERIORE PROVA DELLE FALSITA' CHE DA ANNI il PARTITO TRASVERSALE DELL'INCENERIMENTO va ripetendo con la colpevole complicità dei "mezzi di disinformazione di
massa". Accanto a quest'opera di costante contatto con le realtà napoletane la Rete Nazionale Rifiuti Zero sta cercando di informare per quanto in sua possibilità la realtà internazionale con costanti aggiornamenti sulla situazione inviati alla Global Alliance Incinerator Alternatives.
Per gli aggiornamenti e per i contatti vedi su www.ambientefuturo.org
Rossano Ercolini- Rete Nazionale Rifiuti Zero

PS
Le realtà che si mobilitano sono pregate di darne informazione a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo oppure a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo





Forse la camorra sta strofinando le mani...
scritto da Cirano, maggio 26, 2008

http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article3108
Ambiente: emergenza rifiuti
Napoli, Chiaiano una storia di ordinaria violenza
Ecco lo Stato, la sua fermezza e capacità di azione. Manifestazioni sulle discariche, picchiato un giornalista del tg3
lunedì 26 maggio 2008
di Roberto De Giorgi

Le immagini che circolano in rete sono raccapriccianti come sempre. E ’ assurdo che si colpiscano cittadini inermi e che lo scontro avvenga sulle opinioni sulle diverse modalità di soluzione al problema rifiuti. In questa situazione occorre tenere accesa e viva la libera informazione.
La professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, fa appello alla rete no inceneritori di parlare di quello che è successo e Grillo lo fa nel suo blog

Mi colpisce della insegnante la sua affermazione finale " Lo stato di polizia e l’atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".
Il giornalista Romano Sticchi del Tg3, mentre sta filmando la manifestazione a Marano viene manganellato e alla fine chiede al suo operatore se ha ripreso tutto. Nel tg3 se ne parla con amarezza " vorremmo sapere se possiamo ancora fare questo mestiere" dice il giornalista.

Uno stato di polizia sui rifiuti, era l’annuncio di Berlusconi. Non è difficile fare politica in tal modo. Non occorre essere uno statista. Perchè al suo opposto c’è la discussione ed il chiarimento e soprattutto la scienza e conoscenza.

Conoscere il perchè mentre la Germania, per esempio, si arricchisce sui rifiuti italiani, noi " popolo bue " siamo costretti a subire discariche e veleni.

Ma intanto si picchia la gente. Dieci discariche! Forse la camorra sta strofinando le mani, perchè sulle discariche e sul controllo del territorio ci sa fare: è la sua gomorra.




busy
Ultimo aggiornamento ( domenica 25 maggio 2008 )