Stefania Prestigiacomo ministra dell'Ambiente
Scritto da Redazione   
giovedì 08 maggio 2008

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=9373

...Stefania Prestigiacomo è una tra i candidati del centro destra - insieme, guardacaso, a Gianni Alemanno divenuto sindaco a Roma- che aveva firmato il patto di Legambiente. Precisando però di non essere convinta nel bocciare il nucleare...

http://www.legambiente.eu/documenti/2008/0320PattoAmbiente/0320_PattoPerAmbiente.pdf

Stefania Prestigiacomo ministra dell'Ambiente

Ha prevalso sull'ipotesi Michela Brambilla. Aveva sottoscritto il patto proposto da Legambiente

giovedì 08 maggio 2008 11:59

Per la prima volta in Italia una donna ministra dell'Ambiente.
A livello europeo non è la prima volta ma per lo più son state verdi o socialiste.
42 enne, siciliana, la Prestigiacomo è già stata Ministra alle Pari Opportunità.

Non ha avuto precedenti esperienze di governo locale dell'Ambiente. La sua concorrente, la lombarda Michela Brambilla che invece diventa sottosegretaria alla Sanità, gestisce un canile.

Stefania Prestigiacomo è una tra i candidati del centro destra - insieme, guardacaso, a Gianni Alemanno divenuto sindaco a Roma- che aveva firmato il patto di Legambiente. Precisando però di non essere convinta nel bocciare il nucleare.

Dato che all'ex ministro dell'Ambiente Matteoli viene dato un ministero "pesante" di Infrastrutture, bisognerà vedere se alcune competenze del Ministero dell'Ambiente passano a Matteoli.

Commenti
Alcune competenze ambiente a Matteoli, un piccolo promemoria...
scritto da msirca, maggio 08, 2008

Lettera aperta all'on. Matteoli e all'on. Realacci, dopo EXIT, LA 7.

Cari onorevoli

è probabile che i servizi di EXIT sulle emergenze rifiuti, andati in onda il 5 maggio, vi abbiano fatto sentire per la prima volta notizie importanti per le vostre scelte politiche. Pensare che abbiate cambiato opinione sull'ineluttabilità di ricorrere all'incenerimento con recupero energetico per risolvere emergenze e problemi giornalieri prodotti dai rifiuti urbani è certamente eccessivo, ma che qualche dubbio si sia insinuato nelle vostre menti è auspicabile.

Volendo sintetizzare i messaggi della trasmissione, l'interpretazione corretta della scala di priorità fissata da tempo dall'Unione Europea, e confermata in questi giorni, è che l'incenerimento con recupero energetico (la pratica che vi ostinate a chiamare termovalorizzazione) è la peggiore soluzione possibile, subito dopo la discarica dei rifiuti indifferenziati.

Esistono decine di studi scientifici che concordemente concludono che le tecniche che garantiscono il maggiore risparmio energetico, il maggior risparmio di risorse non rinnovabili, il minor impatto ambientale, la minore emissione di gas serra e i costi più bassi a carico dei cittadini sono, nell'ordine, la Riduzione, il Riuso, il Riciclo e il Compostaggio. I vantaggi di queste quattro scelte sono nettamente superiori a quelli possibili con l'incenerimento con recupero energetico anche se realizzato con impianti dell'ultima generazione.

Non stupisce che gli eletti di tanti paesi leader che questi studi hanno già letto e meditato, stiano da tempo facendo scelte coerenti in questo campo, nettamente diverse da quelle che si stanno facendo nel nostro Paese.

In Svezia e Danimarca, i rispettivi governi hanno scelto di tassare l'incenerimento con recupero energetico con l'esplicita volontà di incentivare il riciclo e la progettazione di oggetti riciclabili, alla fine del loro primo ciclo di vita!

Ci aspettiamo da voi altrettanto coerenza e fermezza. Solo il Parlamento italiano può legiferare, in sintonia con quanto già fatto in altri paesi, per vietare produzione e commercio di buste in plastica e per rendere obbligatorio il "vuoto a rendere" di bottiglie e lattine in vetro, in plastica e in alluminio.

Solo il Parlamento italiano può legiferare per rendere obbligatoria la Tariffazzione puntuale, quella in base alla quale finalmente le famiglie italiane pagheranno il servizio di nettezza urbana in proporzione alla quantità effetti di rifiuti urbani da loro prodotti. E così facendo cominceranno a scegliere cosa comprare per non portarsi a casa inutili imballaggi.

Compete al Parlamento Italiano l'abolizione dello scandalo degli incentivi alle fonte rinnovabili "assimilate", compresi i rifiuti urbani. E se incentivi pubblici si possono dare, correttezza vorrebbe che questi siano assegnati al compostaggio, alla fermentazione anaerobica, alla depurazione del bio-metano in modo da rendere compatibile questo gas con la rete di ditribuzione, alla produzione di gasolio a partire da scarti di cellulosa o di plastiche miste, all'attivazione di raccolte differenziate con tecniche Porta a Porta e/o di prossimità, al riciclo delle plastiche miste.

E se alla fine, quello che rimane non giustifica l'investimento in inceneritori di ultima generazione ma si può tranquillamente inertizzare e recuperare con impianti di trattamento meccanico biologico ( un'altra tecnologia innovativa da sostenere, il sottoscritto che studia e lavora in un centro di ricerca nazionale che si prefigge la prevenzione primaria, ovvero la riduzione della esposizione della popolazione a composti mutageni e cancerogeni, non potrà che esserne lieto.

Come vedete, avete molto lavoro da fare in questa nuova legislatura; spero che lo facciate bene, nell'interesse di tutti noi e ovviamente con uno spirito che, rispettoso del vostro diverso ruolo, in questo specifico caso non può che essere "bipartisan".

Un cordiale saluto

Federico Valerio



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