Raccomandazione della FAO: diminuire le fonti di diossina
Scritto da Redazione   
marted́ 06 maggio 2008

da Salute (supplemento di Repubblica) del 01 Maggio 2008
pag. 18
Fao: "Ecco i danni da diossina"

...Le diossine sono sottoprodotti indesiderati della produzione di sostanze chimiche e dei processi di combustione. "I principali imputati", si legge nel documento, "sono gli inceneritori di rifiuti solidi urbani e di altri tipi di rifiuti. Il suolo viene contaminato dai fumi liberati nell'aria. In questo modo la diossina raggiunge gli esseri umani direttamente e indirettamente, dopo aver contaminatoacque reflue, i fanghi di terreni agricoli e i pascoli.

Fao: "Ecco i danni da diossina"

Gli alimenti, soprattutto quelli lattiero-caseari ma anche la carne, il pesce e i frutti di mare rappresentano oltre il 90% dei veicoli di
contaminazione da diossina. Lo rende noto uno studio realizzato dalla Fao, l'ente dell'Onu che si occupa di alimenti ed agricoltura, che si conclude esortando i Paesi a fare maggiori sforzi per ridurre l'esposizione minima delle popolazioni a questo sottoprodotto della combustione della plastica.
Lo studio "Diossine nella catena alimentare: la prevenzione e il controllo della contaminazione", diffuso pochi giorni fa, indaga i rischi e le conseguenze dell'esposizione alla diossina. Dei 419 tipi di composti diossina-correlati identificati, lo studio chiarisce che
30 hanno una tossicità significativa e preoccupante. La più pericolosa risulta la TCDD (tetraclorodibenzodiossina ndr).
Sono inquinanti persistenti, che resistono alla degradazione fisico-chimica e biologica e rimangono nell'ambiente per lunghi periodi di tempo. Entrati negli organismi biologici, compresi gli esseri umani, si accumulano nei tessuti grassi.
"Particolare attenzione deve essere prestata", spiega Daniela Battaglia, esperta Fao di produzione animale, "alle ripercussioni sui
neonati attraverso il latte materno perché sono molto più vulnerabili all'azione della diossina". Lo studio Fao sottolinea che le diossine, oltre ad essere cancerogene, causano una grande varietà di effetti tossici per le persone e per gli animali. I sistemi endocrino, riproduttivo e dello sviluppo sono tra i più vulnerabili alla diossina. L'esposizione causa patologie del fegato, della milza, del timo, del sistema endocrino, lesioni cutanee e, in casi estremi, la morte. Gli effetti sulla salute possono essere osservati anni dopo l'iniziale esposizione. Quanto al potenziale cancerogeno, il rischio è stato osservato per tutti i tumori, senza alcuna specifica di cancro predominante.
Le diossine sono sottoprodotti indesiderati della produzione di sostanze chimiche e dei processi di combustione. "I principali
imputati", si legge nel documento, "sono gli inceneritori di rifiuti solidi urbani e di altri tipi di rifiuti. Il suolo viene contaminato dai fumi liberati nell'aria. In questo modo la diossina raggiunge gli esseri umani direttamente e indirettamente, dopo aver contaminato
acque reflue, i fanghi di terreni agricoli e i pascoli. A causa della onnipresenza di diossine nell'ambiente, tutte le persone sono sottoposte ad un'esposizione di un certo livello di diossine. Di qui la raccomandazione a diminuire le fonti di diossina.
 
Commenti
la risposta dei decisori politici e di "sedicenti" ambientalisti, inquietanti intrecci di interessi
scritto da msirca, maggio 12, 2008


CONTROLLI, CONTROLLORI E CONTROLLATI
Veleni e conflitti di interesse x 5


Sta per iniziare la sua distruttiva attività l’inceneritore dei Fosci presso S.Gimignano che vedrà la sua capacità di produrre veleni aumentata di cinque volte.
Ed è di questi giorni la notizia che un comitato di controllo sulll'inceneritore dei Fosci ha iniziato la sua attività. E' apprezzabile il fatto che ciò avvenga prima ancora dell'entrata in funzione dello stesso mostro, ma è anche un segno che il grido di allarme di chi ritiene gli inceneritori pericolosi per la salute è veritiero e attuale.
Colpisce il fatto che lo si sia chiamato “comitato”, utilizzando una parola che negli scorsi anni veniva vista come il fumo negli occhi dagli amministratori pubblici. In secondo luogo si deve supporre che si tratti di un organo tecnico e ci si chiede quale sarà il suo ruolo e la sua autorità a fronte di eventuali problemi. Potrà far cessare il funzionamento dell'inceneritore, se questo dovesse dimostrarsi pericoloso per la salute dei cittadini e dell'ambiente? o avrà solo funzioni di controllo formali? Sono domande importanti che giriamo agli amministratori.
Ma la cosa che più colpisce è la composizione del comitato. Mentre Usl, Arpat e Ato, sono di fatto entità tecniche e quindi ne fanno parte a buon titolo, la presenza all'interno del comitato di Legambiente e dei Comuni di Colle, S.Gimignano, Barberino e Poggibonsi, si presta a gravi considerazioni. I comuni citati hanno un interesse economico nell'inceneritore e questo delinea un conflitto di interessi. Nel caso che l'inceneritore si dimostri pericoloso i comuni si troveranno nel conflitto di scegliere tra la salute dei cittadini e la perdita economica (sempre dei cittadini peraltro). In tutto il mondo, meno in Italia, si conosce la gravità di una condizione di conflitto di interessi e dappertutto si cerca di evitarla, meno nel nostro paese dove anzi la si sfrutta ammodino per tenere il piede in due staffe. I comuni diventerebbero in pratica controllati e controllori al tempo stesso. Anche la presenza di Legambiente è più che discutibile. Non sappiamo esattamente di quale Legambiente si tratta, ma dobbiamo supporre che si tratti di Legambiente Toscana o piuttosto di Legambiente Poggibonsi. Non fa una grande differenza. Nel 2003 Legambiente Toscana ha cospirato al limite della legalità e ben oltre quello della educazione, con il comune di Colle Valdelsa per stroncare il Circolo della Valdelsa Senese che si opponeva con grande efficacia all'inceneritore raccogliendo in pochi giorni 8000 firme contro il pericoloso impianto. Legambiente Poggibonsi è un piccolo circolo creato apposta per dare al programmato inceneritore un supporto "ambientalista" locale. Entrambi questi circoli (e si parla specificamente di Legambiente Toscana e Legambiente Poggibonsi) di sedicenti ambientalisti si sono schierati a favore dell'incenerimento dei rifiuti e dell'inceneritore dei Fosci in particolare. Quindi, oltre ad essere le uniche realtà ambientaliste in tutto il mondo (un bel record) ad appoggiare l'incenerimento dei rifiuti, si trovano anch'essi in una grave condizione di conflitto di interessi sia pratici che ideologici. Lo stesso discorso di conflitto di interessi, di commistione tra controllati e controllori riguarda l'assessore Livi e in generale i Verdi di Poggibonsi, incluso Carlo Iozzi, ex Verde di recente convertito ad altra parrocchia politica, che continua ad essere nel consiglio di amministrazione di Sienambiente. E' assurdo che i Verdi e Legambiente (che localmente sono in buona parte costituiti dalle stesse persone), dopo aver voluto e difeso per quasi un decennio l'inceneritore dei Fosci, facciano ora anche i garanti della sicurezza e bontà della scelta.
Dunque i tre comuni, Legambiente e Verdi. Oltre che l’inceneritore, anche il conflitto di interessi è moltiplicato per cinque.


Soprattutto sorprende che nel comitato non ci sia una rappresentanza dei cittadini, i quali non hanno alcun conflitto di interessi nei confronti della propria salute e che non possono ragionevolmente sentirsi rappresentati dai propri Comuni. Questi hanno fatto una scelta ben precisa a dispetto della volontà espressa dai cittadini con le 8000 firme, a dispetto della ragione scientifica, che chiarisce perfettamente perché l'incenerimento è sbagliato, e a dispetto del buon senso che vorrebbe applicato, nel caso di dubbi riguardanti la salute, il principio di precauzione.


I Fratelli Blues, Colle Senese 09 Maggio 2008
http://www.myspace.com/negambiente

http://www.nespole.net/charlie/NEGAMBIENTE/LVS_home.html



anche il "termovalorizzatore" di Falascaia sfora i limiti per la diossina...
scritto da msirca, maggio 18, 2008

(e come ringraziano la TEV per "la collaborazione", come se non fosse dovuta... e quanti sapevano di questi ennesimo sforamento delle diossine? E hanno un senso le belle parole di Martini e Bramerini?)

http://www.viareggiok.it/l-esisto-del-sopralluogo-a-falascaia/
L’ ESISTO DEL SOPRALLUOGO A FALASCAIA
Tags Provincia
Si è svolto lunedì (28 aprile 200smilies/cool.gif, a Pietrasanta, il sopralluogo dei consiglieri provinciali al termovalorizzatore di Falascaia.

All’incontro, oltre all’assessore all’Ambiente della Provincia di Lucca, Maura Cavallaro e al dirigente del servizio ambiente, ingegner Pagni, hanno preso parte il presidente della V Commissione provinciale ‘Ambiente e territorio”, Egidio Nardini e i consiglieri Marco Bonuccelli, Ciro Costagliola, Arturo Nardini e Francesco Pioli, nonché l’ingegner Sbrana e il dottor Ghetti della T.E.V. spa, la società che gestisce il sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti della Versilia.
Due le motivazioni principali per cui il presidente della V Commissione ha convocato questa riunione straordinaria presso l’impianto di Falascaia: innanzi tutto conoscere da vicino il termovalorizzatore, comprendendo, così, meglio il suo funzionamento, ma anche a causa delle emissioni anomale di diossina verificatesi nelle settimane scorse. “Il sopralluogo – commenta l’assessore provinciale all’Ambiente, Maura Cavallaro – è stato importante. Sono state chieste spiegazioni in merito allo sforamento e la Tev ha assicurato che stanno verificando, assieme all’Arpat, tutte le possibili ragioni. A questo proposito siamo stati informati che sono stati controllati anche i fanghi e le acque e i risultati sono stati nella norma”.
La Tev ha rassicurato, poi, il consigliere Marco Bonuccelli, il quale ha chiesto se vi potesse essere una relazione tra lo sforamento della diossina e la produzione di Cdr – il combustibile da rifiuto prodotto – realizzato all’impianto di Pioppogatto, cosa, questa, che è stata esclusa dai dirigenti dell’azienda.In merito al controllo sulle due linee, la Tev si è detta d’accordo con la richiesta effettuata, in quanto hanno assicurato ai consiglieri che la sicurezza e l’ambiente sono le priorità dell’azienda. Pertanto, maggiori sono i controlli, maggiori sono le garanzie che queste priorità vengano rispettate.
“Vorrei ringraziare la TEV – afferma Egidio Nardini - per la disponibilità dimostrata e per la volontà di continuare a perseguire, per quanto concerne la sicurezza, una strategia sui controlli sempre all’avanguardia in stretta collaborazione con la Provincia”. Da parte sua, l’assessore Cavallaro sottolinea di aver fatto richiesta specifica della massima trasparenza: “Sono convinta – conclude – che l’informazione sia il modo migliore per far sentire più sicuri i cittadini e per questo ho chiesto una maggiore comunicazione con l’esterno di quanto si sia verificato in passato. Inoltre, ritengo che ogni tre mesi si debba tenere un incontro con i rappresentanti dei cittadini in modo che l’attenzione su questo impianto sia sempre costante”.
http://www.viareggiok.it/l-esisto-del-sopralluogo-a-falascaia/


http://www.intoscana.it/intoscana/vivere_in_toscana.jsp?id_categoria=5&id_sottocategoria=1228&id=168394&language=it
Lucca, la commissione ambiente in visita a Falascaia
E' stata convocata infatti in riunione straordinaria a Pietrasanta, al termovalorizzatore che nelle settimane scorse aveva fatto registrare lo sforamento dei limiti di emissione

LUCCA. La V commissione ¨ambiente e territorio¨ della provincia a lavoro sul campo: è stata convocata infatti in riunione straordinaria a Pietrasanta, al termovalorizzatore di Falascaia che nelle settimane scorse aveva fatto registrare lo sforamento dei limiti di emissione. All´incontro, oltre ai componenti della commissione, erano presenti alcuni dirigenti Tev spa, la società che gestisce il sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti della Versilia e l´assessore all´ambiente della provincia di Lucca Maura Cavallaro che ha ribadito i motivi della ¨visita¨ «Il sopralluogo è stato importante. Sono state chieste spiegazioni in merito allo sforamento e la Tev ha assicurato che stanno verificando, assieme all´Arpat, tutte le possibili ragioni. A questo proposito siamo stati informati che sono stati controllati anche i fanghi e le acque e i risultati sono stati nella norma». Gli stessi dirigenti della Tev interrogati espressamente dai consiglieri hanno escluso qualsiasi relazione tra lo sforamento della diossina e la produzione di Cdr all´impianto di Pioppogatto e hanno confermato la volontà di incrementare i controlli sulle due linee. Soddisfatto il presidente della V commissione Egidio Nardini «Vorrei ringraziare la Tev per la disponibilità dimostrata e per la volontà di continuare a perseguire, per quanto concerne la sicurezza, una strategia sui controlli sempre all'avanguardia in stretta collaborazione con la provincia». Probabilmente il presidente si aspettava minor collaborazione da parte dell´azienda, dato che quanto riportato dai dirigenti di Tev non pare nulla di eccezionale. Torna invece a chiedere la massima trasparenza l´assessore Cavallaro «Sono convinta che l´informazione sia il modo migliore per far sentire più sicuri i cittadini e per questo ho chiesto una maggiore comunicazione con l´esterno di quanto si sia verificato in passato. Inoltre, ritengo che ogni tre mesi si debba tenere un incontro con i rappresentanti dei cittadini - conclude Cavallaro - in modo che l´attenzione su questo impianto sia sempre costante».

29.04.2008
Copyright greenreport.it Tutti i diritti riservati
http://www.intoscana.it/intoscana/vivere_in_toscana.jsp?id_categoria=5&id_sottocategoria=1228&id=165532&language=it
greenreport news - Tutti gli Articoli

Inceneritore del Pollino, la Provincia incontra comitati e cittadini
I rappresentanti del comitato hanno chiesto che il sistema di rilevamento sia esteso anche alla linea 2 dell´impianto di Falascaia



«La Provincia di Lucca, nell´ambito delle proprie competenze in materia ambientale, darà tutte le risposte ai quesiti, anche scientifici, posti dai rappresentanti del Comitato del Pollino. E, d´ora in avanti, incontrerà i residenti con una frequenza periodica proprio per discutere le problematiche connesse al funzionamento del termovalorizzatore di Falascaia». Lo ha assicurato oggi l´assessore provinciale allo sviluppo sostenibile Maura Cavallaro che, a Palazzo Ducale, insieme coi tecnici e il dirigente dell´Ufficio Ambiente della Provincia, ha incontrato un folta delegazione del Comitato del Pollino in una riunione a cui hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti dell´Arpat e dell´azienda Asl n. 12 della Versilia. Presenti anche il consigliere provinciale Marco Bonuccelli e il consigliere comunale di Pietrasanta Giacomo Sacchelli. «Giudico l´esito dell´incontro – spiega l´assessore Cavallaro – positivo sotto molti aspetti. Era stata mia premura contattare immediatamente il Comitato dopo i risultati sulle emissioni che avevano evidenziato lo sforamento, e sulle cui cause sono ancora in corso indagini e approfondimenti¨. I rappresentanti del Comitato, preoccupati per la sicurezza e, soprattutto, per la tutela della salute pubblica, hanno chiesto che il sistema di rilevamento sia esteso anche alla linea 2 dell´impianto di Falascaia. Una richiesta tenuta ben presente da amministratori e rappresentanti dei soggetti coinvolti i quali, però, attendono di conoscere nei dettagli le cause dello sforamento di febbraio. Cavallaro, inoltre, ribadisce che ¨ogni ente deve fare la propria parte e la Provincia, insieme all´Arpat, che ha competenze sui controlli delle emissioni, è al lavoro – come già annunciato - per accelerare la tempestività del trasferimento dei dati, nonché per migliorare e rendere più efficace, oltre che trasparente, l´intero sistema di monitoraggio¨.

17.04.2008
Copyright greenreport.it Tutti i diritti riservati

LE MADRI DELLA REPUBBLICA
TAV: trenta articoli veri »

Lunedì 28 aprile incontro a Falascaia
Aprile 27, 2008
Da “Lo Schermo.it”
Un incontro per conoscere meglio l’impianto di Falascaia
Società e Ambiente: Ambiente
del 27/04/2008 di La redazione
PIETRASANTA (Lucca) - Domani (lunedì 2smilies/cool.gif, i consiglieri provinciali effettueranno una visita all’impianto di termovalorizzazione di Falascaia, nel comune di Pietrasanta. Assieme a loro vi sarà anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Lucca, Maura Cavallaro.
Su richiesta di alcuni consiglieri, il presidente della V commissione “Ambiente e Territorio” della Provincia di Lucca, Egidio Nardini, ha chiesto alla T.E.V. spa, la società che gestisce il sistema integrato dello smaltimento dei rifiuti della Versilia, un incontro con visita all’impianto di termovalorizzazione di Falascaia a Pietrasanta.
L’incontro, fissato per lunedì 28 aprile alle 9,30 all’impianto di Pietrasanta, permetterà di approfondire la conoscenza dei consiglieri su un problema di strettissima attualità: lo smaltimento dei rifiuti urbani.
La costituzione dell’ambito di Area Vasta della Costa – di cui fanno parte, oltre a Lucca, Massa Carrara, Pisa e Livorno –, a seguito delle modifiche agli Ato Rifiuti della Regione Toscana, porterà all’approvazione di un nuovo piano di gestione che avrà caratteristiche diverse rispetto a quello vigente.
L’appuntamento di lunedì 28 aprile, inoltre, avrà lo scopo di comprendere le problematiche legate al controllo delle emissioni che stanno a cuore dei cittadini.
All’incontro sono invitati anche l’assessore all’ambiente della Provincia, Maura Cavallaro, e il responsabile del servizio ing. Roberto Pagni.




busy