A Novara un inceneritore in meno
Scritto da Paola   
venerdì 15 settembre 2006
Nella città piemontese La differenziata sfiora il 70 % e si riesce ad evitare inceneritore.
La svolta: Raccogliere a casa anche la frazione organica.

Da Rifiuti Oggi testata di Legambiente
di Marcello Volpato

Una discarica in meno. Un consistente risparmio finanziario. E una notevole soddisfazione dei cittadini. La raccolta differenziata a Novara è decollata e raccoglie risultati superiori alle previsioni. All'inizio dell'anno era al 55% e già a fine marzo è balzata al 68,8%. annuncia soddisfatto l'assessore comunale Paolo Pepe. «Un risultato considerevole - dice Pepe -che pensiamo a fine anno si possa attestare tra il 65 e il 70%». Un passo da gigante rispetto al 28% del 2003. La città, al momento, è quindi il capoluogo provinciale italiano con il miglior risultato per quel che riguarda l'intercettazione degli scarti urbani recuperabili: obiettivi raggiunti grazie soprattutto al successo di adesione dei cittadini alla raccolta differenziata domiciliare anche della frazione organica. E grazie a un piano messo a punto dall'amministrazione, guidata da una coalizione di centrodestra, votato all'unanimità dalle forze presenti in consiglio comunale.

Oltre quota 50%

II sistema adottato dall'Assa, l'azienda del comune, ha permesso non solo di far superare di slancio la quota 50%, ma mette in risalto anche gli ottimi risultati in termini di qualità del rifiuto raccolto. «Sono estremamente soddisfatto dei risultati che abbiamo raggiunto - sottolinea Pepe - anche in termini finanziari l'andamento è molto favorevole, ben oltre le nostre previsioni». Per quel che riguarda la raccolta dell'organico l'amministrazione comunale ha avviato la diffusione del sistema areato su tutto il territorio comunale: a tutte le famiglie sono state fornite una pattumiera areata, una dotazione di sacchetti in Mater-Bi e del materiale di comunicazione. Nelle sperimentazioni effettuate e nelle analisi di laboratorio tale sistema ha mostrato eccezionali risultati per riduzione del percolato e del peso del rifiuto umido, sino al 50% in sette giorni di riduzione. Questo si traduce, per esempio, in una riduzione dei cicli di prelievo da parte degli operatori e quindi in un risparmio economico e ambientale.

La raccolta degli scarti di cucina è di buona qualità, il materiale viene conferito nell'impianto provinciale, di proprietà del consorzio, di Sannazzaro Sesia che tratta 18.000 tonnellate l'anno di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti organici del novarese.

Come si è arrivati a questi risultati9 La nuova gestione che punta sulla raccolta differenziata porta a porta «pertutti i 105 mila abitanti del comune», scandisce Pepe, ha puntato sull'informazione capillare «casa per casa con gli operatori dell'azienda rifiuti e del comune. In due anni abbiamo girato 45 mila case per spiegare i nuovi servizi, abbiamo realizzato una brochure con le informazioni essenziali e organizzato 2 assemblee per ogni circoscrizione». Ma non finisce qui. Il comune ha messo a disposizione degli amministratori dei condomini più grandi, uomini dello staff dell'amministrazione comunale per illustrare il nuovo piano durante le assemblee condominiali.

Meno tasse, più lavoro

Le conseguenze della rivoluzione nella gestione dei rifiuti, cominciata nel 2003, si sono immediatamente fatte sentire anche in termini finanziari, con un risparmio netto di 1,2 milioni di euro, spiega Pepe. Nonostante i costi di avvio siano stati notevoli: «Abbiamo cambiato il parco mezzi, abbiamo acquistato contenitori (l'amministrazione ha fornito 500 compostiere domestiche alle piccole utenze sotto le tre unità immobiliari, ndrì, aumentato l'occupazione attraverso l'assunzione di 18 lavoratori presso l'azienda rifiuti». Vale a dire il 12% in più rispetto a prima.

Insomma, più raccolta differenziata attraverso investimenti non irrilevanti e nonostante ciò l'amministrazione è riuscita a totalizzare risparmi ragguardevoli. Ma ancora non è tutto: «Siamo riusciti a ridurre del 10% la tassa rifiuti a chi fa il compostaggio domestico», aggiunge l'assessore.

Tra le curiosità che hanno permesso a Novara di spiccare il volo sul versante della raccolta differenziata c'è senzaltro la modifica del regolamento comunale che ha permesso agli operatori dell'azienda rifiuti di entrare nei condomini (fino a 25 metri dalla soglia di ingresso degli stabili] e prelevare autonomamente i cassonetti con i rifiuti differenziati per poi svuotarli negli automezzi. Gli addetti, dotati delle chiavi per aprire i cancelli degli stabili, hanno così potuto risparmiare ai custodi il lavoro legato al posizionamento dei contenitori sui marciapiedi al momento della raccolta. Tutto ciò ha reso più autonoma e facilmente gestibile l'organizzazione e i tempi di svuotamento dei cassonetti. «Anche se il tutto è controllabile dai cittadini, nella massima trasparenza», precisa Pepe.

Inceneritore cancellato

II nuovo corso della gestione dei rifiuti a Novara ha avuto anche ricadute positive per quel che riguarda gli impianti. Una discarica è già stata cancellata dal piano provinciale. Dopo la saturazione di quella di Barengo, già chiusa, non ci sarà bisogno di un rimpiazzo perché il porta a porta ha ridotto drasticamente i rifiuti indifferenziati. Nell'immediato futuro tutto ciò potrà permettere al comune e alle altre amministrazioni che fanno parte del consorzio che si occupa della gestione dei rifiuti, di rinunciare anche all'ipotesi di un nuovo inceneritore, che però la Regione, prima con l'amministrazione di centrodestra guidata da Ghigo e oggi con quella di centrosinistra guidata da Mercedes Bresso, avrebbe lo stesso in mente di fare a servizio delle province di Biella, Verbania, Vercelli, Novara. Lo chiamano "termodistruttore di quadrante" e appunto nel territorio di una di queste province dovrebbe essere realizzato. Per Novara la disponibilità impiantistica è però al momento sufficiente per trattare, al netto della raccolta differenziata, gli scarti non recuperabili. «La quantità di rifiuti odierna ci suggerisce di utilizzare gli impianti esistenti, come la discarica di Ghemme», dice Pepe, che per i prossimi due anni può accogliere ancora le 65 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti in tutta la provincia. Nel raggio di 50-80 chilometri c'è anche la possibilità di ricorrere all'impianto di termodistruzione di Parona Lomellina, nel pavese. «Crediamo che prima di costruire nuovi impianti -aggiunge Pepe - sia necessario verificare la disponibilità degli impianti esistenti, anche fuori dalla regione ma pur sempre vicini al nostro

La modifica del regolamento comunale ha permesso agli operatori di entrare nei condomini. E prelevare autonomamente i rifiuti differenziati

territorio». L'assessore spiega che al netto della raccolta differenziata il secco non più riciclabile ha un buon potere calorifico che potrebbe soddisfare le esigenze degli impianti esistenti e vicini al novarese, anche se fuori dai confini regionali.

Ostacoli da rimuovere

Certo per realizzare questo disegno ci vorrebbero, meno ostacoli posti dai sostenitori dell'incenerimento ovunque e comunque, che spingono per la realizzazione di nuovi forni perché essi oggi, se recuperano un po' di energia (il rendimento di un termodistruttore non supera il 20% di efficienza contro il 55% delle centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas], possono godere di incentivi come se si trattasse di impianti solari o eolici grazie prima al cosiddetto Cip 6 o ai Certificati verdi e oggi grazie al pessimo recepimento da parte del governo Berlusconi di una direttiva europea nata invece per sostenere te energie realmente pulite. Sulla spedizione oltre confine, nel pavese ad esempio come abbiamo riferito, a livello provinciale sembra esserci condivisione tra tutte le forze politiche. Anzi l'assessore Pepe ne è sicuro e lo sottolinea. Non così è in Regione, dove alcune forze di maggioranza [di centrosinistra) preferiscono che i rifiuti siano gestiti e smaltiti il più vicino possibile ai luoghi in cui sono prodotti per ridurre ai minimi termini i rischi di infiltrazione delle ecomafie.

GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 Rifiuti oggi

Si ringrazia i Fogli.it per la segnalazione.

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Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 marzo 2008 )