Le organoclorine e il diabete
Scritto da Redazione   
luned́ 03 marzo 2008

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 Inquinamento e diabete

The Lancet    03-03-2008

...."Secondo Jones attualmente c’è una forte disinformazione a riguardo. Le attuali ricerche sul diabete si basano essenzialmente sull’obesità e la genetica, mentre non vengono mai prese in considerazione le cause relative all’inquinamento ambientale."

Il commento dei dottori Oliver Jones e Julian Griffrin dell’Università di Cambridge lancia un messaggio ben preciso: le organoclorine (sostanze chimiche contenute nei pesticidi e nelle plastiche ) contribuiscono ad aumentare l'insorgenza del diabete.
I due autori citano la ricerca condotta da Lee e colleghi dell’ Kyungpook National University di Daegu (Korea), pubblicata su Diabetes Care 2007; 30 (3): 622-8,  che ha mostrato la forte relazione tra i livelli di sostanze organiche persistenti (POP, persistent organic pollutant) nel sangue, soprattutto i composti di organochlorine, e il rischio di diabetogenesi.
Secondo Jones attualmente c’è una forte disinformazione a riguardo. Le attuali ricerche sul diabete si basano essenzialmente sull’obesità e la genetica, mentre non vengono mai prese in considerazione le cause relative all’inquinamento ambientale.
Lo studio koreano, condotto su 749 soggetti non diabetici con età superiore ai 20 anni, è stato particolarmente interessante perché ha dimostrato che non c’è associazione tra l’obesità e il diabete nelle persone con basse concentrazioni di POP nel sangue. In altre parole gli individui hanno maggiori probabilità di ammalarsi di diabete se hanno nel sangue alte concentrazioni di POP, rispetto all’essere in sovrappeso ma con bassi livelli di POP.
Inoltre, gli stessi autori koreani avevano precedentemente identificato una relazione dose-risposta tra le concentrazioni plasmatiche di POP e la prevalenza di diabete in un campione rappresentativo della popolazione americana con una storia di esposizione a queste sostanze inquinanti.
Nonostante risultati simili siano stati ottenuti anche da studi di popolazione condotti in Svezia e Belgio la maggior parte dei ricercatori tende a ignorare i potenziali effetti negativi degli xenobiotici, correndo il rischio di sottovalutare una componente potenzialmente cruciale della diabetogenesi.
E’ importante ricordare a questo riguardo, gli studi condotti sui veterani del guerra del Vietnam, in cui è stato valutato l’uso del famigerato Agente Arancio, largamente utilizzato durante il conflitto, che hanno dimostrato come l’esposizione alla diossina sia associata a sintomi tipici del diabete.
Tuttavia la scienza non è ancora in grado di dimostrare che la relazione tra l'aumento dell'esposizione a queste sostanze e il rischio di diabete sia causale in maniera diretta; tuttavia, secondo i due professori, dovrebbe prevalere il principio di precauzione per i cittadini e la loro salute.

The Lancet 2008, 371:287-288 

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Non ha senso scrivere che le organoclorine contribuiscono ad aumentare l'insorgenza del diabete, se non si aggiunge con la dovuta evidenza "nei soggetti con costituzione semeiotica biofisica diabetica e Reale Rischio Congenito di diabete". Stupisce che a riferire la notizia in modo approssimativo, tipico dell'Era dei Lumi Spenti, siano redazione di siti che hanno pubblicato i miei lavori su questi argomenti: Stagnaro Sergio. Newborn-pathological Endoarteriolar Blocking Devices in Diabetic and Dislipidaemic Constitution and Diabetes Primary Prevention. The Lancet. March 06 2007. http://www.thelancet.com/journals/lancet/
article/PIIS0140673607603316/comments?
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