Firenze e la Toscana meritano di pių
Scritto da Redazione   
giovedė 28 febbraio 2008

Comunicato stampa Unaltracittà/Unaltromondo

E' preoccupante constatare ancora una volta l'incapacità della nostra classe dirigente di gestire questioni complesse e articolate, ma certamente non nuove, non frutto di repentine e imprevedibili catastrofi, bensì ampiamente previste, e altrove studiate e valutate nei loro effetti.... Comunicato stampa Unaltracittà/UnaltromondoAumento dei costi e improvvisazione, Firenze e la Toscana meritano di più
Rifiuti: no a facili allarmismi, si proceda con la raccolta differenziata spinta
E' preoccupante constatare ancora una volta l'incapacità della nostra classe dirigente di gestire questioni complesse e articolate, ma certamente non nuove, non frutto di repentine e imprevedibili catastrofi, bensì ampiamente previste, e altrove studiate e valutate nei loro effetti. E' il caso della gestione dei rifiuti. Ancora una volta Comune, Provincia e Regione sembrano navigare a vista. L'unica cosa che pare certa è che Quadrifoglio Spa, partecipata al 94,20% dal Comune di Firenze sarà costretta ad alzare le tariffe.
Firenze al momento sta esportando i propri rifiuti nelle province di Arezzo e Pisa che però hanno risposto negativamente alla nuova richiesta di smaltimento di 300.000 tonnellate di rifiuti da Firenze e dal Chianti per il 2008. L'unica soluzione, lo ribadiamo, è procedere, come si sta facendo in altri comuni di varie dimensioni, con una differenziata che inneschi il sistema virtuoso del riciclaggio e persino della riduzione. La raccolta differenziata porta a porta che chiediamo da anni, viene infatti ora riconosciuta da tutti come l'unica modalità per portare la differenziata a percentuali accettabili ed utili a ridurre i conferimenti in discarica, raggiungendo le percentuali imposte dalle nuove norme nazionali. E se anche si dovesse innalzare il costo dal 15 al 30%, almeno secondo un recente studio Cispel, la raccolta attuale pare essere ancor più costosa, visto che il prezzo di smaltimento per tonnellata è passato da 124 a 179 euro in un anno.
Evitiamo allarmismi, che fanno appello all'emotività evocando scenari campani. La cittadinanza ha diritto di sapere quale sia la programmazione della gestione dei rifiuti nei prossimi mesi ed anni, sempre che esista, e che non si venga a dire, come a Napoli, che la colpa è di chi non ha voluto l'inceneritore.
Basta con le semplificazioni e la ricerca di capri espiatori, il tema è serio e come tale merita di essere trattato. Le soluzioni ci sono: basta volerle applicare.
 
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