Chiunque vincerà le prossime elezioni avrà nel proprio programma gli inceneritori...
Scritto da Redazione   
lunedì 25 febbraio 2008

(ottimi pronunciamenti  contro "il fare che tutto travolge", ma...dovrebbero parlarsi, anche con Niki Vendola, altrimenti pare che la mano destra non sa quello che fa la sinistra, ndr)

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=6540

La politica e il nodo dei rifiuti

Programmi elettorali      

Le distanze tra le due forze politiche maggiori, Pdl e Lega da una parte e Pd e Idv dall'altra, si assottigliano quando si parla di ambiente ed energia. Chiunque vincerà le prossime elezioni avrà nel proprio programma gli inceneritori come soluzione per smaltire i rifiuti non solo campani ma in tutta Italia

Termovalorizzatori per bruciare rifiuti, infrastrutture, rinnovabili e anche nucleare. La settimana politica, a distanza di meno di due mesi dal voto, entra nel vivo e gli schieramenti cominciano a delineare i contorni dei propri programmi elettorali. Le distanze tra le due forze politiche maggiori, Pdl e Lega da una parte e Pd e Idv dall'altra, si assottigliano quando si parla di ambiente ed energia. Durante la settimana, per esempio, il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, risponde così al centrosinistra sulla situazione rifiuti in Campania: "Due anni di disastri sul fronte dell'emergenza rifiuti in Campania e ora, dopo aver perso tempo, Prodi ripresenta la ricetta del centrodestra: la costruzione dei termovalorizzatori". Nessun dubbio, dunque. Chiunque vincerà le prossime elezioni avrà nel proprio programma gli inceneritori come soluzione per smaltire i rifiuti non solo campani ma in tutta Italia. Walter Veltroni, infatti, nel presentare agli elettori i dodici punti programmatici (che verranno tramutati, ha spiegato, in altrettanti disegni di legge già al primo Consiglio dei ministri se vincerà), ha parlato chiaramente di termovalorizzatori e raccolta differenziata quello "che in tutti i paesi europei è il ciclo di smaltimento dei rifiuti".

L'immondizia, come pure gli impianti di smaltimento finale, entrano di prepotenza anche nello scenario elettorale siciliano, dove proprio su tali questioni la candidata del centrosinistra Anna Finocchiaro è incalzata dalla sinistra arcobaleno. La candidatura dell'ex presidente dei senatori dell'Unione deve fare i conti con il monito dei segretari siciliani di SA secondo cui è necessario partire dal programma partecipato redatto da Rita Borsellino e chiarire, bene, alcuni punti come il 'no' alla realizzazione dei termovalorizzatori.
Basta con l'ambientalismo Nimby (Not In My Back Yard, non nel mio cortile ndr), che cavalca "ogni protesta". Sì all'ambientalismo "del fare". Ai termovalorizzatori si aggiunge, per il Pd, anche la Tav e le energie alternative: con il 20 per cento di energia solare ed eolica si risparmiano 20 miliardi di euro. "Per anni abbiamo incentivato la rottamazione delle auto ha detto Veltroni - ora incentiviamo la rottamazione del petrolio".

Sull'ambientalismo del fare attacca a testa bassa il ministro Alfonso Pecoraro Scanio che risponde a Veltroni. "Io ho praticato, i Verdi in Italia e anche la Sinistra Arcobaleno praticano l'ambientalismo del fare: ho aperto quasi 700 cantieri contro le frane e le alluvioni, i fondi per la forestazione li ho messi io nella Finanziaria quindi è un ambientalismo del fare però l'ambientalismo serio come dicono i Verdi Europei deve dire anche dei noi. Diciamo no alle ecomafie, no all'inquinamento, no allo smog, e se diciamo sì al solare dobbiamo dire no al carbone". E per quanto riguarda gli inceneritori, ci sono oggi tecnologie molto più moderne che permettono di fare procedure a freddo, ha insistito Pecoraro Scanio. Rincara la dose all'indirizzo del Pd il segretario di Rifondazione comunista Franco Giordano. "Oggi dobbiamo porre il tema dell'aggressione capitalistica alla natura e fermarlo alla radice". Su questo punto, "il disegno del Partito democratico e di Veltroni proprio non funziona: quando una persona parla astrattamente di ambiente e poi al contrario parla di Tav, termovalorizzatori e tra un po' magari rispolvera persino il ponte sullo stretto di Messina, dimostra - conclude Giordano - come il Partito democratico ha dentro di sé interessi sociali che gli impediscono di valorizzare l'ambiente".


 


Commenti

busy
Ultimo aggiornamento ( martedì 04 marzo 2008 )