Vi dicono che quelli di tipo nuovo, invece.... manco si fanno i controlli!!! |
Scritto da Redazione | |
venerd́ 18 gennaio 2008 | |
(dove si vede che dal 2002 cittadini riuniti in vari comitati, inutilmente richiedono le analisi per le diossine in uscita dall'inceneritore detto "termoutilizzatore" e dalla acciaieria... ecco come si fa a presentare il "Modello Brescia" come un esempio da seguire, non si eseguono le analisi! ndr) http://www.ambientebrescia.it/DiossineLatte.pdf ...Tracce di diossina nel latte, come nelle zone più inquinate della Campania. Sono state scoperte in settimana nel latte prodotto da tre aziende agricole dell’hinterland sud-ovest, ...(“Bresciaoggi” Domenica 16 Dicembre 2007 http://www.ecceterra.org/docum.php?id=1348 ...La “riflessione” in questione (di cui al sottotitolo), redatta dai quattro interlocutori dell’area politica di maggioranza nel Comune di Brescia, intende assolvere a priori l’inceneritore Asm per le diossine ritrovate nel latte di alcune aziende agricole a Sud di Brescia, imputandone la causa all’inquinamento pregresso dell’industrializzazione del secolo scorso. CITTADINI PER IL RICICLAGGIO Comitato Ambiente Città di Brescia Diossine nel latte conferito alla Centrale di Brescia BASTA CON LO SCANDALO DELLE INADEMPIENZE E DEI CONTROLLI NON EFFETTUATI! Da cinque anni tutte le Autorità Istituzionali deputate alla tutela ambientale a Brescia, a Milano e a Roma, soprattutto l’Arpa e la stessa Magistratura sono state più volte allertate perché attorno all’inceneritore Asm e all’Alfa Acciai si misurassero le diossine e i PCB di ricaduta delle emissioni. Perché non si è fatto? Cittadini per il riciclaggio, Comitato Ambiente Città di Brescia Inceneritore Asm di Brescia: sollecitazione adempimenti e controlli, indirizzata al sindaco del Comune di Brescia, al Presidente dell’Amministrazione provinciale, agli assessori all’ecologia della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia, all’assessore regionale alla gestione dei rifiuti e al Direttore dell’Arpa di Brescia i l 15 aprile 2003: “In conclusione, per tutte le motivazioni precedentemente esposte, ci sembra urgente che si proceda ad una campagna rigorosa da parte dell’Arpa, per misurare con periodicità almeno mensile i microinquinanti (PCB, diossine, metalli pesanti) nelle emissioni al camino e nello stesso tempo si predisponga un piano di sorveglianza o con un campionatore dei microinquinanti in continuo applicato al camino (come ci risulta si faccia in Olanda con tutti gli inceneritori) o con campionatori passivi delle polveri di ricaduta da collocare nelle zone contermini l’inceneritore per poi misurarne le reali concentrazioni di microinquinanti (Tali misurazioni erano peraltro esplicitamente prescritte, ma mai effettuate, dalla già citata Delibera G. R. L. n. 40001 del 2 agosto 1993, Allegato B5-1 “la struttura di controllo dovrà effettuare con periodicità una campagna di rilevamento per la misura delle concentrazioni al suolo – immissioni”). Cittadini per il riciclaggio, Comitato Ambiente Città di Brescia Inceneritore Asm di Brescia: sollecitazione adempimenti e controlli, indirizzata all’assessore all’ecologia della Provincia di Brescia e al Direttore dell’Arpa di Brescia, il 1° luglio 2003: “Rimane aperto il tema dei controlli delle emissioni, delle clamorose inadempienze rispetto a quanto previsto dall’autorizzazione del 1993 (entrata in funzione contestuale del laboratorio pubblico dei microinquinanti; misura delle immissioni al suolo, mai effettuata), inadempienze che sollecitano a maggior ragione un assoluto rigore nelle procedure autorizzative. Su questo aspetto la nota dell’Arpa del 12 maggio 2003 “Comunicazioni dati relativi al PCB nelle PM10 raccolte nella IV Circoscrizione del Comune di Brescia ed in altri campioni di polveri” sollevainquietanti interrogativi: 1. innanzitutto si nota una differenza di ben due ordini di grandezza fra le concentrazioni medie di PCB nelle polveri della città e quelle di controllo di tre località non industriali della provincia (Pavone Mella, Artogne, Toscolano); 2. è più di un’ipotesi inoltre che un contributo a questo inquinamento da PCB dell’aria della città venga proprio dall’inceneritore se i PCB rilevati mediamente nell’aria presso la sede della IV Circoscrizionerisultano essere 75 pg/Nm3, mentre dall’inceneritore escono, secondo la media delle rilevazioni fatte dal Negri nell’aprile e nel giugno 2002, ben 8.250 pg/Nm3 di PCB; 3. vanno comunque approfondite le indagini per capire il contributo relativo delle diverse fonti (inceneritore, acciaierie, traffico…) a questo inquinamento e per individuare interventi atti a ridurlo o a prevenirne un ulteriore aumento (ad es. terza linea) in considerazione della elevatissima contaminazione storica che già patisce il territorio. Cittadini per il riciclaggio, Comitato Ambiente Città di Brescia, Le emissioni di PCB dall’inceneritore Asm di Brescia. Sollecitazione interventi e controlli, inviato al sindaco del Comune di Brescia, al Presidente dell’Amministrazione provinciale, agli assessori all’ecologia della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia e della Regione Lombardia, all’assessore regionale alla gestione dei rifiuti, al Direttore dell’Arpa di Brescia e Al Direttore GeneraleDivisione III – VIA del Ministero dell’Ambiente, l’11 novembre 2004:“si trasmette una nota tecnica relativa all’oggetto, da cui si evince una preoccupante situazione per quanto riguarda le emissioni di PCB dall’impianto di incenerimento dell’Asm di Brescia, sia per picchi anomali rilevati nel recente passato, sia per lo stato dell’ambiente a Brescia, già appesantito da un grave inquinamento da PCB e diossine. […]Per quanto riguarda l’inceneritore di Brescia, questo limite di 50 ng/Nm3, indicato dall’Ue e recepito dal Ministero dell’Ambiente per gli impianti energetici con potenza termica superiore a 50 MW, è stato abbondantemente superato con emissioni di PCB fino a 108,30 ng/Nm3 nel novembre 2002 e 188,8 nel luglio 2003 (dati due-tre volte superiori, quindi, a quel valore limite)”. Cittadini per il riciclaggio, Comitato Ambiente Città di Brescia, Osservazioni allo Studio di ImpattoAmbientale della terza linea dell’inceneritore Asm di Brescia, di cui alla domanda di Asm Spa del 7dicembre 2004, p.g. 34795, inviate al Mistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, alla Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica, U/G Pianificazione e Programmazione Territoriale, Struttura VIA, il 7 gennaio 2005:[sono stati riproposti esplicitamente e letteralmente tutti i problemi sopra rilevati].Cittadini per il riciclaggio, Comitato Ambiente Città di Brescia, Esposto: trasmissione “Osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale della terza linea dell’inceneritore Asm di Brescia,di cui alla domanda di Asm Spa del 7 dicembre 2004, p.g. 34795”, delle associazioni “Cittadini peril riciclaggio” e “Comitato ambiente città di Brescia”, inviato al Procuratore Capo della Procura della Repubblica il 19 gennaio 2005. ALFA ACCIAI: Comitato Difesa e Salute di San Polo e dintorni, Richiesta di controlli su un eventuale inquinamento ambientale, in particolare da PCB, indotto dall’Alfa Acciai nel territorio circostante, inviato al Direttore dell’Arpa di Brescia, il 4 novembre 2002: “Gli elementi sopra riportati ci sembrano quindi più che sufficienti perché l’Arpa da Lei diretta intervenga con un programma sistematico di monitoraggio dei suoli circostanti l’Alfa Acciai, secondo la metodologia già sperimentata in casi analoghi. Se si ipotizza che nel caso in questione la dispersione in ambiente dei PCB sia avvenuta prevalentemente per via aerea, occorrerà preoccuparsi di testare in particolare porzioni superficiali (7-10 centimetri) di terreni stabili e possibilmente non coltivati da tempo, accanto a terreni agricoli attivi (in questo caso anche 35 cm di profondità) per individuare un eventuale rischio di ingresso nella catena alimentare”.
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Ultimo aggiornamento ( domenica 20 gennaio 2008 ) |