Il "paccotto" e il governatore (i governatori)
Scritto da Dr. Antonio Marfella   
venerd́ 11 gennaio 2008

(è uno sfogo e una provocazione del tutto motivata, contro le decine di facce di bronzo che pontificano da ogni sorta di pulpito, tutti bene accordati e all'unisono sotto l'accorta regia del titolare "cui prod(i)est", ma non infieriamo sulla incolpevole Giulietta, per favore...ndsito)

Gent.mo Dott. Galan,

sono il Dottore Antonio Marfella, il medico di Napoli presente in Studio a Porta a Porta nella puntata dello scorso 10 gennaio 2008. Le sono molto grato e riconoscente per quanto ha dichiarato e trasmesso con il suo sorriso ed il suo comportamento nel corso della puntata.

Oltre l’80% della comunicazione tra noi esseri umani non dipende dalle parole , ma da atteggiamenti e comportamenti, ed il suo sorriso , di Governatore felice di una Regione che non vive i disastri sanitari della Campania, è perfettamente motivato, giusto, illuminante e indica molto di più di un semplice buon governo. Lei sa perfettamente che non è possibile smaltire correttamente le cosiddette ecoballe o altro materiale indifferenziato delle nostre discariche perché risulterebbero tossiche e gravemente inquinanti presso qualunque impianto finale .  Come mai, se essi sono dei semplici rifiuti solidi urbani sia pure indifferenziati?

Il suo sorriso e il suo comportamento sono la piu’ luminosa risposta a questa domanda.

Lei aveva lo stesso sorriso tronfio e soddisfatto dei nostri truffatori di Forcella.

A Napoli si dice "fare il paccotto": nel nostro piccolo, il truffatore si arrangia vendendo al turista sprovveduto la videocamera ultimo modello a prezzo stracciato che però poi risulta fatta di cartongesso, materiale che certo non funziona come videocamera, non di pregio, ma certamente non tossico.

Il suo sorriso, bellissimo, videogenico , era splendente come il sole a confronto dei miei occhi lucidi e del mio viso teso e rigonfio di rabbia e di dolore, esattamente come il viso di qualunque turista sprovveduto che ha subito il "paccotto" , e che non solo ha perso dei soldi, ma che soprattutto non puo’ denunciare la truffa perche’ risulterebbe colpevole di ricettazione.

Complimenti, Signor Governatore, tutto fila secondo le sue luminose e redditizie intenzioni, ad oggi ancora noi in Campania ci prendiamo da venti anni il vostro "paccotto" di rifiuti tossici industriali e non possiamo neanche denunciarlo perché siamo colpevoli di omesso controllo preventivo.

Il tutto viene sommerso dalla massa informe dei nostri rifiuti urbani indifferenziati con la rabbia del truffato che brucia i cassonetti e quindi fa diossina, e si coprono così, con altri reati, le prove del delitto madre di tutti i nostri mali: lo smaltimento illecito dei vostri rifiuti industriali.

Ma vede, Signor Governatore, a me non importa di essere denunciato a mia volta come allarmista e ricettatore, pur di fare incastrare il vero truffatore perche’, Signor Governatore, qui non stiamo più parlando di cartongesso, ma di diossina.

Siamo venuti anche in Veneto a fare le nostre indagini e le nostre analisi e , presso il vostro ottimo laboratorio di analisi chimiche di Porto Marghera del Prof. Raccanelli, a cominciare dal nostro primo "incursore", il Parà Colonnello Gimapiero Angeli, abbiamo cominciato a raccogliere le prove che non solo quantitativamente ma soprattutto qualitativamente abbiamo lo stesso profilo di sostanze diossino-simili dei dipendenti di Porto Marghera.

Il nostro colonnello, guarda caso, non si è mai spostato da oltre venti anni al di sopra del Garigliano ma la inchiesta ormai conclusa Terra Mia , condotta dalla Procura di S. Maria Capua Vetere, ha dimostrato, a poco più di 500 metri in linea d’aria da casa sua, lo smaltimento illecito di migliaia di tonnellate di fanghi tossici provenienti (guarda un pò) da Porto Marghera.

Cio’ che non ha potuto il sangue dei nostri eroi del Risorgimento, lo ha potuto la munnezza, Signor Governatore.

Grazie al vostro "paccotto", ora non c’e’ piu’ nessuna differenza tra il nostro sangue e quello dei vostri concittadini del nord , se non per quantità assoluta della stessa munnezza, e anche su questo convengo con lei: siamo un "popolo di munnezza" più di voi!

Questo cominciano a dirmi le mie analisi sul sangue.

Sarebbe stato certo meglio, e anche in questo convengo con voi, se avessimo messo noi quel famoso muro ad Ancona con tanto di dogana.

Almeno venti milioni di tonnellate di munnezza tossica industriale sarebbe rimasta a nord di quel muro , a "equiparare" ,anche in termini quantitativi, la munnezza nel sangue dei nostri cittadini.

Purtroppo , il "paccotto" è riuscito benissimo e lei ha perfettamente ragione: a che titolo e diritto urliamo al ladro?

Moriamo in silenzio, e possibilmente senza dare fastidio, sotto la nostra munnezza.

Anche perchè cosi la nostra munnezza ordinaria puo’ continuare ad essere ben rimpinzata della vostra industriale…….

Siamo stati e continuiamo ad essere dei fessi, ce lo dobbiamo tenere e risolvere da noi il problema dei nostri soldi buttati , senza piangere in giro: ha perfettamente ragione!

Ma le assicuro, Signor Governatore, noi napoletani (e io per primo…………) stiamo studiando, stiamo pensando e le stiamo preparando magari anche solo un semplice striscione allo stadio come accadde quando dovevamo rispondere in modo adeguato agli insulti degli ultras di Verona nella partita di ritorno ma senza fare squalificare lo stadio San Paolo.

Fu srotolato un solo ed unico grande striscione senza alcuna indicazione di colore o di squadra :          "Giulietta è una zoccola!"  e il San Paolo non fu squalificato…………..

A presto rivederla, Signor Governatore, magari allo stadio

Napoli, li 10 gennaio 2008

Antonio Marfella

Tossicologo Oncologo, Difensore Civico delle Assise di Palazzo Marigliano di Napoli e del Mezzogiorno di Italia

Commenti
4000 tonnellate di paccotto intanto li prendiamo noi
scritto da Alessandro, gennaio 11, 2008

Dopo aver bruciato migliaia di miliardi di lire prima e migliaia di milioni di euro ora nella cassa del mezzogiorno, dopo aver ciclicamente dovuto smaltire i rifiuti delle ripetute emergenze campane, LA COSA CHE PIU' MI DISPIACE E' CHE IL DOTT. MARFELLA ABBIA LA FACCIA TOSTA DI DIRE CHE Sarebbe stato certo meglio, e anche in questo convengo con voi, se avessimo messo noi quel famoso muro ad Ancona con tanto di dogana, MA COME AL SOLITO NON ABBIA, INSIEME AI SUOI CONCITTADINI, AVUTO LA VOGLIA DI FARLO. MAGARI CI FOSSE QUEL BENEDETTO MURO. SE LA LORO CAPACITA' NEL FARE FOSSE PARI ALLA LORO CAPACITA' NEL PIANGERE STAREMMO TUTTI MEGLIO. Non gli rimane che attaccarsi, non senza presunzione, ad un ridicolo striscione da stadio, è tutto lì quello che riescono ad esprimere.



il Dr Marfella ha sputtanato gli inceneritoristi
scritto da A. Coppetelli, gennaio 11, 2008

E' mia opinione che le varie assemblee, gli incontri con i cittadini, non spostino di molto la linea che i mass-media stanno facendo passare su noi italiani sudditi: ovvero"...Per risolvere il problema rifiuti ci vogliono tanti inceneritori...".
Viceversa l’efficacia dell’intervento del Dottore Antonio Marfella, il medico di Napoli presente in Studio a Porta a Porta nella puntata dello scorso 10 gennaio 2008 ha sputtanato gl’incenitoristi.
Se ben ricordate, è stato detto in diretta televisiva che “ …anche se fossero già pronti gli inceneritori, i rifiuti denominati eco-balle , a causa della tipologia mista dei componenti non potrebbero esser termovalorizzati…”.
E’ quindi palese che è vitale arrivare a confronti ( dibattiti tra esperti,anche duri ) sulle televisioni nazionali, evidentemente ad orari decenti, non a mezzanotte e dintorni.
Se non si arriva alle TV, non daremo ai cittadini l’occasione di farsi una cosciente opinione.
Ne consegue ( ..è mia convinzione...), che se non raggiungeremo tale traguardo, faremo una battaglia di testimonianza, ma che otterrà risultati zero.
Saluto tutti. (da noinc)

Classe dirigente mediamente ignorante e supponente...
scritto da F. Valerio, gennaio 11, 2008

Tutti i dibattiti e gran parte degli articoli a commento dei fatti Campani
sono accomunati da una straordinaria povertà di linguaggio: il sostantivo
più pronunciato da tutti, politici di destra, di sinistra e di centro,
governo e opposizione, sindacalisti, opinionisti è "TERMOVALORIZZATORE".
Al più, si balbetta malamente su "raccolta differenziata", senza precisare
mai se quest'ultima è finalizzata al riuso e al riciclo o ancora una volta
alla "termovalorizzazione" di plastica, carta, legno raccolti in modo
differenziato volutamente di bassa qualità; rari personaggi si avventurano
a parlare di compostaggio e non si va più in la.
Mancano del tutto parole nuove: materiali post consumo, riduzione alla
fonte, riuso, raccolta porta a porta, compostaggio domestico, tariffazione
puntuale, fermentazione anaerobica, trattamenti meccanico biologici,
biogas, rifiuti zero.
Tuttavia, queste parole nuove fanno parte del linguaggio e della cultura di
tanti cittadini che, proprio perchè usano queste parole nuove,
incomprensibili e nella maggior parte dei casi inascoltate dalla Casta,
vengono liquidati come Ambientalisti Fondamentalisti.
Ma al di là delle Alpi e degli Oceani, queste parole nuove sono comprese ed
usate: notizia di ieri il divieto della produzione di sacchetti di plastica
in tutta la Cina.
Insomma, progresso e civiltà non abitano nel Bel Paese, in mano ad una
classe dirigente mediamente ignorante e supponente e pertanto senza futuro. (da noinc)





Ordinaria crisi rifiuti in Campania e "Porta a Porta" in TV.
scritto da Francesco Mancuso, gennaio 11, 2008

In questo periodo si ha l'opportunità di sentir parlare di rifiuti con una certa frequenza, quando magari sarebbe opportuno che se ne parlasse assai più spesso e ci si avvicinasse quotidianamente e responsabilmente a queste problematiche. Ho avuto occasione di seguire la puntata di "Porta a Porta" (eventualmente su http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/list_content.srv?id=2089) alla quale è intervenuto il Dott. Marfella e alcuni politici di entrambi gli schieramenti, anche se solo l’ex Ministro dell’Ambiente poteva aver ragione di partecipare a quella discussione. Credo che il comportamento del Governatore Galan e di altri che lo hanno seguito sia effettivamente censurabile sotto vari profili. Innanzitutto in virtù di un richiamo solidaristico che in un ordinamento democratico non può essere negato, ancor più quando il richiamo viene sin dalle più alte cariche istituzionali. Vi è poi un profilo di opportunità che avrebbe dovuto indurre a evitare una così rigida chiusura del Governatore in considerazione che nessuno può mettere in dubbio la passata e attuale perversa pratica criminale di traffici illeciti di rifiuti tossici che dal Nord sono scesi e scendono nelle terre del Sud. Farsi carico di qualche tonnellata di rifiuti urbani campani non avrebbe implicato la compromissione del sistema rifiuti delle ricche Regioni del Nord. Ne è conferma sia l’isolamento delle poche Regioni che hanno negato il loro appoggio, sia la disponibilità di Regioni “in emergenza”. Appare dunque legittimo il risentimento del Dott. Marfella nei confronti del Governatore. Non solo. Non è possibile tacere delle condizioni di salute della gente di Pianura, emblematicamente rappresentate in trasmissione da quel volto travisato da una mascherina di un bambino del posto, evidentemente malato, e portato come simbolo della loro tragedia e della loro disperazione. Ma i distinguo sono dovuti.
Come precisato dall’ex ministro Matteoli, e come potrebbe sostenere chiunque conosce come funziona un termovalorizzatore, non è vero che le “ecoballe” di Taverna del Re non potranno mai essere smaltite perché non sono CDR. Che non sia CDR è pacifico, come ha attestato la Magistratura, ma si dovrebbe dire che il CDR è stato “inventato” perché è un combustibile leggero, più stabile, anche come emissioni prodotte, che ben si presta ad essere utilizzato in certi tipi di termovalorizzatori, quelli con i forni a letto fluido (Gioia Tauro, Pietrasanta, Parona) e utilizzabile anche nei cementifici.. La maggior parte degli impianti italiani, lo si legge su qualsiasi Rapporto Rifiuti (il prossimo uscirà a febbraio) impiega la consolidata tecnologia del forno a griglia che può bruciare i rifiuti tal quale. In altri termini la creazione degli impianti di CDR pare l’ennesima inutilità: basterebbe che tali impianti fossero convertiti in selezionatori a valle in grado di estrarre inerti, ferro e materiali riciclabili; successivamente i rifiuti dovrebbero essere essiccati e inviati tal quale, o al massimo tritati, nei forni a griglia del termovalorizzatore. Si eviterebbe anche la produzione dell’inutile FOS o sovvalli che necessitano sempre di discarica. La selezione a valle pare essere l’unica possibilità di recuperare qualcosa dai rifiuti in zone dove manca la raccolta differenziata e, soprattutto la cultura della differenziata: è assurdo pensare di eliminare il gap culturale nel giro di qualche mese e di passare subito al porta a porta. Vorrebbe dire condannare Napoli e dintorni all’immondizia perenne per le strade.
Non posso fare a meno di notare come soltanto adesso, a tragedia conclamata, alcuni politici abbiano compreso l’importanza dei termovalorizzatori, o semplicemente l’importanza e l’opportunità del silenzio. Se questo ennesimo tracollo della Campania e dell’Italia servisse a liberarci del c.d. ambientalismo fondamentalista, -è duro a dirsi- ma sarebbe stato utile. Non c’è tempo da perdere, ma c’è solo tempo per darsi da fare, razionalizzare, pianificare e concretizzare i paini elaborati con infrastrutture e impianti, anche a costo dell’impiego della forza quando si frappongono ostacoli al perseguimento dell’interesse pubblico. Ancora più odioso e intollerabile quando le lacune dello Stato sono colmate dalla criminalità organizzata. È qui si torna a Pianura, sia per gli intollerabili atti di teppismo della malavita organizzata, sia per la popolazione che lì combatte per la vita. Chi dovrà ringraziare per la sua condizione quel bambino con la mascherina sulla bocca? La camorra per prima.. Poi lo Stato per non essere presente con la sua autorità. Basta? Purtroppo no. Dovrà ringraziare anche chi per anni ha visto scaricare a Pianura di tutto, chi ci ha scaricato e solo ora lo racconta, con notevole ritardo rispetto ai tempi: dovrà ringraziare la connivenza. Dovrà ringraziare, anche, chi si è opposto agli impianti perché se questi non fossero così pochi e se i prezzi non fossero così alti per smaltire i rifiuti speciali, non ci sarebbe convenienza nel far venire veleni da tutte le parti e sprofondarli nel cratere di Pianura o nei campi di Acerra! Cosa hanno lasciato i padri in eredità ai figli?
Una discarica per rifiuti urbani, fatta a regola d’arte non sarebbe un pericolo neppure a Pianura. In più la si potrebbe compensare con al bonifica vera del vecchio sito. Quanto ai rifiuti arrivati in Toscana posso assicurare che non arrecheranno problemi di ogni tipo. Rappresentano quantitativi modesti che le nostre discariche possono accogliere e, almeno per Peccioli che conosco sia perché realtà a me vicina, sia perché è stata oggetto della mia tesi di laurea, sono sicuro che saranno trattati secondo tutte le prescrizioni che poi sono le stesse seguite per tutti i rifiuti urbani lì smaltiti. A poco conta la gazzarra sulla capienza residua delle discariche toscane: da esse ci dobbiamo affrancare e per ciò i cantieri dei termovalorizzatori devono subito partire. Non si deve abbandonare il sistema discarica perché sono sature, si deve abbandonare la discarica perché è un sistema arretrato e non più sostenibile. Si deve adottare il sistema della riduzione a monte, raccolta differenziata, e smaltimento con recupero energetico in impianti adeguati e sicuri. Il legislatore del 1997 lo aveva scritto…non tutti lo hanno ascoltato.


ma in toscana si prendono i rifiuti campani e zitti?
scritto da Davide, gennaio 12, 2008

Mi meraviglia il vostro silenzio, non avete organizzato nessuna protesta, manifestazione o altro per dire no ai rifiuti che arrivano dalla Campania, come invece hanno fatto giustamente i sardi, anzi contestate il fatto che Martini abbia detto che qua c'è poca disponibilità visto che le discariche sono in via di esaurimento, volevate forse che invece di 4000 tonnellate ce ne prendessimo 40000 ? Ed a proposito di raccolta differenziata, sto a Campi Bisenzio, in una zona del comune ad alta concentrazione abitativa, i contenitori per la raccolta differenziata di carta e cartone-plastica e vetro-organico sono presenti, eppure sono sempre semivuoti, quindi ? Io pur essendo favolrevole agli inceneritori faccio raccolta differenziata, si vede che alla gran parte dei campigiani che dicon no all'inceneritore invece differenziare non interessa, altrimenti quei cassonetti di raccolta sarebbero stracolmi. E non venitemi a dire che c'è bisogno della raccolta porta a porta vista che ci sono cassonetti a 50/100 metri dalle abitazioni.


si faccia avanti lei..
scritto da mariangela, gennaio 12, 2008

Se ha da dire qualcosa a Martini non deleghi a chi non ha i suoi stessi "risentimenti", i comitati hanno altro da fare.
ma per parlare o scrivere...Può essere che il gesto di Martini sia un gesto di solidarietà solo verso se stesso e i suoi colleghi di governo, anche lui è infatti partecipe "pro tempore" di un piano che viene dalla chiusura dell'inceneritore di S. Donnino (1986) che tra l'altro ha lasciato proprio a Campi una eredità di sarcomi dei tessuti molli e di linfomi non Hodgkin in percentuali abnormi (trova su questo sito lo studio, se lo cerca).
Se dal 1986, amministratori seri, preparati e curiosi si fossero guardati in giro e avessero impostato e iniziato un percorso virtuoso oggi la discarica di case Passerini sarebbe ancora semivuota.
Noi abbiamo subito contemplato la possibilità che dovessimo essere solidali con le popolazioni campane (veda il doc di AmbienteFuturo e altroi su questo sito, sono lì per essere letti), non fosse altro perchè nelle persone di imprenditori senza scrupoli e amministratori collusi o distratti gli abbiamo inviato tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici da intombare (il Dr Marfella arriva dopo molte altre denunce, si è letto Gomorra o più semplicemente gli articoli di stampa che sfiorano ognio tanto qualcuno preso con le mani nel sacco?). Noi avremmo posto una condizione irrinuncialbile, però, che i responsabili di questo immenso danno (da Bassolino in sù e in giù) venissero licenziati.
Perciò per Martini sembra essere ancora a questo livello, uno scambio di favori fra sodali nel perpetuare il malgoverno.
La responsabilità dei cittadini a cui vengono offerte delle mini discariche con le ruote sotto casa, non può essere invocata a sproposito, specialmente se non si è educato, informato, imposto; non si può fare una raccolta separata dei materiali veramente finalizzata a recupero riuso riciclo, se si fa buttare tutto in queste minidiscariche dove l'imperizia o il dolo di uno pregiudica a esempio, la buona qualità del compost.

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scritto da Davide, gennaio 12, 2008

La responsabilità dei cittadini a cui vengono offerte delle mini discariche con le ruote sotto casa, non può essere invocata a sproposito, specialmente se non si è educato, informato, imposto; non si può fare una raccolta separata dei materiali veramente finalizzata a recupero riuso riciclo, se si fa buttare tutto in queste minidiscariche dove l'imperizia o il dolo di uno pregiudica a esempio, la buona qualità del compost.

Quindi mi pare di capire che i cittadini siano incapaci di fare una seria raccolta differenziata, io credo che sia troppo facile scaricare sempre la colpa sulle amministrazioni per la pigrizia della maggioranza delle persone alle quali fa molta fatica separare i propri rifiuti, e persino fa fatica andare a votare per un referendum visto che sono andati poco più del 30%, quindi non la maggioranza dei campigiani.

Per quanto riguarda la Campania non sono d'accordo con voi ama desso so quale è la vostra posizione. Non capisco però per quale motivo visto che i campani non vogliono i rifiuti si debba volerli noi qua in toscana, così stiamo solo dando una mano al caro Bassolino a mantenere la sua poltrona, che tra l'altro gli è stata riconfermata proprio da quei napoletani che adesso si lamentano. Da notare come nonostante ci siano le strade coperte di monnezza questi ci buttino materiali come televisori ed elettrodomestici vari che anche se conservati in casa non dovrebbero puzzare.

...
scritto da Davide, gennaio 12, 2008

Se davvero le persone avessero una coscienza ecologica la smetterebbero di bere acqua confezionata in bottiglie di plastica, proveniente da sorgenti distanti migliai di KM, se avesse coscienza ecologica ci sarebbe la fila per mettere carburante meno inquinante ( non pulito, ma già meglio del diesel normale ) , ed invece ci spaventano ( a me no, e non sono certo ricco ) 3 miseri centesimi di costo maggiore, e non credo ci sia bisogno di essere istruiti per farlo. Non credo che basti dire no agli inceneritori per fare qualcosa di concreto per migliorare il pianeta in cui viviamo. Concordo che la raccolta differenziata vada migliorata, ma intanto iniziamo a farla sul serio invece di nascondersi dietro a un dito dicendo che ci vuole quella porta a porta.

se la mia nonna
scritto da ***, gennaio 12, 2008

se la mia nonna avesse lerote sarebe un caretto

Sig. *** lei saprà anche leggere, ma in quanto a scrivere..........
scritto da Alessandro, gennaio 14, 2008

-sarebbe- e -carretto-

ironia a parte in quanto a se e ma mi pare che anche il vostro manifesto ne dispensi in discreta quantità, in particolare:
-con la ricerca di proposte e/o accordi- ( siamo ancora alla ricerca?)
-Modalità per individuare una immediata deassimilazione- ( ancora non individuato niente?)
- Individuazione di possibili ed ulteriori utilizzi per il rifiuto organico - ( POSSIBILI? ci vogliono certezze)
-Impiantistica: proposte a confronto- ( siamo ancora ai confronti? e con voi quando mai si decide)

Cordiali saluti



busy
Ultimo aggiornamento ( venerd́ 11 gennaio 2008 )