Comitato Contro l'inceneritore di Montale - Comunicato stampa del 18/12/07
Scritto da Comitato contro l'inceneritore di Montale   
marted́ 18 dicembre 2007

"Come denunciato in questi giorni anche da un gruppo di genitori, vogliamo ricordare al sindaco, che la zona del parco Pertini di Agliana, recentemente ampliato, è stata definita "ZONA ROSSA" proprio dai tecnici dell'Arpat per le ricadute degli inquinanti come la diossina e tale ampliamento non andrà certo a beneficio di questa già grave situazione...."

Comitato Contro l'inceneritore di Montale - Comunicato stampa del 18/12/07

Replica alle dichiarazioni del Sindaco Magnanesi pubblicate sul bollettino del comune di Agliana.

Ci sono pervenute molte segnalazioni da parte dei cittadini relativamente alle affermazioni fatte dal Sindaco Magnanensi sul giornalino del comune di Agliana in risposta ad una lettera aperta sottoscritta da oltre 200 "suoi" concittadini preoccupati per l'ampliamento dell'inceneritore.In particolare il passaggio dove dichiara "se un impianto da 120 tonnellate al giorno risponde ai bisogni dei comuni di Agliana, Montale e Quarrata, come fa un impianto da 220 tonnellate al giorno a rispondere ai bisogni di 33 comuni? Evidentemente i rifiuti da bruciare saranno in minore quantità" dando ad intendere che l'aumento non sarà rilevante.

E' davvero deprimente continuare ad assistere a questo atteggiamento dell'amministrazione di "sminuire" la portata di questo ampliamento.

Come denunciato in questi giorni anche da un gruppo di genitori, vogliamo ricordare al sindaco, che la zona del parco Pertini di Agliana, recentemente ampliato, è stata definita "ZONA ROSSA" proprio dai tecnici dell'Arpat per le ricadute degli inquinanti come la diossina e tale ampliamento non andrà certo a beneficio di questa già grave situazione.

L'impianto di Montale, come ormai tutti sanno, dovrà diventare uno dei "pilastri" del "super ATO" Firenze, Prato, Pistoia e quanto e cosa brucerà... caro sindaco, dopo non lo deciderà neppure lei.

Mentre sappiamo con certezza che dopo l'ampliamento l'inceneritore brucerà CDR ovvero combustibile da rifiuti e che per avere 1 kg di CDR occorre trattare oltre 2 kg di RU (rifiuti urbani) così detto "tal quale".

E proprio per produrre questo CDR è previsto, con una spesa di circa 15 milioni di Euro, un nuovo impianto di trattamento meccanico dei rifiuti a pochissimi km di distanza dall'inceneritore nei pressi di Chiazzano da 345 Tonnellate/giorno ovvero oltre 120.000 tonnellate l'anno.

Così a finire in discarica, oltre al 30% fra scorie e ceneri volanti già provenienti dall'inceneritore, andranno anche "gli scarti" da lavorazione per la produzione di CDR che rappresentano circa il 40% del totale, che sottoposto poi a "stabilizzazione" va normalmente in discarica, aggravando ulteriormente il problema delle discariche, senza considerare le emissioni in atmosfera.

L'unico modo per ridurre la pressione sulle discariche è fare subito la raccolta differenziata spinta con il porta a porta accompagnata da interventi per la riduzione dei rifiuti a monte, anche attraverso una TIA calcolata sulla parte dei rifiuti non differenziati, che incentivi così la VERA raccolta differenziata con un notevole sgravio economico per le famiglie e le aziende.

Continuiamo a sperare che in futuro l'amministrazione ci possa "regalare" un dialogo e un confronto che oggi non c'è, perchè questo, secondo noi, dovrebbe essere l'impegno di chi ha scelto di occuparsi dei beni comuni, come l'aria, l'ambiente e la salute, beni quest'ultimi che appartengono a tutta la collettività e non solo a pochi.


Comitato Contro l'inceneritore di Montale
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Ultimo aggiornamento ( marted́ 18 dicembre 2007 )