A Brescia: diossina nel latte della Centrale
Scritto da Redazione   
luned́ 17 dicembre 2007

Diossina nel latte della Centrale 

domenica 16 dicembre 2007 

(red.) Una partita di latte inquinato dalla presenza di diossina superiore ai limiti consentiti dalla legge è stata individuata dai controlli effettuati prima della lavorazione nella Centrale comunale del latte di Brescia. Il prodotto era stato consegnato da tre aziende agricole dell’hinterland cittadino. La società ha avvisato i servizi medico-veterinari dell’Asl e l’Istituto zooprofilattico di via Bianchi.

La spiacevole sorpresa è saltata fuori durante i controlli organolettici che il laboratorio interno della Centrale effettua sul latte ritirato nelle fattorie.

I limiti alla presenza di diossine che la legge prevede per il latte (entrati in vigore a novembre), mettono insieme per la prima volta diossine e Pcb. In ogni grammo di grasso, possono essere presenti al massimo 3 picogrammi (miliardesimi di milligrammo) di diossina e 3 picogrammi di Pcb e il totale non deve comunque superare i 6 picogrammi. Nella partita di latte contaminato scoperta l'altro giorno, invece, il livello era superiore ai 6,5 picogrammi.

Le autorità hanno quindi bloccato l’attività nelle tre aziende agricole, che insieme allevano circa 150 mucche da latte. Il prodotto contaminato frutto della mungitura quotidiana degli animali, verrà smaltito in un impianto specializzato.

Ma l’Asl ha posto sotto stretto controllo anche altre sette aziende agricole nei dintorni ed ha avviato le analisi dei terreni per controllare se vengono superati i limiti di legge nella presenza di diossine: 0,75 nanogrammi per chilogrammo sull’erba e di 10 nanogrammi per chilo nel terreno.

L’ipotesi è infatti che la sostanza inquinante si trovasse nel foraggio che è stato dato alle mucche. Anche perché l’inquinamento, figlio della società malata in cui viviamo, è talmente diffuso attorno alle città che fare agricoltura o allevare animali nell’hinterland di Brescia è ormai un’attività ad altissimo rischio.

http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/3938/1/ 

Commenti
che sarà mai...
scritto da mariangela, dicembre 17, 2007

Non ci prendano in giro! Hanno trovato la diossina semplicemente perchè l'anno cercata o il valore è stato riscontrato in un momento in cui non si poteva fare a meno di renderlo pubblico.
Brescia è intrisa della diossina dell'inceneritore che continua a depositarsi su quella ereditata dalla Caffaro.
E in ogni caso va tutto bene! Il latte di mamma ne contiene assai di più, di diossina, che sarà mai...

Chi è che prende in giro? W le 2 Campane!!!
scritto da Alessandro, dicembre 17, 2007

«Le diossine derivano da ogni processo di combustione. Ma è falso dire che la principale fonte siano gli inceneritori, buoni ultimi rispetto a discariche, industria, fuochi all´aperto, traffico, e perfino fumo di sigarette. Anche se abolissimo tutti gli inceneritori ci ritroveremmo con un livello di diossine simile all´attuale».
Eva Buiatti


Alessandro o Eva????
scritto da per eva buiatti/alessandro, dicembre 18, 2007

L'importante è pensare ognuno con la propria testa...cosa che non credo faccia alessandro che pensa con la testa di eva..e che estrapola discorsi dal contesto e dalla logica..tutti noi andiamo in macchina lavoriamo in fabbriche facciamo i fuochi e fumiamo..ma facendo 6 inceneritori per regione e non iniziando ad utilizzare o almeno a pensare metodi alternativi all'incenerimento, tu credi che l'inquinamento che già uccide uomini e natura si ridurrà da solo..che verrà risucchiato con un mega-aspirapolvere dagli alieni.????la tua sarà una campana da sentire se proporrai metodi alternativi alla differenziata e alla riduzione dei rifiuti inutili e reciclaggio..che non uccida gli uomini gli animali la natura..il nostro futuro.



Non per polemica ma per chiarezza.
scritto da Alessandro, dicembre 19, 2007

Eva è l´epidemiologa Eva Buiatti, esperta al pari di quelli di cui, pur credendo di pensare con la vostra testa, pubblicate spesso pensieri e giudizi.
La stessa epidemiologa dice nell'articolo da voi gentilmente ospitato, ma tagliato perchè molti aderenti al comitato si vantano di leggere da piu' fonti, eccetto secondo me quelle che non rispettano il loro fondamentalismo, che se nella Piana l´impianto fosse compensato, da subito, con una consistente riduzione di traffico, una regolamentazione dell´aeroporto, la rottamazione delle vecchie caldaie e un sano rimboschimento, alla fine il saldo sarebbe positivo, offrendo quindi una soluzione globale al problema e non una visione chiusa e concentrata solo sull'inceneritore a recupero energetico, che le lotte del comitato comportano.
Cordiai saluti.


busy
Ultimo aggiornamento ( marted́ 18 dicembre 2007 )