Da un trafiletto della pagina regionale del Tirreno di oggi (domenica 12 agosto)si legge che la Procura della Repubblica ha trasformato l'indagine in una inchiesta vera e propria. L'ipotesi di reato è quella della violazione delle disposizioni del decreto legislativo 133 dell'11 maggio 2005 che dice:
- In caso di superamento dei limiti di emissione: In nessun caso l'impianto di incenerimento o di coincenerimento può
continuare ad incenerire rifiuti per più di 4 ore consecutive.
- Inoltre, la durata cumulativa del funzionamento in tali condizioni in un anno deve essere inferiore a sessanta ore.
IL CIS, secondo quanto sostenuto dal Titolare della Idro Consult che aveva eseguito i controlli assieme ad ARPAT, era stato avvertito dopo un mese o poco più dal prelievo (3 maggio) ..... però c'erano le elezioni a Quarrata
dove l'argomenta inceneritore era l'ago della bilancia.
Tibo, oltre ad essere Presidente del CIS S.p.a. è anche l'ex sindaco di Montale, nonchè coordinatore dei DS ....
ma ci sarà mica qualche piccolo conflitto di interesse ???!!!!
Sempre a proposito DI CONFLITTI DI INTERESSE su Repubblica di sabato 11 agosto si apprende che il CIS S.p.a. nonostante non abbia ancora ottenuto l'AIA (Autorizzazione integrata ambietale)per l'ampliamento da 120 a 150 T/g,
nonostante sia in alto mare, anche la seconbda via per l'ampliamento da 150 a 220 T/g e nonostante l'impianto SIA FERMO PER SUPERAMENTO DEI LIMITI E LA MAGISTRATURA INDAGHI ED ABBIA ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI (PER ADESSO SOLO ) IL PRESIDENTE DELL'IMPIANTO.... fanno un bando per appaltare la realizzazione della TERZA LINEA !!!!
Il responsabile del procedimento è L'ing Alfredo Perruccio direttore del CIS s.r.l. MA ANCHE DIRETTORE DELL'ATO 5 (CONTROLLORE E CONTROLLATO).
ALTRO CHE REPUBBLICA DELLE BANANE !!!!
VERGOGNA, I CITTADINI ATTENDONO ANCHE DALLE FORZE POLITICHE DEI SEGNALI DI COERENZA, BASTA RICUCIRE SU DOCUMENTI FUMOSI.
I CITTADINI VOGLIONO TORNARE A CREDERE NELLA POLITICA.
