Consiglio Provinciale straordinario sui rifiuti: Renzi nemmeno si presenta!
venerd́ 27 luglio 2007

Ieri in Provincia di Firenze si è tenuto il consiglio straordinario sulla politica dei rifiuti causata dall'annuncio dell'emergenza e dal rischio di nuove tasse a carico dei cittadini.

Il Presidente Renzi, come al precedente consiglio sul genio fiorentino, ha pensato bene di non presentarsi in aula e per questo è stato stigmatizzato da tutti i gruppi e dal Presidente del Consiglio Provinciale anche e soprattutto per il fatto di aver esposto i contenuti di ciò che avrebbe dovuto dire in aula, in una conferenza stampa precedente.

I Verdi sconcertati ancora una volta della mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio e delle Istituzioni da parte del Presidente della Giunta Provinciale hanno ribadito le proprie proposte e i propri contenuti che gli allarmi emersi negli ultimi tempi non fanno che avvalorare.

Mentre la Regione stanzia 8 milioni di euro per realizzare la raccolta porta a porta sull?aera Firenze-Prato-Pistoia, la Provincia di Firenze continua a investire poche centinaia di migliaia di euro (fortemente volute dai Verdi) per queste buone pratiche.

Se si investisse anche solo l'1% dei circa 400 milioni che complessivamente costeranno i tre inceneritori previsti dalla provincia di Firenze, probabilmente si riuscirebbe nel giro di un anno ad uscire dall'emergenza rifiuti e ad evitare ai cittadini la costruzione di impianti costosi e nocivi.
La raccolta porta a porta, che i Verdi richiedono dall'inizio della consigliatura, crea posti di lavoro, toglie i cassonetti dalle strade e permette il raggiungimento di percentuali di oltre l' 80% di raccolta differenziata in pochi mesi.

E' difficile non scorgere malafede in un atteggiamento, come quelo di Renzi, che insiste a vedere nella costruzione di sempre nuovi inceneritori l'unica soluzione al problema, addirittura raccontando vere e proprie balle sui tempi di costruzione: tutti sanno benissimo che questi impianti saranno pronti come minimo nel 2015.
Il presidente Renzi ha l'invidiabile primato della Provincia che più di tutte in Italia progetta nuovi inceneritori ( non esiste un altra che ne ha in programma tre nuovi e altrettante discariche): visto che si spaccia come innovatore, cosa aspetta a cambiare completamente linea politica?

Cpmunicato Stampa Verdi 27.07.07

Commenti
intervento integrale durante il consiglio straordinario
scritto da Luca Ragazzo, verdi, luglio 27, 2007

Luca Ragazzo Capogruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale

Caro Presidente,

siamo qui a fine luglio a parlare di emergenza rifiuti, di discariche in via di esaurimento, di necessità di portare i rifiuti fuori provincia con grave danno all'ambiente e con aggravio per le tasche dei cittadini.

I nodi stanno venendo al pettine, ma come al solito lei preferisce rispondere con gli annunci giornalistici irrealistici e infondati, volti solo come al solito a pubblicizzare la sua figura invece che tracciare i giusti percorsi per risolvere seriamente il problema.

Sa bene sig. presidente di dire una balla quando afferma che l'inceneritore sarà pronto entro due anni: lo dice per poi dare la colpa a qualcun altro, magari agli ambientalisti, ai comitati e ai cittadini e anche ai verdi, se così non succederà.

Sa bene inoltre sig. presidente che i nuovi impianti previsti nella nostra provincia, vedranno la luce nelle migliori delle ipotesi, circa nel 2015 e forse nemmeno allora.

Poi, anche quando saranno realizzati, vogliamo raccontare ai cittadini che pagheranno meno tasse?

Ne pagheranno di più invece, poiché questi impianti costano una valanga di soldi, e le aziende impiegheranno anni e anni per ammortizzare, a spese dei contribuenti, i mutui di centinaia di milioni di euro accesi per realizzarli.

La provincia che lei governa caro Presidente ha l'invidiabile record di essere la più inceneritorista d'Italia in quanto prevede ben tre nuovi inceneritori sul proprio territorio: una vera follia pagata a spese del cittadino.

Sa bene che invece di annunciare sui giornali irrealistiche e tecnicamente impossibili accelerazioni per la costruzione degli impianti, la strada maestra sarebbe quella di assecondare, invece di boicottarlo, il percorso virtuoso intrapreso dalla Regione Toscana per la creazione di un unico ambito di gestione comprendente firenze prato e pistoia per razionalizzare la gestione del problema e risparmiando risorse importanti.

La R.T. ha recentemente stanziato 8 milioni di euro per il comprensorio fi-po-pt al fine di realizzare la raccolta differenziata spinta col metodo del porta a porta.

Sa bene perché scientificamente dimostrato da una casistica ormai incontrovertibile che questo metodo, anche se costa all'inizio nella fase di raccolta (ma si creano posti di lavoro) comporta però un risparmio enorme di discariche e inceneritori e quindi un abbassamento dei costi per l'amministrazione e per i cittadini, oltre che un guadagno ambientale.

Sa bene anche che dove correttamente applicato, questo metodo porta risultati prossimi all'80% di Raccolta Differenziata in pochi mesi, e che se si puntasse realmente e seriamente sull'estensione di questo metodo capillarmente sul territorio, il problema dell'emergenza rifiuti dovuta alla chiusura della discarica di case passerini sarebbe ancora affrontabile entro un anno.

Certamente, se avessimo cominciato questo percorso dall'inizio della legislatura, dal 2004, come i Verdi le proposero fin dall'inizio ora non saremmo a questo punto.

Devo forse citare i casi e le percentuali che lei conosce benissimo della rufina, peretola, sesto, o capannori, dove il porta a porta è stato felicemente realizzato? Pensa ancora che porta a porta sia soltanto la trasmissione di bruno vespa come spiritosamente mi diceva qualche anno fa?

Tra l'altro il governo nazionale ha imposto con l'ultima legge finanziaria dei precisi obiettivi di raccolta differenziata:

40% entro il 31 dic di questo anno, il 50% entro il 2009, il 60% entro il 2011. Basta rispettare questi obiettivi quindi, basta rispettare la legge, per uscire dall?emergenza rifiuti che altrimenti, tra un anno, quando ancora gli inceneritori saranno nel mondo dei sogni, si presenterà in maniera che rischia di risultare, se non drammatica, certamente molto complessa.
Che cosa sta facendo questa giunta per raggiungere gli obiettivi di legge? Il suo mandato caro Presidente è iniziato con la brillante idea di cancellare e azzerare ogni fondo che la precedente giunta aveva stanziato per incrementare la Raccolta Differenziata e diminuire la produzione dei rifiuti. Ora questi fondi sono stati ripristinati grazie alle battaglie del gruppo dei verdi ma sono assolutamente insufficienti. Per quale motivo questa giunta insiste ad essere in controtendenza rispetto alla politica regionale o alle scelte che stanno facendo altre province, ad esempio quella di lucca? Perché non vengono investite cifre minimamente serie, paragonabili agli stanziamenti alla RT? Tolga, presidente 1 o 2 milioni di euro l'anno alle paginate comprate sui quotidiani nazionali per la pubblicità al genio fiorentino e gli stanzi per un obiettivo serio e utile ai cittadini e all'ambiente.

E' possibile che si preveda di spendere circa 400 milioni di euro per questi autentici scempi che sono gli inceneritori di case passerini, greve in chianti e rufina e non ci si proponga di spendere l'1, il 2, il 3% di questa cifra per raddoppiare la raccolta differenziata sui nostri territori e quindi dimezzare la necessità di costruzione di questi mostri?

Si rende conto presidente della sproporzione delle cifre?

Si rende conto di quanto è evidente la dimensione affaristica della scelta inceneritorista estrema che la provincia di firenze, a questo punto di vista la peggiore d'italia, sta compiendo?

Non sarebbe più sano e onesto mettersi a lavorare, come chiediamo da anni, per coordinare e mettere in rete comuni e aziende affinché con pochi soldi di incentivi regionali e provinciali inizino a praticare scelte virtuose e oggi facilmente applicabili in pochissimo tempo?

Perché quadrifoglio deve accorgersi ora che esiste il problema della raccolta differenziata dell'organico che ha ignorato per anni?
Non le sembra questo un fatto vergognoso che un'amministrazione seria e attenta al problema, non distratta dalla preoccupazione di pubblicizzare la persona del Presidente con Genio Fiorentino e televisione della provincia, avrebbe dovuto sanzionare per tempo spingendo l'azienda a mettersi in moto molto prima senza aspettare di essere sull'orlo dell'emergenza?

E' possibile che, nel leggere i risultati del bando che la RT ha realizzato per progetti di raccolta Porta a Porta si debba venire a conoscenza che il progetto di quadrifoglio è stato bocciato per mancato invio della documentazione richiesta??

La provincia, che è l'ente responsabile dei piano dei rifiuti, non si sente minimamente toccata da queste vicende incresciose?

Auspichiamo che questa volta il dibattito sia serio e che finalmente ci si decida a scegliere le strade virtuose avendo come unico faro l?interesse della collettività.

Vi ricordiamo in ogni caso che l?anno scorso, in occasione dell?approvazione del piano prov.le dei rifiuti a cui comunque noi verdi votammo contro, fu approvata una mozione da noi presentata e votata da tutta la maggioranza che impegnava la Giunta Provinciale a metanizzare i camion di trasporto rifiuti, a predisporre un analisi del territorio provinciale per poter applicare il metodo del porta a porta e poi finanziare con 500 mila euro tali progetti.

Che ne è di questi impegni?

Ha intenzione presidente di rispettarli?

Intanto la Provincia di Firenze è inadempiente per impegni presi con se stessa e con i cittadini oltre che con i verdi, stanziando poco più che 300mila euro invece che 500mila.

Come verdi saremo assolutamente rigorosi nel dire ai cittadini la verità su questa tematica. La popolazione è attenta a questi problemi e non la si può prendere in giro con due slogan o col pugno di ferro di un decisionismo dai tratti ridicoli e totalmente irrealistici.

Luca Ragazzo

"Hanno scelto la politica dello struzzo"
scritto da Lensi (FI), luglio 27, 2007

27/07/2007 - 16.55
Firenze - Intervento di Lensi (Fi) sui rifiuti


L'ignavia della maggioranza di centrosinistra a Palazzo Medici Riccardi non stupisce piú. Durante il dibattito svoltosi ieri in occasione del Consiglio tematico sui rifiuti, gli esponenti diessini e diellini hanno scelto di blindare la relazione dell'assessore Nigi senza entrare nel merito dei vistosi fallimenti e degli incredibili ritardi nell'attuazione del piano provinciale dei rifiuti urbani e assimilati. La solita politica dello struzzo prepotente, che dimostra quanto il centrosinistra provinciale sia a corto di idee e di concreti progetti riguardo l'annosa questione delle politiche sui rifiuti nell'area fiorentina e la relativa problematica sull'impiantisca provinciale. Il massimo dell'arroganza si è peró raggiunto con il rigetto della risoluzione per l'istituzione di una commissione consiliare interprovinciale su quanto accaduto al termovalorizzatore di Montale. Uno dei principi che deve ispirare il lavoro delle istituzioni è la trasparenza. Le notizie che giungono da Montale, come quella con cui si sostiene che i gestori dell'inceneritore sapevano della presenza di diossina ancor prima che l'Arpat comunicasse i risultati delle sue indagini, certo non aiutano la cittadinanza né a capire né a fidarsi. Se questo centrosinistra non delude è solo perché da tempo ci ha abituato al peggio. Ieri ha solo confermato la propria esecrabile attitudine a delegittimare chi, come l'opposizione, fa il suo dovere di critica e di controllo: una versione aggiornata del famoso motto "non disturbate il manovratore"

altri interventi al Consiglio Provinciale
scritto da Nove da Firenze, luglio 28, 2007

Sensi (AN) ha contestato il fatto che: “L’assessore Nigi ha detto un’inesattezza; ha detto che a Firenze non abbiamo impianti: non è vero, il problema è che non funziona. Abbiamo due grandi impianti: Testi che doveva essere il grande gassificatore e doveva fare gas per tutti, e Case Passerini che doveva fare il trattamento, la selezione, il compost di qualità, un impianto che era enorme e che è costato centinaia di miliardi di vecchie lire, per nulla. Quindi, noi non è vero che non abbiamo gli impianti, non li abbiamo perché abbiamo sbagliato politica negli anni ‘90 e questo ora lo paghiamo con gravissime conseguenze”.

Per Calò (PRC) “Sui rifiuti si registrano due tendenze: da una parte il centrodestra che è mosso da pulsioni neoliberiste e fa fretta alla maggioranza non raccogliendo ciò che i comitati propongono, dall’altra, sia il Presidente Renzi che l’assessore Nigi, volutamente non dichiarano che una parte del Piano è profondamente fallito perché non sono stati raggiunti gli obiettivi principali, che erano gli obiettivi di riduzione e di differenziazione dei rifiuti. E ripeto: dai territori continua ad emergere ancora la consapevolezza sui rischi di pericolosità degli impianti, non solo per l’ambiente ma anche per la salute”. Il Vice Presidente della Provincia Barducci ha, invece, sottolineato che: “Se si ritiene che l’impiantistica già operativa sul territorio non abbia consentito di smaltire quello che era previsto che si dovesse smaltire sul territorio si afferma delle cose che non corrispondono alla realtà. Anche affermazioni del tipo: Non siamo nemmeno all’inizio, sono incaute perché in realtà abbiamo compiuto un percorso lungo, estremamente impegnativo e direi assolutamente fondamentale perché noi partiamo da due condizioni necessarie e indispensabili: un Piano provinciale di smaltimento che è stato approvato ed un Piano industriale che è stato approvato unanimemente dall’ATO”.

Targetti (PRC) è tornato sulla raccolta differenziata: “Il sistema stradale del cassonetto ha fatto il suo tempo. C’è bisogno di cambiare sistema, perché altrimenti l’impegno sulla raccolta differenziata batte in testa, e mancano dati sulle esperienze di porta a porta che sono già state fatte. E’ importante sapere poi cosa fanno le aziende di raccolta dietro l’input politico della Provincia e dei Comuni perché gli obiettivi indicati dalla Regione parlano di una raccolta differenziata da portare al 55% nel 2010 ed il governo nazionale pone un per portarla, addirittura, al 60% nel 2011”.

Per Ermini (La Margherita): “Il Problema dei rifiuti è un problema ormai non più rimandabile. Come Provincia dobbiamo assumerci la grande responsabilità di trovare una soluzione che sia quella di avere, con i minori costi, il minore impatto ambientale e dare un servizio che garantisca alla nostra collettività la maggiore utilità. Potevamo anche investire milioni di euro solo per la raccolta differenziata, ma anche se fossimo arrivati al 50, al 60, al 70% dell’altro 30% che cosa ne facevamo? Lo mandavamo in Romania? Non possiamo raccontare ai cittadini che i problemi si risolvono solo con un po’ di demagogia. Si risolvono assumendoci le nostre responsabilità”.

Per Tondi (UDC): “Stiamo semplicemente verificando lo stato di attuazione del Piano provinciale dei rifiuti e ribadiamo che questo piano non lo condividiamo. E questo ve l’abbiamo detto all’inizio e ve l’abbiamo detto l’anno scorso. Ci limitiamo a denunciare il fatto che i tempi che voi avete enunciato non sono stati rispettati”.

Massai (AN) ha sottolineato che: “Si parla di una raccolta differenziata spinta ma poi vengono resi noti dossier dove si spiega che si può anche differenziare il rifiuto ma poi, quando non lo si utilizza, lo si butta, lo stesso, in discarica. A quel punto la differenziazione è solo un costo per i cittadini. E su questo esempio su può parlare del compost, di cui l’80% va in discarica perché bastano tre pezzi di plastica per far sì che il compost non serva più. Bisogna avere il coraggio politico nel dire che c’è uno scarto notevole tra quello che è la raccolta differenziata e il riutilizzo dei rifiuti”.

Per Gori (DS): “Il partito della Rifondazione Comunista insieme ad altri ha il suo modellino di riferimento: rifiuti zero e quindi la possibilità di fare a meno dell’impiantistica. E la proposta che ha fatto e che noi non raccogliamo. Il centrodestra invece, che sicuramente non è per l’opzione 0 rifiuti, non ha avuto il coraggio di dire qualche sì ed ha detto solo dei no alle ubicazioni territoriali. C’è un ritardo, non c’è dubbio, se si legge il cronoprogramma, ma credo che abbiamo molto di più che una tabella di marcia in ordine: abbiamo un capitale di consenso istituzionale ed abbiamo un piano che è veramente condiviso e senza il quale non potremmo neanche realizzare gli impianti”.

Infine Bevilacqua (FI) che ha ricordato come: “Fin dal 1995 il gruppo di Forza Italia parlava della necessità di costruire un inceneritore. Il centrosinistra e Rifondazione ci trattava come se fossimo degli indemoniati. Poi, per risolvere il problema dei rifiuti, l’inceneritore è stato inserito in un piano ma, come avete inserito la parola inceneritore, tutto si è bloccato. Noi, a suo tempo, proponevamo la chiusura degli impianti di Selvapiana e di Testi e l’apertura di un inceneritore, poi termovalorizzatore, nell’area della Piana. La nostra posizione non è cambiata. Non stiamo aspettando altro che lo realizziate e vi vediamo in forte difficoltà e questo non possiamo che denunciarlo”.


http://www.matteorenzi.it/archivio.aspx?id=1883
scritto da ipPaolo, luglio 31, 2007

http://www.matteorenzi.it/archivio.aspx?id=1883


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Ultimo aggiornamento ( sabato 28 luglio 2007 )