Ambientefuturo news Luglio 07-tris: la truffa infinita
giovedì 26 luglio 2007
Sommario
  • Nuovo rinvio in Senato per chiudere con la truffa dei sussidi agli inceneritori
  • La chiusura dell'inceneritore di Montale PT e il "caso toscano"
  • ammontano ormai a 978 i comuni italiani con tassi di raccolta rifferenziata superiore al 50%, nel 2003 erano 507.
NUOVO RINVIO IN SENATO PER CHIUDERE CON LA TRUFFA DEI SUSSIDI AGLI INCENERITORI
Dopo l’accantonamento degli articoli proposti dai senatori Sodano e De Petris nella seduta del 18 la discussione e la approvazione degli articoli in questione ( di nuovo concordata dalla “maggioranza”) avrebbe dovuto esserci oggi mercoledi 25. MA “come al solito” una nuova “dilazione”. La destra vuole che tutto slitti a settembre, il centro sinistra a parole garantisce che si voterà la prossima settimana.
Siamo di fronte ad un copione già visto: sembra che l’accordo per modificare le famigerate paroline”impianti autorizzati”con “impianti operativi” (come recitava l’originaria scritta in “finanziaria”) ci sia; a questo punto entra in scena la destra che strepita e chiede l’ACCANTONAMENTO (in sede di approvazione della Legge Comunitaria) che puntualmente ottiene. ORMAI E’ EVIDENTE: C’ E’ UN PARTITO TRASVERSALE DELLATRUFFA E DELL’INCENERIMENTO che attraverso un collaudato “gioco delle parti” e senza alcun pudore fa di tutto per evitare CHE LA “PACCHIA” DEI SOLDI RUBATI AI CITTADINI PER REGALARLI AI GESTORI DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO CONTINUI. E’ ORMAI NOTO CHE LA PARTITA SI GIOCHI SUGLI INCENERITORI DI TORINO E SOPRATTUTTO SUI QUATTRO SICILIANI. Da un lato Chiamparino, dall’altro Matteoli ( con la “sua” WASTE MANAGEMENT ). E dando per scontate le “deroghe” per il gassificatore di MALAGROTTA, per il megainceneritore di Acerra e per le “triplicazioni” degli inceneritori in Emilia Romagna. In mezzo i Verdi e Rifondazione che pur continuando coerentemente ad insistere VENGONO “ACCANTONATI”. Ma di fronte all’ennesimo quasi certo “slittamento” della decisione queste forze o puntano i piedi o devono rassegnarsi a far da stampella a scelte impopolari e truffaldine. Diventa difficile capire come mai quando a “puntare i piedi” sono Mastella e Di Pietro la “maggioranza” “cede” e quando, sull’onda DI UNA VERA E PROPRIA TRUFFA CONSUMATA ALLE SPALLE DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE,  coloro che chiedono il semplice rispetto delle normative europee  vengono RELEGATI IN UN ANGOLO.
MA LA LOTTA CONTINUA… IL 22 SETTEMBRE GIORNATA NAZIONALE CONTRO LO SCANDALO
DELLA TRUFFA INFINITA DEI SUSSIDI AGLI INCENERITORI. La Rete Nazionale Rifiuti Zero in risposta a questa ignobile “partita truccata” non sta a guardare. Dopo una rapida consultazione ha deciso di RISPONDERE PROCLAMANDO UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE prevista per sabato 22 SETTEMBRE. La giornata sarà gestita a livello locale dai Comitati ed Associazioni la cui iniziativa, però, CONVERGERA’ IN UNA VERTENZA NAZIONALE CONTRO IL PARTITO TRASVERSALE DEGLI AVVELENATORI E DEI “TRUFFONI. Tra le altre iniziative possono essere previste anche DELEGAZIONI PER INCONTRARE I PREFETTI ( che sono i rappresentanti locali del Governo) per far giungere LO SDEGNO VERSO UNA CLASSE POLITICA CAPACE DI RICICLARE… SOLO SE STESSA. Dobbiamo
ricordare anche le migliaia di firme di cittadini raccolte da Greenpeace e dalla Rete Nazionale per chiedere la fine della truffa. Tale data è stata scelta perché risulta immediatamente successiva ALL’INCONTRO MONDIALE DI GAIA NEI PAESI BASCHI DOVE PARTECIPERA’ UNA NUTRITA DELEGAZIONE ITALIANA che non  mancherà di rappresentare anche in quella sede l’ “ANOMALIA” tutta italiana dei sussidi statali all’incenerimento. Per l’incontro mondiale vedi su http://ambientefuturo.interfree.it
Pertanto si invitano tutte le realtà locali AD ATTIVARSI . Si invita anche il “tam tam” del PATTO NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO A COLLABORARE APPORTANDO ANCHE I CONTENUTI RAPPRESENTATI
DALLE VARIE REALTA’ E VERTENZE TERRITORIALI CHE VI AFFERISCONO.      
 
LA CHIUSURA DELL’INCENERITORE DI MONTALE (PT) E IL “CASO TOSCANO”
Proprio il 18 scorso a causa di uno “sversamento” di diossina sei volte superiore ai limiti di legge avvenuto in Maggio l’inceneritore di Montale Pistoiese ( in servizio da 30 anni) è stato chiuso. Ciò non è avvenuto a caso. Da un lato LA PRESSIONE DEI COMITATI POPOLARI che con ripetute e riuscite assemblee ha evidenziato la pericolosità dell’impianto ( di cui i Comuni “proprietari” chiedono l’ampliamento e i “sussidi” dei “certificati verdi”), dall’altro un impianto obsoleto che ha “marciato” fino al 2006 in “deroga” alle normative potendosi permettere di AVVELENARE LA POPOLAZIONE secondo parametri molto più permissivi di quelli da rispettare una volta finita la PACCHIA DELLA DEROGA. Ora naturalmente i Sindaci che si sbracciavano nel rassicurare i cittadini sulla “assoluta sicurezza dell’impianto” tacciando di “terrorismo psicologico l’allarmismo dei Comitati” “scalpitano”(essendo i principali “azionisti” dell’inceneritore) per poterlo far riaprire. MA NON SARA’ FACILE  VISTO CHE LA POPOLAZIONE NON SI FIDA ED E’ STANCA DI ESSERE AVVELENATA. Già sono pronte
INIZIATIVE ESTIVE per evitare che l’inceneritore riapra e c’è da giurare che la partita sarà aspra. Il tutto in un quadro toscano dove in ogni angolo della Regione i movimenti di CRITICA ALL’INCENERIMENTO E VERSO RIFIUTI ZERO STANNO CRESCENDO. Dalla Piana FI-PO-PT da dove il COORDINAMENTO DEI COMITATI HA DA TEMPO CHIESTO LO SVOLGIMENTO DI UN FORUM PUBBLICO PARTECIPATO IN CUI ALLA
PARI POSSANO ESSERE CONFRONTATE LE VARIE OPZIONI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI( ricevendo ad oggi risposte interlocutorie ma di fatto negative dal Presidente Martini) i Comitati stanno crescendo anche nell’area grossetana (Grosseto, Scarlino, Follonica) e nell’area aretina. Qui addirittura oltre al tentativo di realizzare un inceneritore per “biomasse”  a Castiglion Fiorentino (nella VAL DI CHIANA) riconvertendo lo zuccherificio “ERIDANIA” si prevede di raddoppiare l’inceneritore per rifiuti urbani di San Zeno, di alimentare a rifiuti un cemen tificio e DI TRIPLICARE L’INCENERITORE PER RIFIUTI PERICOLOSI DELLA CHIMET di cui a suo tempo si è occupata anche la Commissione Bicamerale sul Cicclo dei Rifiuti a proposito di trasferimenti e trattamenti di rifiuti ospedalieri provenienti dall’Ospedale di Napoli. Di fronte a questa FOLLIA le popolazioni non stanno ferme e stanno mobilitandosi potendo contare anche sul sostegno e sulle proposte alternative della Rete Nazionale Rifiuti Zero. E ciò senza parlare della VALLE DEL SERCHIO dove in particolare a BORGO A MOZZANO(LU) migliaia di persone si stanno MOBILITANDO CONTRO IL TENTATIVO DELLA CARTIERA LUCART di realizzare un inceneritore per bruciare i fanghi derivanti dalla disinchiostrazione dei maceri. In particolare , il 21 scorso i Comitati hanno dato vita ad una “FESTA DELLA SALUTE” a base di prodotti tipici della zona (olio e vino) proprio di fronte alla cartiera a cui hanno partecipato più di 500 persone. Per le proposte alternative http://ambientefuturo.interfree.it
MA ANCHE FRESCHE E BUONE NOTIZIE:AUMENTANO LE COMUNITA’ RICICLONE
Dalla recente manifestazione di premiazione dei COMUNI RICICLONI organizzata da Legambiente lo scorso 10 luglio a Roma il dato saliente è che ORMAI AMMONTANO A 978 I COMUNI ITALIANI CON UN TASSO DI RD SUPERIORE AL 50%. NEL 2003 ERANO 507 DIMOSTRANDO UN TASSO DI CRESCITA DEL 90%IN
APPENA TRE ANNI ( si consideravano le prestazioni relative al 2006). Tale risultati si registrano SOLO laddove si è passati da un sistema di raccolta stradale ad uno PORTA A PORTA indipendentemente dalle aree geografiche dove esso è avvenuto. Poiché tale passaggio è stato generalizzato solo nel Veneto e in Piemonte sono proprio queste regioni a fare da locomotiva al resto d’Italia dove restano al palo Milano e tutta la Lombardia(con i molti inceneritori  che rendono “inutile” la RD) ma anche tutto il centro Italia ( a parte Capannori che però nel 2006 non aveva ancora esteso il “porta a porta” e poche altre eccezioni positive come il Comune di San Elpidio nelle Marche) dove il sistema di raccolta è ancora esclusivamente stradale. Nel Sud e nelle isole (in Sardegna) dove, nelle aree  come quelle del salernitano, dell’avellinese e parzialmente in provincia di Napoli , in Abruzzo e in provincia di Nuoro si sta adottando il “porta a porta”i risultati sono eccellenti a dimostrazione che questo sistema ha alte rese dovunque lo si adotti.
Adesso, grazie alle “partenze” del porta a porta in provincia di PARMA ( Fidenza, Colorno ecc), in provincia di Forli’(Forlimpopoli),di Reggio Emilia e soprattutto di Roma (dove è partito il porta a porta su circa 250.000 ab.) ci attendiamo ulteriori incrementi nel numero dei Comuni e delle Comunità in grado di costituire una valida alternati va ad inceneritori e discariche.  
   
Rossano Ercolini, Roberto Viani
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 02 aprile 2008 )